Siena, Assotir protesta: No al pedaggio sulla Siena-Firenze

ASSOTIR: Contro il Pedaggio sull’Autopalio, anche noi scendiamo in campo, ma con i nostri Camion.

Alla manifestazione è presente anche l’On. Ceccuzzi del PD, particolarmente attivo contro l’introduzione del pedaggio sulla Siena-Firenze.

No al pedaggio

SIENA – Il 12 marzo, con inizio alle ore 9, avrà luogo, a Siena, la manifestazione dei trasportatori di Transfigoroute Italia Assotir che protestano per la decisione di assoggettare a pedaggio il transito sulla superstrada Autopolio tra Siena e Firenze.

I camion dei trasportatori senesi di T.I. ASSOTIR, guidati dal Presidente Provinciale Alfonso Cassani e dalla Presidente nazionale, Anna Vita Manigrasso, si dirigeranno in corteo dal Palazzo dello Sport della città del Palio verso la superstrada e, raggiunta Poggibonsi, invertiranno la marcia per ritrovarsi a Siena, dove, nel piazzale antistante il Palazzo dello Sport, incontreranno i rappresentanti delle istituzioni locali, guidati dal Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Siena, On. Simone Bezzini.

All’incontro parteciperà l’On. Francesco Ceccuzzi, parlamentare senese del PD impegnato nella battaglia per impedire che il Governo inserisca l’Autopalio tra le strade di grande comunicazione ed i raccordi autostradali da sottoporre a pedaggio.

Ma, a dimostrazione che la protesta dei trasportatori di T.I. ASSOTIR va ben al di là di uno specifico schieramento politico, all’incontro di sabato 12 marzo è anche prevista la partecipazione di Lorenzo Rosso, Consigliere Provinciale del PdL, che, con la sua presenza vuole marcare il proprio sostegno ad un’iniziativa che intende, prima di tutto, difendere le piccole e medie imprese di autotrasporto del territorio senese da un ulteriore aggravio di costi che rischia di metterle definitivamente fuori gioco.

Assotir Siena

Tanto Cassani che Anna Manigrasso insistono su questo punto: Non soltanto il territorio senese, ma anche l’alto grossetano e buona parte della Toscana interna, già abbondantemente periferici e tagliati fuori dalle grandi vie di comunicazione nazionale, rischiano di essere ulteriormente penalizzati da una scelta che, senza alcun adeguamento o messa in sicurezza della principale infrastruttura viaria che lo collega alle grandi direttrici nazionali, finirebbe per essere interpretata come un semplice espediente per fare cassa a danno di chi deve percorrere quotidianamente l’Autopalio e, in primo luogo, degli autotrasportatori.

Cassani calcola in oltre 3000 euro annui il maggior costo per ciascun camion che dovrebbe essere sopportato dalle imprese costrette a percorrere giornalmente la Superstrada, se il Governo confermasse la volontà di inserire l’Autopalio nel DPCM che sta per essere emanato in attuazione dell’articolo 15 del decreto legge n. 78 del 2010.

E tutto ciò in una fase nella quale l’autotrasporto nazionale già soffre abbondantemente per gli effetti della recessione e dell’esplosione del prezzo del carburante: una miscela che giustifica ampiamente la decisione di di chiamare alla protesta i trasportatori per una battaglia al servizio dell’intera economia senese e di tutti gli abitanti della Provincia.

Siena, 11 marzo

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