Mozione consiliare dei contiani sulla Multiservizi

EBOLI – Riceviamo solo adesso e seppure in ritardo, volentieri pubblichiamo, la mozione dei Consiglieri Comunali di riferimento all’Area Conte del Partito Democratico, Salvatore Marisei, Antonio Petrone, Armando Cicalese, Carmine Campagna, che hanno presentato al Sindaco di Eboli Martino Melchionda e al Presidente del Consiglio comunale Luca Sgroia, sulla Eboli Multiservizi.

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MULTISERVIZI: PAGANO I LAVORATORI ED I CITTADINI

Palasele

EBOLI – Abbiamo deciso di presentare questa Mozione al Consiglio Comunale per porre rimedio alla grave situazione di dissesto in cui versa la Multiservizi e chiarire le responsabilità di tutti in questa vicenda.

Il nuovo Piano Industriale della società, che ancora non si sa se sia quello ufficiale visto che non risulta al Protocollo del comune, è stato per noi un’amara conferma, perché si presta a coprire e a giustificare una gestione dissennata e le relative responsabilità ma, se letto attentamente, finisce con il provarle. La Multiservizi, è scritto nel Piano, è in grave crisi gestionale ed economica, con una perdita di bilancio nel 2010 pari a € 719.646 ed una significativa riduzione dei ricavi. Questo sul piano formale, ma in sostanza la perdita potrebbe essere ben più alta, per come è stata rappresentata e contenuta: nelle partite attive è stata incluso un ingente credito nei confronti del Comune, tutto da verificare, potenzialmente non riconoscibile dallo stesso Comune neanche come debito fuori bilancio.

Non sono bastati quindi gli oltre 3.749.704,00 euro che il Comune ha correttamente liquidato alla società dall’anno 2003 ad oggi per pareggiare i conti. Il buco nero del passato dovrebbe essere risanato – questa la proposta del Piano- licenziando 13 addetti (che dovevano essere ricollocati, anche al di fuori della società, a iniziativa del Sindaco a ciò impegnato con delibera del Consiglio comunale) e facendo carico al Comune del risanamento del bilancio 2010 e del 2011 ed alla società di un mutuo di un 1.500.000,00 di euro, ipotecando il parcheggio “multipiano” previo trasferimento dello stesso dal comune alla società: mettere cioè sulle spalle del cittadino e dei giovani il peso degli errori passati.

Di qui, poi, privatizzare la società in favore di un socio privato che si aggira come un’ombra con evidente interesse per la riscossione coattiva dei tributi che ammontano, esclusa la Tarsu, a circa 7milioni e 840mila euro all’anno, con un aggio per il servizio di riscossione del 30% (come ipotizzato dal Piano).

In pratica si prefigura una sorta di futuro potestà di Eboli con licenza di crassare i cittadini in proprio e per conto terzi mettendo le mani nelle loro tasche.

In due righe, la filosofia del piano potrebbe così sintetizzarsi: salviamo la nostra gestione, conserviamo il potere, teniamo in piedi la baracca, facciamo pagare tutto il conto al Comune, ai lavoratori ed ai cittadini.

Tutto questo milita contro gli interessi di Eboli e dei lavoratori e appare del tutto evidente che più si tira avanti più aumentano i danni e le responsabilità.

Ci opponiamo, e chiediamo all’intero Consiglio Comunale di farlo con noi.

I Consiglieri comunali

Salvatore Marisei
Carmine Campagna
Antonio Petrone
Armando Cicalese

EBOLI, 08 ottobre 2011

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Al Sindaco di Eboli
Al Presidente del Consiglio Comunale

Eboli, 08.10.2011

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MOZIONE CONSILIARE URGENTE AI SENSI DELL’ARTICOLO  25 DEL REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE AVENTE AD OGGETTO LA SOCIETA’ EBOLI MULTISERVIZI SPA

I Sottoscritti Consiglieri Comunali del gruppo del Pd propongono la seguente mozione.

IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO

I

Che la Eboli Multiservizi Spa è stata costituita come società a capitale misto, con una quota di partecipazione pari al 51% del Comune;

II

Che il Comune nel 2008 ha deliberato l’acquisto dell’intero pacchetto azionario, trasformandola in società a totale partecipazione pubblica; con ciò liberando il privato e caricandosi una gestione in passivo;

III

Che a più riprese e in tempi successivi sono stati affidati alla Eboli Multiservizi S.p.A. i seguenti principali servizi:

1. Gestione delle affissioni pubbliche; convenzione di affidamento stipulata in data 19 marzo 2004, con durata nove anni, con scadenza 19 marzo 2013;
2.
Gestione del servizio di parcheggio a pagamento; convenzione di affidamento stipulata in data 19 marzo 2004, con durata nove anni,con scadenza 19 marzo 2013;
3.
Gestione degli impianti sportivi e palestre comunali; convenzione di affidamento stipulata in data 19 marzo 2004, con durata nove anni, con scadenza 19 marzo 2013;
4.
Gestione manifestazione sportive, culturali e fieristiche; convenzione di affidamento stipulata in data 19 marzo 2004, con durata nove anni,con scadenza 19 marzo 2013;
5.
Gestione del servizio manutenzione immobili, strade, marciapiedi e verde pubblico, convenzione di affidamento stipulata in data 05 aprile 2005, durata tre anni, scadenza 05 aprile 2008 e successivamente prorogata fino al 30 settembre 2009.
6.
Nel 2009, a seguito modifica statutaria, è stato aggiunto nell’oggetto sociale il Servizio di portierato, con convenzione annuale e non rinnovata nel 2010.

IV

Che nel 2011, il C.C. con propria delibera n.11 del 28.03.2011 ha ipotizzato, previo accertamento delle condizioni e la certificazione del bilancio della Multiservizi Spa da una società di revisione, un ulteriore allargamento delle aree di competenza della società indicando i seguenti potenziali servizi, che nel Piano industriale vengono erroneamente considerati acquisiti, salvo a concludere per la esclusione della loro gran parte:

a. Affidamento di tutte le attività relative all’accertamento e riscossione dei tributi minori (pubblicità e diritti sulla pubblica affissione/COSAP);
b. Affidamento del servizio di riscossione coattiva di tutte le entrate comunali e di allargamento della base imponibile mediante il controllo articolato di tutto il territorio, con l’azione di accertamento dell’evasione;
c. Rilevazione ed accertamento dei cd. “immobili fantasma”;
d. Affidamento del servizio di notifica degli atti di accertamento delle entrate tributarie ed extra-tributarie (art. 1, comma 158 L. 296/06);
e. Servizio di supporto web avanzato all’ufficio tributi;
f. Servizio disinfezione e derattizzazione;
g. Servizi di mensa scolastica;
h. Servizio di sistemazione e gestione archivi storici comunali;
i. Servizio pulizia e gestione spiagge;
j. Servizio di supporto alla balneazione;
k. Produzione di energia alternativa, installazione e gestione su aree pubbliche di impianti di energia rinnovabile;
l. Servizio integrato di rifiuti e gestione impiantistica comunale legata al ciclo stesso;
m. Servizio di progettazione di ingegneria integrata

V

Che il conferimento di tutte queste funzioni a una società in stato fallimentare – dalla cui guida, preoccupati, si sono dimessi vari personaggi, a cominciare dal Sindaco e dall’avvocato E. Tortolani – certamente deliberato in perfetta buona fede (salvare il posto ai dipendenti, questa la motivazione principale) da parte dei Consiglieri comunali, prefigurava la creazione di un altro soggetto carico di competenze che avrebbe svuotato di ogni funzioni il Comune, sottraendolo al controllo democratico e consegnandolo “ad altri poteri gestionali” con il rischio di perpetuarne il sistema di potere e di mala gestione oltre il mandato elettorale (al Consiglio Comunale e alla stessa Giunta Municipale, tolte queste funzioni e considerati i poteri del Sindaco, resterebbe solo la gestione dell’anagrafe e del bilancio).

VI

Che la Multiservizi è in grave crisi gestionale ed economica, il cui effetto è rappresentato da una perdita pari a € 719.646, con una significativa riduzione dei ricavi (meno 833.999 Euro in valore; e -55% in percentuale) e in un contestuale, aumento dei costi di struttura rispetto ai proventi aziendali.

Questo sul piano formale, ma in sostanza la perdita potrebbe essere ben più alta, per come è stata rappresentata e contenuta: nelle partite attive è stata incluso un ingente credito nei confronti del Comune, tutto da verificare, per cui potrebbe anche conformarsi come un dato non esatto in quanto disconosciuto dallo stesso Comune ovvero dal suo socio unico e non riconoscibile come debito fuori bilancio dal Consiglio comunale; per non dire delle spese generali, di tipografia, di rappresentanza (pranzi etc.) e di circa 250mila euro di servizi generali che sono pari alla metà del costo di gestione del servizio dei parcheggi che costituisce l’asset principale dell’azienda.

VII

Che sono in corso, al di là della ricognizione di debiti fuori bilancio, non meglio precisate verifiche, attività ed incontri volti a verificare l’esatta consistenza del presunto credito vantato dalla società nei confronti del Comune. A tal proposito si precisa che il Comune ha correttamente liquidato alla società, dall’anno 2003 ad oggi, i seguenti pagamenti a fronte dei servizi riportati (arrotondati per difetto):

– Allestimento seggi elettorali: € 66.145,00
– Archivio fotografico “L. Gallotta”: € 112.593,00
– Gestione impianti sportivi: € 113.747,00
– Manutenzione: € 2.533.555,00
– Manutenzione verde: € 399.477,00
– Manutenzione cimitero: 146.215,00
– Utilizzo personale: € 277.069,00
– Servizio affissioni: 100.900,00

per un totale di € 3.749.704,00, per cui difficilmente si può credere che sia ancora in debito con la società considerata la minuziosità dell’elenco.

VIII

Che gli indicatori di redditività – si legge nel piano industriale – sono peggiorati nel 2010, unitamente a quelli relativi all’equilibrio finanziario e patrimoniale: la negatività del CCN, che tra l’altro peggiora nel 2010, ne è espressione immediata e conclusiva.

Naturalmente tale situazione si innesta su una situazione preesistente e già nel 2005 il margine di struttura era negativo così come il CCN.

IX

Che la situazione è ormai divenuta preoccupante, anche perché la società “non opera sul libero mercato” ma i suoi business dipendono sostanzialmente dalle commesse da parte del socio. Pertanto, per gli sviluppi futuri non sembra possibile prevedere considerevoli miglioramenti soprattutto alla luce della profonda crisi di risorse che investe gli Enti Locali.

X

Che la Multiservizi, per ragioni non comprensibili, sub affitta i compiti ricevuti in affidamento dal Comune e mette in cassa integrazione i suoi dipendenti.

La pratica del sub appalto dei servizi è pressoché generalizzata con distorsioni intollerabili, come è avvenuto per la Fiera Campionaria, gli spettacoli, la gestione dei parcometri e in particolare per i parcheggi estivi sulla litoranea di Campolongo, assegnati a una ditta che è stata invita a rinunziare ma non ha accettato.

XI

Che la Multiservizi Spa non ha ottemperato alla decisione del Consiglio Comunale di sottoporre il proprio bilancio alla procedura di certificazione da parte di una società di revisione, per verificare se vi sono le condizioni per la prosecuzione dell’attività e se vi sono state responsabilità nella gestione.

XII

Che sottraendosi a tale dovere con l’evidente scopo di non far risultare lo stato di dissesto dell’azienda, è stato messo in circolazione un piano industriale che non risulta al protocollo del Comune.

In ogni caso il supposto piano industriale è stato elaborato senza analizzare i bilanci degli ultimi cinque anni  e si presta a coprire e a giustificare una gestione dissennata e le relative responsabilità ma, se letto attentamente, finisce con provarle.

Infatti il bilancio della Multiservizi è un castello di sabbia che nell’ambito della Geotecnica potrebbe configurarsi come il punto limite di stabilità di un pendio, quello stato tensionale in cui il rapporto tra sollecitazioni e resistenze è 0,99 (in pratica con un soffio vien tutto giù). Una situazione che nel gergo popolare verrebbe descritta con la famosa frase “Tienm ca t teng“.

Riportata al nostro caso quella frase significa salviamo la nostra gestione, conserviamo il potere, teniamo in piedi la baracca, facciamo pagare tutto il conto al Comune ed ai cittadini.

Tutto questo milita contro gli interessi di Eboli e dei lavoratori –  il piano prevede il licenziamento di circa 13 unità – e appare del tutto evidente che più si tira avanti più aumentano i danni e le responsabilità. Rispetto alla situazione drammatica dei lavoratori, è da ricordare che la società Multiservizi è in mora per il versamento dei loro contributi.

XIII

Che il buco nero del passato dovrebbe essere risanato – questa la proposta del Piano- facendo carico al Comune del risanamento del bilancio 2010 e del 2011 ed alla società di un mutuo di un milionecinquecentomila euro, ipotecando il parcheggio “multipiano” previo trasferimento dello stesso: mettere cioè sulle spalle del cittadino e dei giovani il peso degli errori passati e un’evidente speculazione per il futuro in favore di un socio privato che si aggira come un’ombra con evidente interesse per la riscossione coattiva dei tributi che ammontano, esclusa la Tarsu, a circa 7milioni e 840mila euro all’anno, con un aggio per il servizio di riscossione del 30% (come ipotizzato dal Piano).

In pratica si prefigura, vista la massa di funzioni, una sorta di futuro potestà di Eboli con licenza di crassare i cittadini in proprio e per conto terzi.

CONSIDERATO

che il piano industriale è inaccettabile perché, oltre ad essere irreale e inadeguato e scaricare sulle future generazioni il peso del debito della società, prevede il licenziamento di circa 13 unità lavorative, che avrebbero dovuto essere ricollocati, anche al di fuori della società, a iniziativa del Sindaco a ciò impegnato con delibera del Consiglio comunale;

VISTO il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale

D E L I B E R A

1) di impegnare il Sindaco a procedere alla revoca del Presidente e dei componenti del Consiglio di amministrazione della Multiservizi Spa;
2) di incaricare il Presidente Consiglio Comunale perché assuma tutte le iniziative del caso ed in particolare verifichi lo stato della gestione, le fatture degli ultimi cinque anni, chi sono i fornitori, a quanto ammontano i debiti reali, se il bilancio corrisponde ai dati documentali e di fatto riferisca al Consiglio Comunale entro venti giorni per metterlo in condizione di decidere definitivamente.

I Consiglieri Comunali

Salvatore Marisei
Armando Cicalese
Antonio Petrone
Carmine Campagna

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Eboli, 15 ottobre 2011

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