Praiano & l’Arte Contemporanea: Personale di Rabarama

Venerdì 14 giugno, ore 18:00, Piccolo Sant’Andrea Suite Hotel, Praiano, “aperitivo artistico” con Rabarama.

Rabarama, da quasi trent’anni fra gli esponenti di punta dell’arte contemporanea nazionale e internazionale, incontra a Praiano il pubblico della “Divina”, in un evento organizzato in collaborazione con la “Italian Fine Art Gallery” di Positano. 

Praiano, aperitivo artistico con Babarama.
Praiano, aperitivo artistico con Rabarama.

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

PRAIANORabarama (Paola Epifani) ha conquistato un vasto pubblico, che ne apprezza le straordinarie opere, molte delle quali esposte in Musei, Gallerie, e in luoghi istituzionali o presenti nelle maggiori collezioni d’arte private.

Rabarama incontrerà il pubblico nel corso di un ‘aperitivo artistico’, ospite del “Piccolo Sant’Andrea Suite Hotel” a Praiano, venerdì 14 giugno, alle ore 18:00, in un evento organizzato in collaborazione con la “Italian Fine Art Gallery” di Positano, esclusivista della famosa scultrice e pittrice sul territorio. Una location quanto mai suggestiva, incastonata a picco su un panorama mozzafiato fra mare e cielo. Un richiamo all’ispirazione sconfinata dell’artista, anche grazie ad alcune sue opere che verranno esposte.

Sarà un’occasione inedita e unica per esplorare con Rabarama il messaggio artistico delle sue sculture e pitture, espresso nel puzzle interiore, tipico dell’essere umano, che l’artista fa emergere e plasma quale frammento del DNA originario. Un messaggio che le ha fatto conquistare un ruolo prestigioso nelle più importanti manifestazioni d’arte contemporanea, fra cui la Biennale di Venezia.

S’intreccerà un dialogo dell’artista con i suoi estimatori per dar vita a riflessioni e spunti sul linguaggio scelto da Rabarama per scavare nella realtà e rappresentarla con originale, indimenticabile efficacia.

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Rabarama -1024x706
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SCHEDA BIOGRAFICA DI RABARAMA

L’arte le scorre nel sangue. Rabarama (alias Paola Epifani) è nata a Roma, poi la famiglia si trasferisce in Veneto. Figlia d’arte, frequenta il Liceo Artistico di Treviso e poi l’Accademia delle Belle Arti di Venezia, dove si laurea nel 1991. Il suo alias artistico deriva dal sanscrito. Ha affermato in un’intervista su The Art Post: “Procedendo con la mia ricerca e lo studio di antiche filosofie, i cui simboli mi hanno ispirata ed ho poi inserito nelle mie opere, ho potuto scoprire che Rabarama è composto da due parole: RABA indica un simbolo o un segno, mentre RAMA è legato alla divinità. Quindi il mio nome d’arte si ricollega al “segno divino”, che mi auguro essere in qualche modo sempre presente in ogni mia opera.”

Nel 1990, ancor prima di laurearsi, il Governo messicano la seleziona quale rappresentante italiana al concorso internazionale di Toluca e lì realizza una scultura in legno di 2 metri, acquistata poi dal locale Museo di Arte Moderna per la propria collezione permanente.

E’ l’abbrivio per una carriera luminosa che la porterà a partecipare a numerosi concorsi di scultura in Italia e all’estero e a un grandissimo numero di mostre. Ha scritto di lei, nel 2003, il famoso critico d’arte Maurizio Calvesi, allorché redasse il catalogo della mostra Im-Patto (Roma, Edizioni Il Cigno): “Sulla pelle dei suoi soggetti compaiono sempre motivi decorativi ripetuti all’infinito, simboli, lettere, glifi, incisioni, e altri tipi di figure, in una grande varietà di forme”. Spesso le mostre delle opere di Rabarama sono presentate in collaborazione con altri artisti (body painting, ballerini, acrobati) e sono arricchite da video proiezioni e suoni. Un messaggio artistico totale che scardina la tradizionale separatezza fra le espressioni artistiche e sviluppa sempre nuove sfide immaginifiche. Emblematica la sua collaborazione nel 2013 con il famoso Cirque du Soleil, in occasione dell’evento filantropico “One Night for One Drop”.

Memorabile l’enorme opera in candido marmo di Carrara che Rabarama espose nel 2011 alla 54° Biennale d’Arte di Venezia, intitolata “Abbandono”, suggestiva metafora ispirata alla nostra corporeità e ai suoi (e nostri) collegamenti con i cambiamenti dipendenti dalla tecnologia, dalle nuove consapevolezze provenienti dalla neuroscienza, dalla fisica e dalla scienza cognitiva, elementi che possono generare, nel futuro, mutamenti genetici.

Le sue sculture monumentali sono state esposte in molti spazi pubblici quali:

  • Parigi, Place de la Sorbonne, Rue Soufflot, Place du Pantheon
  • Reggio Calabria, Lungomare Italo Falcomatà
  • Shanghai, People’s Plaza
  • Miami, Mizner Park
  • Firenze, Piazza Pitti – Giardino di Boboli – Giardino delle Scuderie Reali – Complesso Le Pagliere
  • Cannes, La Croisette.

Dal 2014 è madrina e musa ispiratrice dello Skin Art Festival, organizzato da Kryolan Italia e dedicato alla Skin Art (body painting artistic fatto di corpo, pittura e performance), unico nel suo genere. Il Festival è partito da Merano ed è giunto alla sua quarta edizione che ha avuto luogo l’anno scorso a Cosenza.

Dal 2015, il Comune di Vallo della Lucania ha installato nella centralissima piazza Vittorio Emanuele, area simbolo delle trasformazioni urbanistiche della cittadina in provincia di Salerno, l’opera monumentale di Rabarama Leud (L’Abbraccio), in marmo di Carrara. Senso di appartenenza alla comunità, frammento che diventa superficie, il particolare che si trasforma nel tutto, l’individuo che partecipa al disegno comune: è così che nasce Leud nella mente dell’Artista, opera che rappresenta nella posa e nelle incisioni una profonda riflessione sul rapporto uomo-collettività.  Sull’opera, ecco una testimonianza dell’artista: “Una fusione quanto mai forte, intima e al tempo stesso sinuosa si racconta nell’abbraccio eterno fra le due figure: si sorreggono e si abbandonano contemporaneamente a loro stessi con uno sguardo fiducioso verso il futuro. Le stesse incisioni, presenti sui corpi delle due figure, esprimono la complessità dell’animo e della fisiologia umana: puzzle, alveoli, labirinti che rappresentano il codice genetico umano, diverso per ogni individuo ma solo ad esso riconducibile” (Rabarama). 

Oggi il quartier generale di Rabarama è a Padova, ma le ragioni della sua arte la portano in molti luoghi del mondo.

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Italian FAG Positano
Italian Fine Art Gallery Positano

SCHEDA ITALIAN FINE ART GALLERY – POSITANO

Positano è luogo d’incanto noto nel mondo. E’ esso stesso opera d’arte, abbarbicato sulla roccia e di grande appeal per il jet set internazionale. Magnete d’ispirazione artistica e rifugio di artisti nel corso degli anni ’40 del secolo scorso, Positano ha sempre avuto una fiorente vita culturale, un tocco di bohemienne che ne rappresenta uno dei motivi di charme.

In questa tradizione ben si radica Italian Fine Art Gallery, sita in piazza dei Mulini, punto nevralgico del cammino che conduce il visitatore dalla strada a mezzacosta verso il mare.

Entrarvi è un’esperienza coinvolgente: ci si trova in un luogo dove l’espressione artistica declina tutte le sue anime, le utopie, i tormenti e le estasi. A dirigerla c’è una nota esperta d’arte contemporanea, Maria Mucciolo, coadiuvata da uno staff competente e con una spiccata propensione al cliente.

Da molti anni Maria Mucciolo si è conquistata la fiducia di una clientela cosmopolita, a cui ha proposto opere di gran pregio con artisti affermati, e, in più, grazie alla sua vasta esperienza nel settore, identificando anche nuovi, promettenti protagonisti della scena artistica mondiale.

Ciò le ha consentito di acquisire l’esclusiva territoriale di grandi nomi della pittura, della scultura, della fotografia, tra cui quelli di Alba Gonzales, Rabarama, Annalù Boeretto, Isabel Miramontes, Mariela Garibay,Ivan Lardschneider, Franco azzinari, Roberto Di Viccaro, Ciro Palumbo,Davide Puma, Claudia Giraudo, Roberta Diazzi, Christian Carlini, Camilla Ancilotto, Vito Fusco. 

Dal 2016, Rabarama è entrata a far parte del bouquet di artisti presenti presso la Italian Fine Art Gallery e di anno in anno si è andata riconfermando questa felice e proficua collaborazione.

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Piccolo Sant'Andrea
Piccolo Sant’Andrea

SCHEDA PICCOLO SANT’ANDREA SUITE HOTEL

Immerso com’è in una location magica, il Piccolo Sant’Andrea Suite Hotel è un tesoro di ospitalità e di benessere. Arroccato su un dirupo a picco sul mare, rappresenta uno dei gioielli dell’accoglienza di Praiano, borgo antico della Costiera amalfitana. In particolare, questo tratto di litorale è luogo noto sin da tempi remoti, a partire dal I secolo d.C., come buen retiro di ricchi liberti d’imperatori romani, che qui vollero le loro domus di villeggiatura.

L’habitat d’incomparabile bellezza ancor oggi rimane intatto, tant’è che l’ingegnere veneziano Odino Sartori, venendo in Costiera nel corso dei suoi viaggi per il mondo, rimase folgorato dalla bellezza dei posti e decise di creare un raffinato hotel in cui tutti potessero godere di cotanto incanto. Volle, però, che la struttura ricettiva fosse un tutt’uno col territorio e le sue tradizioni: l’hotel prende il nome dal santo patrono della vicina Amalfi, Sant’Andrea, caro al cuore dei pescatori.  Il corpo del Santo, apostolo di Gesù e martire a Patrasso, fu poi portato a Costantinopoli e nel 1206, durante la sua occupazione nel corso della Crociata, il cardinale Pietro Capuano, di Amalfi, trasportò le reliquie nella sua città, dove sono custodite nel Duomo. 

Un Santo speciale, dunque, per un luogo straordinario, un hotel che si propone come un gioiello segreto della Costiera amalfitana. I lavori per costruire l’hotel, concreta realizzazione del sogno dell’ingegnere veneziano Odino Sartori, che capitò con la moglie in Costiera amalfitana e se ne innamorò all’istante, presero il via nel 1973. Solo nel 2017 i figli di Sartori, lgea, Elvio, Bruno e Francesco, in onore del padre, aprono al pubblico il Piccolo Sant’Andrea, ben attenti a mantenerne la reputazione di hotel de charme, in grado di dare tutto ciò che è eccellenza ai propri ospiti.

Le 27 fra camere, junior suite e suite di questo lussuoso boutique Hotel offrono una esperienza emozionale che travolge l’ospite in un paesaggio che sembra non avere orizzonti: la Costiera Amalfitana da un altro “punto di vista”. 

Il Piccolo Sant’Andrea Suite Hotel è altresì paradiso d’arte contemporanea: in collaborazione con l’Italian Fine Art Gallery di Maria Mucciolo, ubicata a Positano, espone negli spazi comuni opere di importanti artisti del panorama nazionale e internazionale. Una testimonianza di attenzione al cliente, sì da accoglierlo in una cornice che ne assecondi la proiezione verso il bello in tutte le sue sfaccettature.

Praiano, 12 giugno 2019

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