Sala Operatoria: la FISI si schiera con Calabrese

Sindacati contro. La FISI boccia la Cisl e sulla Sala Operatoria, si schiera con Calabrese.

Scontro tra sindacati dopo che la CISL ha contestato il Direttore Sanitario. Scotillo FISI: «travalicato il ruolo».

ospedale-Battipaglia-ingresso

di Oreste Vassalluzzo
Caposervizio ROMA (Cronaca Salerno)

BATTIPAGLIA – È tutto già previsto dal direttore sanitario dell’Ospedale Santa Maria della Speranza Rocco Calabrese. Il primo ottobre prossimo aprirà la sala parto del terzo piano della struttura sanitaria battipagliese. Il direttore sanitario l’ha previsto per gravi e sussistenti problematiche riguardanti la sicurezza degli utenti e nella fattispecie della donna. Un provvedimento a zero spese mettendo in sicurezza il percorso del parto e della puerpera ottimizzando il personale esistente. Ma contro questo provvedimento si è schierata la Cisl.

Ora scende in campo la Federazione Italiana Sindacati Intercategoriali (FISI) che difende il provvedimento del direttore sanitario Rocco Calabrese. «Nonostante le motivazioni serie addotte dal Direttore sanitario all’atto di riapertura delle sale operatorie, la Organizzazione Sindacale Cisl si è detta nei fatti contraria alla riapertura adducendo motivazioni di eventuali risparmi» – dice Rolando Scotillo -.

Scotillo-Rolando

La Rsu Cisl qualche giorno fa aveva portato all’attenzione dell’opinione pubblica il provvedimento emesso dal direttore sanitario dell’ospedale di Battipaglia senza prima sentire le parti sociali. Ora si scatena un vero e proprio scontro tra sindacati rispetto alla riapertura, già più volte richiesta, della sala operatoria al terzo piano del Santa Maria della Speranza. Il problema riguarda l’utilizzo delle risorse umane.

Per aprire la sala operatoria al terzo piano del Santa Maria della Speranza, sono stati spostati infermieri dai turni di notte. Un infermiere per turno, sui quattro attualmente in servizio notturno, sarà di fatto spostato alla gestione della sala operatoria nelle ore diurne. Ottenendo per il presidio ospedaliero un risparmio e una ottimizzazione delle risorse umane. Ma di contro facendo perdere a diversi infermieri la possibilità di ottenere più soldi in busta paga per il turno di notte.

Antonacchio Pietro

Tutto ciò considerando la mancata gestione del provvedimento con un preventivo accordo sindacale. «Troppe volte la sicurezza del paziente e dei lavoratori viene messa in disparte perché, con scuse che non reggono o sono strumentali a strategie che non hanno nulla a che fare con la conduzione seria e nell’interesse generale delle strutture sanitarie continua il segretario generale della Fisi Rolando Scotillo – , qualcuno o qualcosa tenta solo di delegittimare le persone e imporre propri punti di vista che travalicano il proprio ruolo assegnato.  Infatti, ripristinare la legalità nelle erogazioni delle prestazioni sanitarie non incide – se non in maniera positiva – sui diritti di alcuno ed ancora meno incide su presunti diritti sindacali allorquando essa avvenga per sopraggiunti motivi di sicurezza. Non si capisce poi, l’attacco della stessa sigla sindacale (il riferimento è alla Cisl ndr) ad una semplice richiesta di prestazioni aggiuntive per il personale di comparto effettuata dal direttore sanitario Rocco Calabrese».

Rocco Calabrese-direttore sanitario

Con il suo segretario generale si schiera anche il rappresentante della Rsu aziendale Fisi Carmine Fabiano. «Non si capisce perché non debba essere riconosciuto il diritto del personale di comparto ad effettuare prestazioni aggiuntive – dice -, si vogliono trovare scuse sull’utilizzo improprio dell’istituto contrattuale per il personale di comparto nel mentre si chiudono gli occhi, il naso e si turano le orecchie sul personale medico che ha fatto finora scempio di fondi. E poi, sulla riattivazione delle sale operatorie tutti erano a conoscenza ed erano stati informati, anche i delegati della CISL».

La FISI ha chiesto che vengano messe in atto ad horas tutte le procedure e tutti i percorsi necessari per garantire lo svolgimento delle attività in modo sicuro. La stessa Fisi ha preavvisato che qualsiasi atto, lettera o differimento di date a questo processo produrrà come unico risultato la denuncia del sindacato ai competenti organi della magistratura per verificare la sussistenza dei requisiti strutturali e le omissioni, se e quando esistenti .

Battipaglia, 26 settembre 2012

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