Etica per il Buon Governo sull'Azienda Speciale "Pignatelli"

BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente Comunicato Stampa del Movimento Civico Etica per il Buon Governo, sulla questione dell’Azienda speciale “Pignatelli” e duna serie di problematiche legate alla gestione ed ai servizi che la società eroga, non ultimo il soggiorno termale per gli anziani ritenuto eccessivamente esoso e i debiti in cui essa versa.

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COMUNICATO STAMPA

anziani

L’ approssimativa maggioranza che gestisce il potere al Comune di Battipaglia, fra una aggressione, una ingiuria e una imposizione a colpi di “mani silenti alzate”, ha trovato il modo di evitare, per la seconda volta, di discutere in consiglio delle questioni relative all’azienda speciale “Pignatelli”, che è lo strumento col quale il comune gestisce i servizi sociali della città.

In data 26/10/2009, con delibera n° 59, il Consiglio Comunale ha dettato gli indirizzi, agli uffici comunali, per procedere ad una rivisitazione dello statuto della azienda speciale,per adeguarlo alla normativa ed alle nuove funzioni che si intendeva attivare. Questo lavoro di “rivisitazione” dello statuto è stato puntualmente eseguito dalla dirigente del relativo settore, che ha successivamente presentato una proposta alla competente commissione consiliare e quindi, al consiglio comunale.

Nella seduta della commissione si presentò, anche, il direttore dell’azienda speciale, che comunicò che il Consiglio di Amministrazione della Pignatelli aveva elaborato una propria proposta di modifica dello statuto.

Il c.d.a. della Pignatelli si è mosso di sua iniziativa o ha avuto degli imput? e nel caso di risposta positiva chi ha dato questi imput, visto che gli uffici stavano lavorando sugli indirizzi del consiglio? Nel caso di risposta negativa su quali basi si è mosso, autonomamente, il c.d.a. se nessuna interlocuzione ha avuto col Consiglio Comunale, unico organo preposto a dare gli indirizzi?

Fatto sta che,in preda al panico più totale. il Sindaco balbettando qualcosa di poco comprensibile (forse aveva avuto un momento di “dissociazione dalla realtà”. Vuoi vedere che ne soffre anche lui, pure così pronto a imputare la dissociazione ad altri!) si affrettò a ritirare il punto dall’ordine del giorno del consiglio. Peccato che, nel frattempo, nessuno (neanche il protocollo del comune!) aveva avuto notizia delle modifiche statutarie approvate dal c. d.a. della azienda.

La questione ritorna in consiglio comunale, nella ultima seduta, insieme alla questione del bilancio comunale, anche grazie ad una interrogazione di “Etica” che chiedeva conto di ciò che stava avvenendo sulla questione. L’argomento, stavolta, è accompagnato da una dettagliate  precisare l’azione della Dirigente dei Servizi sociali RE, che fra le altre cose fa presente come, in base alla normativa vigente (T.U.E.L., e legge 133/2008) la stessa cui si è fatto riferimento per decretare lo “smembramento” di Alba -Nuova, la Pignatelli non può andare avanti a gestire alcuni servizi, che vanno affidati all’esterno.

C’è una differenza significativa con Alba-Nuova: mentre per la società di servizi, per intervenire c’era tempo fino al 31/12/2011, per la Pignatelli la scadenza è fissata al 31/12/2010, cioè fra sei mesi. Bisognerebbe affrettarsi, quella data è dietro l’angolo. Il rischio è di trovarsi con l’impossibilità di continuare ad offrire determinati servizi di carattere sociale,con un impoverimento complessivo della qualità della vita della città.

Eppure in quella occasione la potente “armata” santomauriana, pensa bene di far venir meno il numero legale. Del resto perchè “l’armata Brancaleone” dovrebbe porsi il problema della continuità dei servizi sociali, dopo aver negato l’esistenza del “problema casa” in questa città, mettendo in vendita anche le 48 case popolari, ancora da assegnare e nonostante una lista di attesa di oltre 550 famiglie che aspettano una casa popolare? Ancora debbono raggiungere i propri equilibri interni (e sono quelli che contano veramente, mica i problemi della città!), appena li avranno trovati verranno in consiglio con un altro pacchetto già preconfezionato e col fiocchetto rosa, e, ancora una volta vedremo 18 silenti mani che si alzeranno per approvare il più assurdo dei provvedimenti, come hanno già fatto per Alba Nuova e per tanti altri provvedimenti.

Nel frattempo l’idea che sta passando è quella di arrivare al 31/12/2010 e poi vedere che succede, nel frattempo rimane un mistero il deficit della azienda speciale, nel frattempo rimane un mistero come “va aventi” una azienda che non presenta, dopo anni, neanche un dipendente. E nel frattempo si legge nel bilancio della azienda che, per esempio, il soggiorno termale per gli anziani, viene proposto con costi interamente a carico dei anziani 550 euro a persona per 15 giorni, come se il comune di Battipaglia dovesse organizzare il soggiorno termale per un gruppo di ricchi industriali a riposo e non per pensionati, spesso al minimo, che senza una quota a carico del pubblico (e quindi dell0’azienda) mai potrebbero permettersi quel soggiorno.

Sarà un novo concetto di “politiche sociali” targato Santomauro il “prestidigitatore” e soci? Vedremo!

Noi di etica per il Buongoverno continueremo a vigilare, ed a denunciare le malefatte di questa amministrazione. E non esistono aggressioni, minacce ed ingiurie che ci faranno stare zitti. Si rassegnino sindaco e maggioranza.

ETICA PER IL BUONGOVERNO

1 commento su “Etica per il Buon Governo sull'Azienda Speciale "Pignatelli"”

  1. MESSAGGIO AI BLOGGER
    Ho ricevuto sulla mia mail, in forma privata, numerosi inviti a regolare meglio i forum su questo blog, l’invito esplicitamente indica in alcuni frequentatori che di tanto in tanto partecipano con post che non sono affatto attinenti le discussioni, e che invece si rivolgono solo ai frequentatori che invece vogliono discutere e partecipare interattivamente alle discussioni sugli articoli proposti.
    Ho tentato in tutti i modi intervenendo e oscurando alcune frasi per evitare, quelle che io ritenevo potessero essere offese, e avrebbero fatto scadere il dibattito. Sono intervenuto direttamente su alcuni emi sono sentito appellare come uomo poco democratico. Di tanto in tanto intervengo per alimentare e moderare il dibattito ed in alcuni casi sono stato additato come sponsor di questo o quello.
    Prima i post si approvavano in automatico e poi abbiamo regolato l’accesso con la iscrizione, consentendo anche l’anonimato nel Nik perché spesso i potenti non sopportano le critiche e quindi potrebbero tendere alla “rappresaglia”.
    Mi viene chiesto con insistenza di ammettere solo quelli che recano le generalità vere dei blogger. Prossimamente cambieremo ancora la veste grafica e in quella circostanza chiederemo la registrazione con nome e cognome, ammettendo anche un nik diverso (per intenderci: bisognerà registrarsi con nome e cognome, ma poi se uno non che appaia, al pubblico apparirà solo il nik).
    Molti hanno anche ipotizzato, che alcuni di tanto in tanto appaiono come “guastatori” per disturbare l’azione del blog e intimorire chi interviene.
    Sinceramente non credo questo sia verosimile, anche perché il successo di POLITICAdeMENTE, non è legato a chi partecipa, semmai ai contenuti e poi anche al contributo che interattivamente danno, in minima parte, quelli che intervengono.
    Tra l’altro solo il 30% dei visitatori viene dall’area ebolitana e della piana del Sele, il resto da Battipaglia, i Picentini, gli Alburni, da Salerno il 25%, dal resto della Regione, dall’Italia e anche dall’estero.
    Solo il 35% dei visitatori si collega tutti i giorni, gli altri lo fanno saltuariamente, e la media di permanenza è molto alta (8,54 minuti).
    Quindi se qualche visitatore ha questo intento, sappia che contribuisce alla crescita del blog. Nonostante tutto sta avvenendo che qualcuno vorrebbe fare il blog nel blog e questo non posso consentirlo. Qualcuno invece di attenersi alle discussioni si cimenta a “psicanalizzare” tutti coloro i quali intervengono, risultando anche fastidioso.
    NON INTENDO PIU’ CONSENTIRE A NESSUNO DI INFASTIDIRE I VISITATORI, I QUALI TRA L’ALTRO NON GRADISCONO, ESSERE APOSTROFATI E TAGLIATI DA GIUDIZI CHE RIGUARDANO LA PERSONALITA’.
    QUEGLI INTERVENTI INCOMINCIANO AD ESSERE DI CATTIVO GUSTO.
    PERTANTO DA QUESTO MOMENTO IN POI COMMENTI DI QUEL TIPO NON VERRANNO PIU’ APPROVATI, COSI’ COME NON SARANNO APPROVATI QUELLI CHE NON SONO ATTINENTI GLI ARGOMENTI, TRANNE CHE NON SIANO IN DIBATTITO, CHE NON SIANO OFFENSIVI, INGIURIOSI, CALUNNIOSI E QUANT’ALTRO.
    La democrazia e la partecipazione non può essere disturbata da chi, sventolandole a loro piacimento, diventa arrogante e limitativo dei diritti altrui.

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