Il carcere a S. Cecilia, Fido(3.0): “Annuncio da televendita”

Il Consigliere Fido (3.0) interviene sulla proposta di realizzare nell’ex Apoff un Istituto Penitenziario di fine pena.

Fido: “Una proposta che dovrebbe toccare l’accoglienza del Ministero di Grazia e Giustizia. I cittadini di Santa Cecilia, dormano sonni tranquilli, è solo l’ennesimo annuncio da televendita; speriamo, invece, che per il decoro e la dignità dell’ex Apoff, si provveda e proceda in tempi rapidi ad una sua riqualificazione, destinandola ad attività idonee e adatte“.

Ex Apoff-post sgombero
Ex Apoff-post sgombero

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Chi propone la realizzazione di un Istituto di Pena in località Santa Cecilia di Eboli è affetto da una miopia cronica, – inizia cosi la nota del capogruppo consiliare Santo Venerando Fido di Eboli 3.0, sul solco di quanto deliberato dalla Maggioranza nell’ultima sessione del 23 u.s., e le prese di posizione negative delle Opposizioni, prime tra tutte i gruppi del PD (Pasquale Infante) spalleggiato del MdP (Antonio Conte) https://www.massimo.delmese.net/?s=apoff, – continuando a proporre l’irrealizzabile e, quindi, il nulla. Si tranquillizzino i residenti ebolitani di Santa Cecilia che trattasi solo di una annunciazione novembrina, illogica e incongruente. Il punto è che i proclami non sono tassabili altrimenti ci sarebbero riscossioni interessanti per le casse comunali.

Santo Venerando Fido-1
Santo Venerando Fido-1

La realizzazione di un carcere non si rende noto tanto per riempire uno spazio di giornale, – paventa il capogruppo di Eboli 3.0, difficoltà sia burocratiche che logistiche alla realizzazione dell’opera, che avrebbe riverberi potenziali anche di Ordine Pubblico, visto che la popolosa frazione dell’agro ebolitano interessata, ossia S. Cecilia, già ospita da lustri una popolazione di stranieri i quali si attestano ad oggi quasi al 40% sul totale dei residenti, – si creano le condizioni per andare a candidare la proposta presso il Ministero di Grazia e Giustizia – Direzione Generale per l’Amministrazione Penitenziaria, soggetto istituzionale deputato alla scelta e alla decisione. – Prosegue il comunicato stampa: – Le condizioni? trovare un sito “non luogo da qualificare” del territorio ebolitano, sufficientemente distante da un centro abitato, progettarne una fattibilità per destinarlo a istituto penitenziario, indicare con quali fondi, e reperibili dove, oltre le lungaggini che si paleserebbero nel reperimento di fondi statali in un periodo di recessione economica, si potrà procedere alla sua realizzazione e presentarlo, appunto al Ministero di Grazia e Giustizia!

Naturalmente nulla avrebbe a che fare con l’attuale struttura ad accoglienza attenuata presente al Castello Colonna di Eboli. – Fido ipotizza la realizzazione in loco non di un semplice Istituto di Fine Pena o Icatt (Istituto di Custodia Attenuata), ma di un vero e proprio Carcere, che sarebbe più di nocumento che di sviluppo, come immaginato invece da Giuseppe La Brocca capogruppo UDC, in sintonia con la Giunta cittadina, – la proposta si configurerebbe come un vero e proprio istituto di pena, con una capienza importante di ospiti anche per far diventare verosimile la stima avanzata da qualche esponente della maggioranza che si è spinto a immaginare 200/300 famiglie al mese che verrebbero a fare visita agli espiandi la pena.

Quindi cittadini ebolitani di Santa Cecilia, potete dormire sonni tranquilli, – conclude sardonico il comunicato di Eboli 3.0 considerando il tutto una boutade politico-amministrativa, estemporanea e caduca come le foglie sugli alberi in questo periodo autunnale,  – è solo stato l’ennesimo annuncio da televendita; speriamo, invece, che per il decoro e la dignità di quella struttura denominata ex Apoff, si provveda e proceda in tempi rapidi ad una sua riqualificazione, destinandola ad attività idonee e adatte».

Castello-Colonna-Eboli-sede ICATT
Castello-Colonna-Eboli-sede ICATT

La proposta dell’Amministrazione in contrapposizione ad altre che sono state avanzate da varie formazioni politiche, è comunque da rispettare, anche perché essendoci l’ICATT ed essendoci tutte queste “case di accoglienza” che fanno business sugli immigrati clandestini, e/o richiedenti asilo, ed essendoci ancora diverse Associazioni che si dedicano all’accoglienza, che a loro volta propongono e realizzano tantissimi progetti per il reinserimento dei carcerati in sinergia con l’ICATT, magari  questa sarà l’occasione anche per sapere a che titolo alcune di queste Associazioni deteneva e/o detiene e cosa ci guadagna il Comune con quegli appartamenti sequestrati alla Criminalità organizzata, è da prendere in considerazione. M prima che si facciano questi straordinari progetti e prima di impegnare tanti di quei fondi da far rabbrividire sarebbe il caso sapere quanti di quella popolazione carceraria che transita in quei carceri “morbidi” si recupera e di questi recuperati, quanti si dedicano alla “solidarietà”, e per contro quanti invece ricadono nel vortice della delinquenza.

Ex Azienda Mellone Santa Cecilia_1
Ex Azienda Mellone Santa Cecilia_1

Comunque è una proposta da rispettare, perché evidentemente nelle intenzione dell’Amministrazione c’è l’obiettivo di realizzare quella che sarebbe una sorta di “filiera”: Una filiera che chiudendo il cerchio, accompagnerebbe le “delinquenza”, semmai rendendo più piacevole il “soggiorno” degli “ospiti”,  in strutture più “piacevoli”, ancor più di quelle del “carcere attenuato“, e ovviamente, oltre a pensare al recupero facendo attenzione però sia “dolce” il “soggiorno”, per non urtare la suscettibilità dei carcerati, pensare anche di fare business, prima coinvolgendo il mondo delle associazioni esperte nelle iniziative di recupero e poi, atteso che verranno un bel popò di persone a far loro visita, si potrà dare qualche autorizzazione per realizzare un chioschetto per vendere panini con mortadella, acqua minerale, vino, tanta tanta birra e quant’altro.

E così quelle filiere che non riescono per niente bene con l’ambiente, con i rifiuti, con la formazione professionale, con l’accompagnamento degli studenti nel percorso scolastico, nelle produzioni alimentari compromesse da ogni forma di inquinamento, si riuscirà prima a favorirne la fannulloneria e la delinquenza, poi una volta arrestati si riconosce loro di non avere colpe essendo tutte in capo alla società, alle condizioni, alla droga e via di seguito, si finisce per “ospitarli” all’ICATT e per taluni altri realizzare un cuscinetto con un Istituto di fine pena, e poi, e poi si è conclusa quella “filiera”.

Intanto si stima che per il 2017 in Italia si spenderanno oltre i 5 miliardi per la gestione dei flussi migratori, di cui circa 3 miliardi per l’accoglienza. Cifra quadruplicata rispetto al 2016 e immaginiamo dove finiscono.

In Italia poi rispetto alla popolazione carceraria che è di oltre 50.000 detenuti, con oltre il 30% di questi che ha commesso reati legati alla droga si colloca al primo posto in Europa con la spesa, e se si tiene conto che un detenuto costa allo stato oltre 150euro al giorno, si immagina la cifra che ne viene fuori, cifra che si raddoppia per coloro i quali soggiornano in Istituti di pena attenuata.

E vaiiii

Eboli, 30 ottobre 2017

1 commento su “Il carcere a S. Cecilia, Fido(3.0): “Annuncio da televendita””

  1. Bellissima proposta ,i primi ospiti sarebbero tutti i politici locali mai inquisiti o assolti per insufficienze di prova ma allo stato dei fatti sono fraudolenti.questa è il frutto di una ITALIA che non mi piace , proposte da megalomane senza capirne niente sol perche hanno avuto qualche decina di voti emanano regole , progetti e propongono leggi.Mentre succede tutto questo i nostri figli di qualsiasi formazione scolastica dal diploma alla laurea alla licenza media rimangono disoccupati fin e oltre i 30 anni aspettando un lavoro di fortuna o emigrare al nord dove lo stipendio di un bidello basta appena a pagare il fitto.restare al sud disse un prof. si è eroi …già ma di gloria non si vive.Piango i giovani della Nostra amata ITALIA soprattutto quella del sud dove la ramificazione della disoccupazione lascia spazio a favoritismi di ogni genere tra cui comprarsi voti dietro false promesse e allora ecco costui che spara ca…te sperando di cogliere consensi per i suoi interessi. Infatti in una amministrazione ” quella Attuale”. fatta di incompetenti con a capo un sindaco che ha imparato a fare solo politica tradendo anche il Cristo della politica passando da sinistra a destra come uno che balla il liscio è facile fare affari.Intando i nostri figli continuano a emigrare per quattro spiccioli se sono fortunati oppure continuare ad essere assistiti dai genitori.Vergognatevi e vergognatevi chi li vota facendosi comprare.

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