Battipaglia Bypassata ed esclusa dall’Alta Velocità

La linea di Alta Velocità – Alta Capacità (AV/AC) Bypassa ed esclude Battipaglia, Piana del Sele e Cilento. 

Vincenzo Martucciello e Mario Pucciarelli (“Leali per il Futuro”): “L’ipotesi progettuale inaccettabile relativa alla linea alta velocità alta capacità (AV/AC)  Salerno Battipaglia, nonostante la quadrline e la Metropolitana leggera, bypassata proprio la stazione di Battipaglia e la relativa fermata, girandogli intorno a mo’ di beffa“. 

Liberi per il Futuro

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – «La commissaria di governo Vera Fiorano ha presentato un’ipotesi progettuale inaccettabile relativa alla linea alta velocità alta capacità (AV/AC)  Salerno Battipaglia. – Dichiarano Vincenzo Martucciello e Mario Pucciarelli rispettivamente Presidente e Responsabile culturale “Leali per il Futuro” – Si evince da essa l’esclusione dell’entrata nella stazione di Battipaglia dall’approdo del famoso quadruplicamento Salerno-Battipaglia che tra l’altro era stato già recepito dai piani regolatori dei comuni interessati, non ultimo Pontecagnano,  superando la valutazione di impatto ambientale invece di scendere da Faiano proseguendo per il piano Bellizzi e Belvedere  per entrare, infine,  nella stazione di Battipaglia (insieme alla metropolitana leggera collegata con l’aeroporto di Salerno in un grande e naturale centro intermodale e di interscambio con il nodo di Battipaglia) accade che sarà bypassata proprio la stazione di Battipaglia e la relativa fermata, girandogli intorno a mo’ di beffa.

Tale nuova ipotesi tecnico-infrastrutturale era egualmente praticabile  entrando nella stazione di Battipaglia ristrutturata quale “hub” dell’alta velocità. – proseguono Martucciello e Pucciarelli – Inoltre chi si è assunto la responsabilità politica tecnica della modifica del tratto terminale del quadruplicamento Salerno Battipaglia non tiene conto  dell’insostenibilità  dal punto di vista ambientale nonché   l’aggravio dei costi che una tale modifica comporterà, contraddicendo i più elementari criteri di efficienza. 

Il sospetto forte è che tale scienza nella prosecuzione della linea Tav fino a Reggio Calabria sia dettata da scelte politiche mirate a  favorire la città di Cosenza altrimenti esclusa dall’ammodernamento infrastrutturale.  Ma ciò è una faccenda interna ai calabresi. – concludono Vincenzo Martucciello e Mario Pucciarelli – Piuttosto  è da stigmatizzare l’inerzia di un ceto politico e amministrativo locale perennemente dormiente al cospetto di decisioni scellerate e penalizzanti per il territorio».

Battipaglia, 18 febbraio 2021

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