Governo Meloni. Bocciatura senza appello di Piero De Luca e Federico Conte

Oggi ha giurato il Governo Meloni: Bocciato senza appello dal PD e LeU salernitano.

L’On. De Luca (Pd): “Niente alto profilo, opposizione forte“. On. Federico Conte ex deputato di Articolo1- LeU: “Meloni, il governo dell’Italia differenziata“. 

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POLITICAdeMENTE

SALERNO – È nato il Governo Meloni. Il primo Governo di Destra, populista e qualunquista, ma anche il primo Governo guidato da una donna, il primo governo che mette all’angolo Berlusconi e Salvini sebbene ne facciano parte, ma che ha reso marginale il PD e tutto il centrosinistra, quel firmamento che raggruppa insieme ai Democrat, il M5S, la sinistra estrema ma di governo e quella estrema tradizionale e antagonista ridotta ormai ai minimi termini. Uno squarcio politico che racconta come il Paese abbia voluto voltare pagina, ma dopo molte avvisaglie e tante prove di fiducia concesse senza riscontri. Una risposta forte ad una classe politica sorda, supponente, autoreferenziale, arrogante, che ha parlato una lingua incomprensibile, e oltre a non farsi comprendere dal suo popolo non ha saputo nemmeno ascoltare i suoi lamenti e le richieste di aiuto continuamente riposte nel cestino e così il lavoro è stato pagato sempre meno fino ad essere addirittura fanalino di coda in europa.

Mattarella-Meloni

Non è andato meglio per i giovani costretti ad emigrare e non parliamo degli anziani completamente abbandonati. E se i servizi, i trasporti, i diritti sono stati sempre e sistematicamente ridotti, come di volta in volta sono state depotenziate la Sanità, la Scuola, e tutte le tutele verso i cittadini, non è andata meglio per la sicurezza consegnandoci Città completamente abbandonate a se stesse, con le Forze dell’Ordine che si sono sempre più ritirate nelle caserme, e che dire della Giustizia? Nessuno più si fida di lei. Ma nessuno si fida più neanche della politica specie da quando ci hanno costretti a votare candidati che non hanno nessuno rapporto con i territori, imposti dalle segreterie politiche, così come sono state imposte liste precompilate nel così detto proporzionale.

Ma il nuovo Governo ha ricevuto subito la bocciatura del Pd e di LeU, attraverso i suoi due Parlamentari salernitani Piero De Luca e Federico Conte il primo riconfermato, ma solo perché capolista nel proporzionale e unico parlamentare del PD campano, il secondo non più ricandidato avendo egli rifiutato il secondo posto alle spalke di Susanna Camusso, entrambi molto attivi nella scorsa legislatura.

Niente alto profilo. – scrive in una nota, Piero De Luca, deputato salernitano del Partito democratico. – Ecco il governo più a destra della storia repubblicana, con una maggioranza piena di ambiguità e contraddizioni su temi decisivi come diritti, tenuta internazionale e autonomia differenziata. Faremo un’opposizione forte e decisa, nell’interesse del Paese“.

«Il Governo ha preso la sua forma, si basa su un rapporto preferenziale della Meloni con Salvini sull’autonomia differenziata e il controllo dei settori produttivi, un Governo per il Nord. – scrive in una nota l’ex Deputato Federico Conte di Art1-Liberi e Uguali – I dicasteri chiave hanno una stretta corrispondenza con le loro proposte, prescindono anche da Berlusconi. Si distinguono significativamente: Roberto Calderoli agli Affari regionali, al quale fa da paravento Musumeci, l’indipendentista siciliano nominato per il Sud e per il Mare, Giancarlo Giorgetti al Mef e Matteo Salvini alle Infrastrutture. Una prospettiva politica inquietante, alla quale fa eco una opposizione divisa, con il Pd del segretario in pectore Bonaccini che sosterrà la devoluzione di nuove competenze e risorse alle regioni più ricche e Azione pronta a sostenerlo per venire incontro alle aspettative del ceto medio-alto a cui si è rivolto in campagna elettorale, che è prevalentemente insediato nel settentrione d’Italia. – aggiunge Conte – Sullo sfondo la definitiva differenziazione del Paese, tra nord e sud, aree urbane e zone interne, centri e periferie.

Uno scenario inaccettabile, – conclude l’ex parlamentare di LeU Federico Conteal quale devono opporsi le forze che si sono già dichiarate contro l’autonomia differenziata partendo dalla società, con una classe dirigente credibile, per condurre una battaglia contro le diseguaglianze territoriali, che sono la madre di tutte le ingiustizie sociali, con una proposta di sviluppo fondata sul ”Rinascimento Mediterraneo”, il mare che può portare il Sud e l’Italia in Europa».

Salerno, 21 ottobre 2022

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