Caserta. Autonomia differenziata, convegno al Belvedere di San Leucio

Autonomia differenziata, sabato 29 aprile, ore 10.30 convegno a Belvedere di San Leucio. On. Federico Conte (Cittadino Sudd): “No alle Regioni, puntare sui Comuni”. 

Autonomia differenziata, convegno al Belvedere di San Leucio

POLITICAdeMENTE

BELVEDERE DI SAN LEUCIO (Caserta) – “Contro l’autonomia differenziata per l’Italia mediterranea”. È il titolo di un incontro, organizzato dall’associazione Cittadino Sudd, che si terrà sabato 29 aprile, alle ore 10.30, presso il Belvedere di San Leucio, nella Sala dei Principini. A introdurre i lavori, Luca Romano, della direzione regionale del Pd; a moderare, il direttore del quotidiano Metropolis, Raffaele Schettino. Interverranno: gli ex deputati Felice Iossa, Camilla Sgambato, Federico Conte; l’ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliveiro, il consigliere comunale di Napoli Sergio D’Angelo e il presidente del Parco nazionale del Matese, Vincenzo Girfatti. Porterà il suo saluto istituzionale, il sindaco di Caserta, Carlo Marino.

«L’autonomia finanziaria proposta dal Governo – dice Federico Conte, presidente dell’associazione Cittadino Sudd – è, di fatto, una riforma delle Regioni in senso federale in uno Stato unitario qual è l’Italia. Si ispira – lo si dichiara esplicitamente nel documento all’esame della Cabina di regia presieduta da Meloni – al modello spagnolo che i giuristi hanno definito decentramento asimmetrico ovvero “a la carte” perché varia da regione a regione, a seconda della percentuale di tributi ceduti dallo Stato. Se realizzata, in Italia, avremmo tanti modelli regionali diversi, appunto come negli Stati federali.

Ma il regionalismo italiano è figlio di un compromesso realizzato dai Costituenti per ragioni politiche e non di sistema. Il decentramento, quello reale e attivo sul territorio, non può avvenire attraverso le Regioni che, peraltro, sono venute meno al loro ruolo.  La storia dell’autonomia in Italia è la storia dei comuni, il luogo della democrazia partecipata e diretta. E su di essa bisogna puntare, rilanciandola con una riforma fiscale che renda protagonista il “locale”, risponda ai bisogni reali dei cittadini ed elimini, ed elimini le differenze patologiche tra centro e periferia, tra Nord e Sud».

 

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