Seminario A.N.CO.R.S. "Valutazione del rischio stress da lavoro"

L’Associazione Nazionale Consulenti e Responsabili della Sicurezza sul Lavoro, organizza un seminario di lavoro sulla sicurezza.

S. Antonio a Posillipo: 8 luglio ore 15,00 al Circolo Sott’ufficiali MM

sicurezza lavoro elmetto

NAPOLI – Giovedì 8 luglio alle ore 15.00 presso il Circolo Sottoufficiali della Marina Militare – Rampe San Antonio a Posillipo,139 – Napoli, avrà luogo il seminario “l’adempimento dell’obbligo di valutazione del rischio stress da lavoro correlato D.lgs 81/08 e s.m.i. indetto dal sindacato di categoria dei consulenti e dei responsabili della sicurezza sul lavoro A.N.CO.R.S. con  il patrocinio del collegio dei periti industriali della provincia di Napoli e dell’Ente Nazionale per la Formazione, e in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Napoli.

Il seminario è stato organizzato per venire incontro alle esigenze formative ed informative in vista dell’entrata in vigore della normativa che prevede la valutazione del rischio stress.

Interverranno come relatori l’Ing. Vecchione (Presidente A.N.CO.R.S. ) P.Ind. Sansone ( Presidente Collegio dei Periti Industriali della provincia di Napoli) il Dott. Ferrara (Presidente dell’Ente Nazionale per la Formazione) il Dott. Principe ( Psicologo ASL Napoli 2 sud) e la Dott.ssa Sardelli (RSPP ASL Napoli 1 centro).

Modererà il giornalista RAI Occhiello.

Sono stati inviatati numerose personalità nel mondo della politica,della cultura e dello spettacolo. Hanno aderito tra gli altri l’on. Barbirotti, l’on. Anita Sala, il Dott. Claudio De Magistris e l’attore Edoardo Romano.

1 commento su “Seminario A.N.CO.R.S. "Valutazione del rischio stress da lavoro"”

  1. In base alle rilevazioni effettuate, la maggior parte degli incidenti sui luoghi di lavoro si verifica intorno alle dieci del mattino. Il mese in cui si registra il maggior numero di incidenti sul lavoro è luglio, in cui si registrano i valori più elevati dell’anno. Come si legge nel rapporto, le denunce nel comparto agricolo sono quasi 7mila mentre nell’industria e servizi raggiungiamo le 86mila denunce.Non si registrano invece particolari differenze tra uomini e donne, anche se, nel fine settimana, la percentuale di infortuni sul lavoro che colpisce le donne sale al 13%, a fronte di un 9% per i colleghi maschi.
    I settori in cui maggiormente si verificano incidenti sul lavoro nei fine settimana sono il comparto alberghiero e della ristorazione, quello sanitario e del commercio, tutti settori in cui la presenza femminile è assai elevata (quasi un terzo delle donne che sono vittime di infortuni sul lavoro nei fine settimana è occupato in alberghi o ristoranti). Da notare che la piaga degli incidenti sul lavoro è alimentata anche dall’utilizzo incessante di lavoro nero.Il d.lgs. n° 81 del 9 aprile 2008, così come integrato dal correttivo n° 106 del 3 agosto 2009 introduce specificamente le differenze di genere quale ulteriore aspetto sul quale focalizzarsi nelle azioni di prevenzione dei rischi professionali.

    In particolare l’art. 6, nel definire i compiti della Commissione permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro (la stessa che si occuperà di elaborare le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio da stress lavoro-correlato ex art. 6, m-quater), attribuisce alla predetta Commissione il compito di “promuovere la considerazione della differenza di genere in relazione alla valutazione dei rischi e alla predisposizione delle misure di prevenzione” (art. 6, lett. l).Con riguardo allo specifico tema dello stress di genere la disposizione principale è quella dettata dall’art. 28 del d.lgs n° 81 del 9 aprile 2008 che ha previsto l’obbligo di valutare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori (v. anche art. 15 d.lgs. n° 81/08), “ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004, e a quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza…. nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’eta e alla provenienza da altri paesi….”.

    Il d.lgs. 106/09 ha come noto delegato alla Commissione di cui all’art. 6, sopra citata, l’emanazione di specifiche indicazioni per la valutazione dello stress lavoro-correlato, fissando quale termine ultimo per tale valutazione (anche in difetto di elaborazione di indicazioni da parte della Commissione), il 1° agosto 2010.l mobbing, è una delle cause principali delle patologie da stress lavoro correlato, patologie che non sembrano destinate a ridursi.
    Infatti proprio in questi ultimi anni sono in aumento molti dei fenomeni che nei luoghi di lavoro producono disagio lavorativo, stress psico-sociale e mobbing.Tra le altre cose – continua la relazione – il fenomeno è riscontrabile in più settori, ma “quello più colpito sembra essere proprio quello della pubblica amministrazione (70 per cento dei casi)”.
    Tale nuova normativa ha l’obiettivo “di accrescere la conoscenza del fenomeno delle molestie morali e psico-fisiche nell’ambiente di lavoro”, di “ridurne l’incidenza e la frequenza” promuovendo “iniziative di prevenzione e sostegno a favore delle lavoratrici e dei lavoratori che si ritengono colpiti da azioni e comportamenti discriminatori e vessatori protratti nel tempo anche alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale n. 22 del 27 gennaio 2006 relativa al rapporto Stato-Regioni in materia di vessazioni e abusi sul luogo di lavoro”.

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