E Lenza (PDL) pensando al “tavolo tecnico” ricorre a Catone

“Rem tene, verba sequentur” che tradotto significa: “conosci, le parole seguiranno”, cioè per Lenza non ci si può aspettare nulla se non quello che ti aspetti da chi conosci.

“Da oppositore ribadisco la totale inutilità di un tavolo tecnico che di tecnico non ha nulla e duplicare funzioni e prerogative proprie delle commissioni consiliari, svuotandole dal loro intrinseco significato. Chiedo che venga convocata ad horas una Commissione bilancio”.

Lazzaro Lenza PdL

EBOLI – A tenere banco è ancora la questione relativa al Bilancio di previsione 2012, approvato dalla Maggioranza, a seguito del quale poi sempre in Consiglio Comunale vi fu una proposta da parte dei Consiglieri Gerardo Rosania di SEL e Fausto Vecchio del PdL, di istituire un “Tavolo tecnico” che dovrebbe trovare soluzioni tecniche al pericolo che incombe sul Comune di Eboli di Dissesto Finanziario.

Non si comprende bene l’utilità di questo “Tavolo” e proprio per questo il Consigliere Comunale del PDL Lazzaro Lenza, commentando i ritardi Istituzionali e al contrario le risoluzioni “tecniche”, che nulla di tecnico hanno, se non la presenza del Segretario Generale e del ragioniere del Comune, ricorre a Catone il Censore  e ad una frase: “Rem tene, verba sequentur“, la cui traduzione letterale è, “conosci, le parole seguiranno“, per significare che non si può aspettare nulla se non quello che ti aspetti da chi conosci, ed evidentemente Lenza, e non è il solo, non si aspettava altro.

E se Catone esercitò il suo ruolo di censore combattendo i costumi, il lusso, il divertimento, l’immoralità, la perdita di identità, Lenza se la prende con l’Amministrazione e le sue promanazioni all’interno delle Commissioni, ritenendo tra l’altro, di essere esautorato come Consigliere Comunale nel momento in cui non può dare il suo contributo perché gli è impedito, affidando ad una nota politica le sue riflessioni:

“E’ trascorso oramai un mese dall’ultimo Consiglio comunale nel corso del quale furono consegnate due allarmanti relazioni tecniche, una del Segretario generale e l’altra del responsabile del settore ragioneria che mettevano a nudo una questione delicatissima e comunicavano il rischio reale di un possibile Dissesto finanziario. – Scrive Lazzaro Lenza -.

Queste Relazioni, – continua Lenza – per stessa ammissione dei relatori, risultavano in alcuni casi insufficienti a chiarire completamente lo scenario economico-finanziario e per questo motivo, in maniera quasi del tutta unanime, l’opposizione ha chiesto di saperne di più. Avevamo chiesto di convocare ad horas una commissione bilancio il cui ordine del giorno potesse contribuire a fornire tutte le informazioni ai consiglieri comunali e metterli in grado di farsi parte diligente in una questione, la cui responsabilità non è ascrivibile solo ai consiglieri di maggioranza, ma coinvolge tutto il consiglio comunale. Ma di questa convocazione neppure l’ombra.

In un primo momento, – aggiunge –  c’era stato detto che il presidente Pietro Mazzini si stava godendo la sua meritata settimana di ferie, e allora consapevoli dell’importanza del ristoro mentale, abbiamo atteso speranzosi il suo ritorno a “mente fresca”. Ma dopo più di 15 giorni dalla vacanza, il presidente Mazzini non ha dato alcun segno della sua presenza e ad oggi mi consta che la commissione non sia stata ancora convocata.

A dire la verità – prosegue –  la convocazione delle commissioni consiliari è diventata cosa rara nel nostro ente, in cui si è abituati ad ignorare l’importanza del lavoro preparatorio delle commissioni consiliari mentre si preferiscono i tavoli tecnici.

Il tavolo tecnico, precisa Lazzaro Lenza, e pur senza nominarlo si riferisce al suo collega e Capo-gruppo Fausto Vecchio, che a quel “tavolo” si è seduto, sottolineando che non ha nessuna delega dal gruppo stesso – al quale ha partecipato a nostra insaputa anche il capogruppo del PdL, si è però trasformato in un tavolo politico ristretto a pochi intimi, alcuni dei quali rappresentativi solo di se stessi e, pertanto, senza mandato politico reale, quindi un tavolo tecnico senza tecnici, fatto da consiglieri senza mandato politico: un’aberrazione genetica che non riconosco.

Quello che accade nel nostro ente – cerca di dare una spiegazione a quando di assurdo accade –  è di una gravità enorme perché i consiglieri comunali di opposizione vengono tenuti all’oscuro delle reali condizioni finanziarie dell’ente e, pertanto, non vengono messi in grado di svolgere appieno la loro funzione di controllo. A loro si nega infatti, la possibilità di conoscere tutti i dettagli di una vicenda ritenuta grave da due dei più autorevoli figure di garanzia dell’ente (il segretario e il responsabile dell’ufficio ragioneria) e quindi di poter mettere in atto eventuali procedure proprie del ruolo e della funzione che essi rivestono.

In qualità di consigliere comunale di opposizione conclude nella sua nota politica Lazzaro Lenzaribadisco la totale inutilità di un tavolo tecnico che di tecnico non ha nulla e che rischia di duplicare funzioni e prerogative proprie delle commissioni consiliari, svuotandole dal loro intrinseco significato e chiedo che venga convocata ad horas una commissione bilancio per essere messo in grado di svolgere al meglio il mio ruolo di consigliere comunale di opposizione.

Eboli, 25 settembre 2012

3 commenti su “E Lenza (PDL) pensando al “tavolo tecnico” ricorre a Catone”

  1. GIACOMO CHE SCRIVE E’ GAETANO, BERARDO, GIUSY, SANDRO, ALESSANDRO, GIACOMO ECC. ECC., AUTORE DI POST OFFENSIVI E DENIGRATORI E PER NULLA ATTINENTI GLI ARGOMENTI TRATTATI.
    CAMBIA NICK NAME SOLO PER CREARE UN CONSENSO CHE GIRA SOLO SU SE STESSO AGGREDENDO ED INVEENDO OLTRE CHE OFFENDENDO CHI INVECE ESPRIME SOLO OPINIONI DIVERSE.
    UNA PERSONA CHE SI E’ SENTITA GRAVEMENTE OFFESA DA ALCUNE AFFERMAZIONI HA ESPOSTO QUERELA E I POST SARANNO OGGETTO DI INTERESSE DELLA POLIZIA POSTALE.
    SONO VERAMENTE INDIGNATO CHE SI POSSA ARRIVARE A TANTO, E SE SUCCEDE EVIDENTEMENTE NASCONDE ALTRO A NOI DEL TUTTO SCONOSCIUTO, MA CHE METTE IN EVIDENZA SOLO UN GIOCO SPORCO E NIENTE ALTRO
    …………………………. … ………………………..
    dopo Cariello, con i comunicati di Polito e Lenza si è sancito l’isolamento di Vecchio ed emerge il suo limite di uomo politico,dopo anni a sinistra si sposta a destra senza mai diventare un riferimento se non di se stesso, elogia Rosania, si accoda a Melchionda cosa mai ci potevamo aspettare?
    cmq Lenza ha ragione il tavolo tecnico è inutile, se potete mandatelo a casa quanto prima.
    l’unico che nella Pdl fà un seria opposizione è Lenza, continua cosi stai facendo un buon lavoro.

    Rispondi
  2. E bravo Lenza! Riesce anche a citare correttamente in latino una famosa frase di Catone il censore che, ahimè,subì un processo per usura. La storia ci insegna che non basta essere solo censori degli altri.
    Un un pò di autocritica non ha fatto mai male a nessuno.
    Ma chi le impedisce egregio consigliere comunale di svolgere correttamente il proprio mestiere? Penso che lei,ben informato sulla storia antica,abbia studiato bene anche il ruolo,i compiti e i diritti spettanti ad un consigliere comunale d’opposizione!
    L’accesso agli atti amministrativi è una delle prerogative fondamentali e spetta solo a lei esercitarla nella piena legalità! Se ciò le viene impedito,perchè non si rivolge al giudice ordinario?
    Perchè non costringe il segretario comunale e il responsabile dell’ufficio ragioneria ad esibire gli atti in loro possesso?
    Non basta solo lamentarsi di inutili ed ambigui tavoli tecnici; non basta solo invocare riunioni di commissioni consiliari;non basta solo citare frasi latine di cui solo pochi eruditi ne capiscono il significato.
    L’OPPOSIZIONE E’ BEN ALTRA COSA! E’ COSA SERIA E RESPONSABILE. E’ IMPEGNO GIORNALIERO E CONTINUO.
    E’ STUDIO MINUZIOSO DELLE “CARTE”.
    Solo così si può mettere in difficoltà l’avversario. Altrimenti si parla solo di aria fritta.

    Rispondi

Lascia un commento