22 e 29 agosto, ore 19.00, Chiesa di S. Antonio, Padula incontri con la cultura, presentazione dei libri di Occhiato e Pinto. 

La presentazione del romanzo, “OGA MAGOGA” di Giuseppe Occhiato e del libro “La Guerra per il Mezzogiorno – Italiani, borbonici e briganti 1860-1870“, di Carmine Pinto è una iniziativa del “Circolo Sociale Carlo Alberto 1886”, organizzate in partnership con la Banca Monte Pruno-Credito Cooperativo di Fisciano, Roscigno e Laurino, e l’azienda Tubifor dei F.lli Fortunati. Patrocinio del Comune di Padula.

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

PADULA – Giovedì 22 agosto (ore 19,00), nella restaurata Chiesa di Sant’Antonio situata in Largo San Paolo a Padula, la nuova edizione del romanzo di Giuseppe Occhiato,OGA MAGOGA” (1200 pp., Gangemi Editore). Dopo i saluti di Felice Tierno, presidente del “Circolo Sociale Carlo Alberto 1886”, Don Giuseppe Radesca, Vicario Generale della Diocesi di Teggiano-Policastro, di Filomena Chiappardo, Assessore alla Cultura del Comune di Padula, e di Margherita Vannata in rappresentanza della BCC Monte Pruno di Fisciano, Roscigno e Laurino, parleranno del volume Rino Mele, Poeta e Romanziere, Saggista e Critico d’Arte, Presidente della Fondazione Poesia e Storia “Ex Machina” ed Emilio Giordano, Critico Letterario – curatore dell’opera.

Laureato in Lettere, Giuseppe Occhiato (Mileto, 1934 – Firenze, 2010) è stato uomo di scuola: docente prima e preside poi. Oltre che verso la Letteratura i suoi interessi sono andati alla linguistica dialettale e soprattutto alla storia dell’architettura normanna nell’Italia Meridionale. Ha lasciato numerose opere.  Oga Magoga, il suo romanzo più ambizioso, è apparso in prima edizione nel 2000 (in tre volumi) ottenendo nel 2003 il Premio Nazionale “Corrado Alvaro”. Oga Magoga è una grandiosa ed accorata elegia di un mondo contadino sconfitto dalla storia. Tratta di un mondo sottosopra osservato e raccontato attraverso gli occhi e la mente di un piccolo orfano, presenza topica all’alba di ogni mutamento epocale. 

Per Emilio Giordano rappresenta “un unicum nella letteratura italiana contemporanea, degno di vivere accanto ad un altro e ben più fortunato mostrum letterario del secolo scorso l’Horcinus Orca (1975) del siciliano Stefano D’Arrigo”. 

Giovedì, 29 agosto (ore 19,00) sempre nella restaurata Chiesa di Sant’Antonio sarà presentato il nuovo libro del professore Carmine Pinto, docente di Storia contemporanea all’Università di Salerno, “LA GUERRA PER IL MEZZOGIORNO – Italiani, borbonici e briganti 1860-1870“, edito da Laterza.

Dopo i saluti di Felice Tierno, presidente del Circolo “Sociale Carlo Alberto 1886”, del sindaco di Padula, Paolo Imparato, del presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Raffaele Accetta, e del Direttore Generale della BCC Monte Pruno di Fisciano, Roscigno e Laurino; dialogherà con l’Autore il giornalista Giuseppe D’Amico

Negli anni postunitari la guerra al brigantaggio, dopo decenni in cui è stata relegata a poche righe nei manuali di storia contemporanea, è tornata al centro dell’attenzione: eroica resistenza meridionale al colonialismo sabaudo o sfida allo Stato di bande criminali?

E’ questo l’interrogativo che ha mosso l’Autore in una ricerca vasta e plurale, andando oltre “tifoserie” e punti di vista “inamovibili” che hanno connotato anche tanta parte della storiografia italiana.

La prima guerra italiana – sostiene Carmine Pinto –  si combatté nel Mezzogiorno-tra il 1860 e il 1870, il movimento unitario e le Istituzioni del nuovo Stato si scontrarono con borbonici e briganti napoletani. Tutto iniziò nell’agosto del 1860, dopo la trionfale spedizione di Giuseppe Garibaldi in Sicilia. Nel giro di poche settimane il dispositivo militare duo-siciliano si ritirò nel continente, lasciando solo una guarnigione a Messina. A Napoli, il re Francesco II sembrò incapace di arrestare la valanga che stava travolgendo il suo regno. Così, quando la guerra giunse sul continente, nessuno pensava che sarebbe durata quasi un decennio”.

Questo libro, tra i più venduti in Italia (Sezione Saggistica) per la novità di materiali e documenti usati e per la vastità delle ricerche compiute, offre una prospettiva sulla guerra del brigantaggio che innova interpretazioni fino ad oggi date per acquisite. Il libro è già stato presentato in numerose città della Campania e di altre Regioni riscuotendo notevole successo al punto che è già alla seconda edizione.

Padula 18 agosto 2019

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