Polla. Medico aggredito al Pronto Soccorso. La Cisl-Fp condanna e chiede tutele

Aggressione a un Medico del Pronto Soccorso dell’ospedale di Polla. La CISL-FP Salerno condanna la violenza e chiede tutele Immediate per tutti gli operatori del Settore.

Vincenzina Cirigliano-Cervone Antonio-Procaccio Giuseppe-Climaco Gianfranco

POLITICAdeMENTE

Polla / SALERNO – La grave aggressione subita nella mattinata odierna da un medico in servizio presso il Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Polla riporta drammaticamente al centro dell’attenzione il tema della sicurezza del personale sanitario. Un episodio che la CISL FP Salerno condanna con fermezza, definendolo l’ennesima manifestazione di una deriva inaccettabile che colpisce chi ogni giorno garantisce il diritto alla salute dei cittadini. Non si tratta, purtroppo, di un fatto isolato.

Negli ultimi mesi, infatti, si sono susseguiti numerosi episodi di violenza all’interno delle strutture sanitarie, in particolare nei servizi di emergenza-urgenza, dove le condizioni di lavoro sono sempre più difficili e la pressione sugli operatori ha raggiunto livelli critici. Una situazione che espone medici, infermieri e operatori sanitari a rischi costanti, spesso in assenza di adeguate misure di prevenzione e protezione.

«Siamo di fronte a una condizione non più sostenibile – afferma Vincenzina Cirigliano, segretario aziendale della CISL FP Salerno –. Il personale sanitario continua a svolgere il proprio lavoro con professionalità e senso del dovere, nonostante carenze di organico, turni gravosi e un sovraffollamento cronico dei Pronto Soccorso. È inaccettabile che a tutto questo si aggiunga anche il rischio di subire aggressioni fisiche». Alla violenza materiale si accompagna, inoltre, un clima di crescente delegittimazione del lavoro svolto dagli operatori sanitari. Dopo la diffusione della notizia dell’aggressione, infatti, su alcuni organi di stampa e sui social network sono apparsi commenti offensivi, accuse generalizzate e ricostruzioni prive di fondamento che finiscono per colpire indiscriminatamente chi lavora in corsia.

«Oltre al danno fisico e psicologico – sottolineano i delegati RSU Gianfranco Climaco, Antonio Cervone e Giuseppe Procaccioassistiamo a una vera e propria gogna mediatica che alimenta sfiducia e ostilità nei confronti del personale sanitario. Le inefficienze del sistema non possono essere scaricate su chi, con grandi sacrifici, è in prima linea ogni giorno». Le criticità del sistema sanitario pubblico, dai lunghi tempi di attesa alla carenza di personale, sono problemi strutturali ben noti e non possono essere attribuiti ai singoli professionisti, che continuano a garantire assistenza con responsabilità e spirito di servizio, spesso in condizioni operative estremamente complesse. «È necessario – evidenziano ancora i delegati RSU Gianfranco Climaco, Antonio Cervone e Giuseppe Procaccioche le istituzioni assumano una posizione chiara e concreta. La sicurezza nei luoghi di lavoro non è negoziabile: tutelare chi cura significa tutelare anche i cittadini». Per la CISL FP Salerno, ogni forma di violenza, fisica o verbale, rappresenta non solo un attacco al singolo lavoratore, ma un colpo al cuore dell’intero Servizio Sanitario Pubblico. Da qui la richiesta di interventi immediati e strutturali. «Chiediamo all’ASL di Salerno – concludono Cirigliano, Climaco, Cervone e Procacciodi dimostrare con i fatti la propria vicinanza al personale sanitario, valutando la costituzione di parte civile nei procedimenti penali, rafforzando le misure di sicurezza nei servizi di emergenza-urgenza e tutelando l’immagine e la dignità professionale degli operatori». La tutela del personale sanitario, sottolinea infine la CISL FP Salerno, è una condizione imprescindibile per garantire il diritto alla salute dei cittadini e assicurare il corretto funzionamento del Servizio Sanitario Pubblico.

Polla/Salerno, 27 dicembre 2025

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