Sinistra Italiana Eboli: “Maggioranza ripiegata su equilibri interni, ricatti politici e regolamenti di conti”. Il Sindaco Conte “soffoca” la crisi e “revoca” le deleghe assessoriali, ma riassegna gli incarichi agli stessi, nelle more di un nuovo riassetto “numerico” e non politico.

POLITICAdeMENTE
EBOLI – «L’azzeramento della Giunta comunale da parte del Sindaco (o per meglio dire, la revoca di tutte le deleghe agli assessori) purtroppo conferma quello che denunciamo da mesi: a Eboli non c’è un’idea di governo, ma solo una maggioranza ripiegata su equilibri interni, ricatti politici e regolamenti di conti. – si legge in una nota di Sinistra Italiana Eboli – Mentre la città avrebbe bisogno di scelte importanti su bilancio, lavori pubblici, urbanistica, servizi, welfare, cultura e politiche giovanili, il Sindaco firma un provvedimento che congela tutto e sospende le decisioni, revocando le deleghe agli assessori e così il loro potere operativo di dare un indirizzo agli uffici comunali e risposte ai cittadini e alle cittadine, ma soprattutto certifica ufficialmente l’ennesima crisi politica della sua maggioranza.
Nel frattempo però nessuna assunzione di responsabilità, nessuna spiegazione alla città, nessuna indicazione su tempi e composizione di una nuova squadra di governo. – prosegue la nota – In questa situazione, Eboli resta bloccata senza una Giunta nel pieno delle sue funzioni, proprio quando occorrerebbe predisporre e approvare atti amministrativi fondamentali per la città e mentre si decidono passaggi cruciali per il futuro del territorio.
Per questo chiediamo al Sindaco di spiegare chiaramente e pubblicamente le ragioni politiche di questo azzeramento, i tempi di quest’ennesima crisi, come sarà (ri)composta eventualmente la nuova Giunta e quali indirizzi intende dare, assumendosi fino in fondo le proprie responsabilità davanti alla città, che non può più permettersi indugi e ritardi. – si aggiunge ancora nella nota – Se non è più in grado di garantire stabilità alla macchina amministrativa, allora valuti seriamente di rimettere il mandato e ridare la parola alle cittadine e ai cittadini di Eboli.
Come Sinistra Italiana Eboli – si conclude la nota con un auspicio di Sinistra Italiana Eboli – continueremo a monitorare questo stato di paralisi amministrativa, ma soprattutto a lavorare in città per costruire un’alternativa credibile da proporre alle cittadine e ai cittadini di Eboli, capace di rimettere al centro gli interessi della comunità e non gli equilibri di palazzo».
Purtroppo non è la prima e non sarà l’ultima crisi politica che attraversa questa maggioranza senza che si abbia l’accortezza istituzionale di coinvolgere il Consiglio comunale. Sempre purtroppo, questo è quello che accade quando il collante è la costruzione tecnica di una cordata e non di un’alleanza politica, laddove i vari gruppi si richiamano a “sentimenti” civici e compongono le Liste civiche, vieppiú inaggiano candidati alla rinfusa tanto da sconfinare dal civismo al qualunquismo e poi all’avventurismo. Purtroppo ancora, questo è stato possibile anche perché è stato “concesso” dal primo momento di avanzare richieste che andassero secondo le circostanze del momento e non in linea con i “propositi”, concedendo il beneficio dell’inventario, di cui al programma proposto, sconfinando in un arrembaggio, fatto di richieste, di concessioni e di “ricatti” nemmeno tanto velati, dal momento in cui da parte di un componente della maggioranza si rimproverava un consigliere comunale che non aveva votato favorevolmente, pur essendo stato accontentato con un cospicuo “contributo” concesso alla sua Associazione.
Sempre e ancora, purtroppo, chi immagina che l’amministrazione naufraghi e si va anticipatamente al voto sì sbaglia di grosso, e lo abbiamo visto in questi 3 anni e mezzo e più, anche perché, sebbene i vari gruppi e gruppetti siano agguerriti, si sono abituati al piccolo cabotaggio, non hanno la cazzimma, come invece ce l’aveva Luca Sgroia, all’epoca del secondo mandato dell’Amministrazione Melchionda, allorquando da Presidente del Consiglio Comunale, sfruttando la “rabbia” del momento di tutti i dissidenti, cacciò dal Cappello un bel Notaio e fece sottoscrivere a tutti la sfiducia, cappottando, ad un anno dalla scadenza, il Sindaco Martino Melchionda, e andando alle elezioni anticipate.
Pertanto, indipendentemente dai propositi dei dissidenti e da quelli del Sindaco e dei suoi più fidati, la Città è esclusa da qualsivoglia dibattito politico che riguardi le ragioni di una crisi persistente, pur conoscendo di volta in volta le motivazioni, a volte anche giuste, nel momento in cui si chiede più coinvolgimento, dando spazio a dubbi e perplessità, ma anche a sospetti, che poi spesso vengono anche travisati, soprattutto perché si avverte che i dissidenti non siano abbastanza strutturati per intavolare una critica organica, misurata, credibile, fatto sta che queste prese di posizioni però, producono ritardi e lo abbiamo visto ogni volta con i Consiglieri comunali che non si tengono e sempre nei momenti più importanti, quando si deve approvare i bilanci come nel caso del Consuntivo, e si spera non accada per il Bilancio di previsione.
In tutto questo ci aspettiamo che il Sindaco Conte in tutti i suoi sforzi riesca a convincerci che la crisi non è una crisi ma una normale dialettica politica, e che non sia subita ma “guidata” in un normale percorso di verifiche e magari sarà risolta con una semplice pratica di alternanza, e soprattutto che sarà tutto normale se risponderà alla logica dei numeri del momento, e così ci sarà un equilibrio a peso: 3 consiglieri corrispondono a 2 Assessori, 2 consiglieri, 1 assessore, 1 consigliere una “minchia” e con buona pace di tutti si andrà avanti. E noi tutti? faremo finta di crederci e nel frattempo la Città finisce di morire. ,
Eboli, 18 dicembre 2025






