L’Architetto Di Cunzolo denuncia irregolarità ai lavori dello Svincolo Autostradale

Lavori di realizzazione dello svincolo autostradale e delle opere ad esso connesse: Di Cunzolo in un esposto ne denuncia le irregolarità.

Per Di Cunzolo le opere, ricadenti nell’area di cantiere e in quella di occupazione, sono di pregiudizio al decoro e alla salubrità dei luoghi urbani e residenziali.

Brunello-Di-Cunzolo

BATTIPAGLIA – Riceviamo e pubblichiamo l’Esposto a firma dell’Architetto Bruno Di Cunzolo, in merito ai lavori di realizzazione dello Svincolo autostradale e delle opere ivi connesse, inviato: Al Responsabile dell’Ufficio abusi del Comune di Battipaglia; al Responsabile dell’Uffico Ambiente del Comune di Battipaglia; AI Dirigente del Settore Governo del Territorio del Comune di Battipaglia; Al Comandante del Corpo di Polizia Locale del Comune di Battipaglia; Al Sindaco del Comune di Battipaglia; e p.c. AI delegato ai Lavori Pubblici Comune di Battipaglia.

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Il sottoscritto Arch. Bruno Dì Cunzolo, con studio in Battipaglia alla via Trasimeno 27, ivi domiciliato, espone quanto segue:

da circa due anni sono in corso i lavori di costruzione dei raccordo autostradale e proprio sui tratto difronte allo studio professionale in via Trasimeno, continuano i disagi a causa di strane e abusive attività de||’impresa esecutrice, inerenti la sistemazione del tratto urbano prospiciente. Più volte sono stati avvertiti sia gli uffici comunali competenti, sia E responsabili del cantiere e della Direzione dei Lavori, circa la sistemazione di detto tratto.

Più volte anche Vufficìo comunale viabilità, rappresentato Giovanni Argento, è stato rassicurato dai responsabili dell’ímpresa Circa l’intenzione di conformare le opere alla progettazione approvata e depositata al Comune, ma dobbiamo constatare che per l’ennesima volta l’impresa procede, al contrario, a realizzare corposi movimenti di terra al solo fine di mascherare evidenti variazioni non autorizzate e non conformi, in ordine sia alle scarpate, sia all’interramento di un tratto di canaletta realizzato mediante l’innalzamento della quota del piano di campagna e contrariamente alle previsioni progettuali.

Con ciò risultano realizzate opere ulteriormente pregiudizievoli al decoro e alla salubrità dei luoghi urbani e residenziali, quali un pozzetto di raccordo delle canalette del Consorzio in Destra Sele, ricadenti nell’area di cantiere e nell’area di occupazione come decretata.

Manca il fosso di guardia ai piedi della scarpata, la quale risulta configurata con un maggiore ingombro, al solo fine di non rimuovere le opere di canalizzazione precedentemente realizzate in difformità, poste a quota superiore.

Ciò nonostante proseguono i lavori di recinzione delle aree, recinzioni non compatibili né con la corretta realizzazione delle opere, né con la manifestata intenzione delI’impresa di voler conformare al progetto quanto finora realizzato in difformità.

Si espone inoltre che la canaletta (che Vimpresa non ha nessuna voglia di rimuovere) è realizzata in fibrocemento, potenzialmente contenente amianto, che unitamente ai pozzetto che emerge dalla quota di campagna per oltre un metro, impedisce ia realizzazione del dovuto marciapiede, opera che invece non è mancata nei tratti non urbani e che a maggior ragione, sarebbe indispensabile nel tratto interno all’abitato.

Inoltre, l’innesto con via Garda del tratto stradale clelia bretella di raccordo presenta una strana geometria che impedisce la svolta e costituisce insidia alia circolazione, quando sarebbe ovvio ed opportuno un semplice raccordo curvilineo. anche da sottolineare che i muri di recinzione e di contenimento di nuova realizzazione che affiancano il tratto stradale appaiono non conformarsi alle geometrie che l’ufficio comunale competente ha ritenuto di imporre per il tratto di via Moncharmont, di cui ho diretta conoscenza, per essere Direttore dei Lavori di nomina privata a fronte della convenzione urbanistica inerente la riqualificazione di quell’area.

In più, ancora oggi, noi dobbiamo soffrire forti disagi per le condizioni disastrate del manto stradale di via Trasimeno e via Garda, più volte causa di danneggiamento di pneumatici e cerchioni, delle polveri, della marginalità che l’area Urbana mantiene nella sua connotazione, fatto insopportabile e inaccettabile.

Si invitano pertanto le S.V., per quanto di rispettiva competenza, a verificare la conformità delle opere in corso di realizzazione ed eventualmente azionare ogni attività tesa alla repressione degli abusi edilizi in corso e ad informarme il sottoscritto, che per quanto detto in premessa ha un interesse diretto e specifico alla corretta e civile realizzazione delle opere.

Battipaglia, 26 maggio 2012

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