Novità al Sisaf di Salerno: Tracciato il primo Bilancio

Primo bilancio e novità al Sisaf di Salerno: I dati dei primi mesi di attività.

Si sono rivolti al Centro 590 cittadini ; 10 Associazioni hanno siglato un protocollo di intesa per gli sportelli di ascolto; 109 donne si sono rivolte allo sportello contro la violenza e lo stalking; 37 medici specialisti “solidali” che erogano prestazione con onorari minimi; sono stati erogati, 18 voucher di cura per un importo pari ad € 2.969,00 a famiglie bisognose.

Sisaf-Salerno-conferenza stampa

SALERNO – Si è tenuta nella mattinata di ieri 8 ottobre, presso la sede del Sisaf in via La Carnale 6, una conferenza stampa per illustrare gli importanti riscontri che il servizio sta registrando sul piano nazionale come modello innovativo di welfare di comunità e per rendere noti anche i risultati ottenuti sul piano locale, provinciale e regionale.

Sono intervenuti l’Assessore comunale alle Politiche Sociali Nino Savastano, la responsabile del Sisaf Maria Patrizia Stasi e Maria Rosaria Garofalo, professore ordinario dell’Università degli Studi di Salerno – Facoltà di Scienze Politiche.

IL SISAF nasce a Salerno nel febbraio 2012 da un progetto di collaborazione fra il Consorzio La Rada e l’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Salerno e grazie al contributo della “Fondazione con il Sud”, coinvolgendo fin dalla sua progettazione diverse e variegate realtà del terzo settore tra cui ARCI Salerno, Associazione Indiani di Occidente, Cooperativa sociale Kalimera, Associazione Italiana di Socioterapia. Il Centro è un luogo aperto all’accoglienza, all’intercettazione e all’orientamento dei bisogni complessi delle famiglie, in un’ottica multidisciplinare e di normalità, e non solo a partire da condizioni di disagio conclamato, per un sostegno ed un accompagnamento personalizzato per la famiglia e per i suoi membri, nelle differenti fasi di transizione del ciclo di vita.

Savastano-De Luca

Si è così cercato di dare vita ad un modello di welfare di comunità innovativo e stimolante che ha il suo punto di forza nella facilità d’accesso intesa come possibilità di avere a disposizione un’offerta integrata di servizi sia per il sostegno alla persona e alla famiglia, sia di cura, in un luogo a cui ci si rivolge per bisogni anche differenti (sociali, sanitari, pedagogico-educativi). Offre quindi l’opportunità di fruire di prestazioni pedagogiche, psico-socio-sanitarie, di medicina specialistica a tariffe calmierate, fattore determinante per accogliere le necessità di famiglie in condizioni reddituali medie o medio-basse.

Come già accennato, punto di forza del progetto è certamente la commistione tra la dimensione sociale, sviluppata all’interno del Centro e quella sanitaria costituita da medici specialisti selezionati e coinvolti nel progetto. L’integrazione tra discipline e professionisti diventa così la leva per garantire interventi mirati, attraverso la predisposizione di piani personalizzati e individualizzati predisposti ad hoc, per fare in modo che quelle che alla nascita sono fragilità educative “occasionali” o “parziali” si trasformino in “assolute” e “sistemiche”.

I DATI

Fin da subito la modalità d’intervento ha suscitato l’interesse della comunità, come rivelano le cifre di seguito riportate: 590 cittadini si sono rivolti al Centro per problematiche diverse; 10 associazioni hanno siglato un protocollo di intesa e gestiscono all’interno del S.I.S.A.F. sportelli di ascolto e consulenza gratuita o corsi e percorsi in varie discipline; 109 donne si sono rivolte allo sportello contro la violenza e lo stalking; 37 medici specialisti “solidali” hanno sottoscritto un protocollo d’intesa impegnandosi ad erogare la propria prestazione con un onorario da 20€ ad un massimo di 45€. In più ad oggi sono stati erogati, per le famiglie in estrema difficoltà economica, 18 voucher di cura per un importo pari ad € 2.969,00.

LE NOVITÀ

Il modus operandi del Sisaf ha interessato anche altre realtà provinciali e regionali al punto da far registrare richieste da parte di organismi del terzo settore di replicare i Centri SISAF in altri cinque comuni della Regione al termine della fase di start-up del Centro di Salerno prevista per gennaio 2013.  Solofra, Castellammare, San Marco dei Cavoti, Caserta e Scafati.

Nell’ambito del 10° Workshop sull’Impresa Sociale, tenutosi a Riva del Garda il 13 e 14 settembre scorsi, a cura di Irisnetwork, il Sisaf è stato l’unica realtà del centro sud invitata a testimoniare la propria attività relativamente al settore di innovazione di servizi socio-sanitari. Proprio a Riva del Garda sono nate due proposte di grande interesse che coinvolgono due importanti personalità del settore. Si tratta del Professor Giorgio Fiorentini dell’Università Bocconi di Milano e del Dottor Fabio Lenzi di Iris s.a.s. cui, in seguito all’interesse dimostrato per il servizio, è stato chiesto di monitorare percorsi sulla formalizzazione scientifica dei modelli di governance e di gestione del servizio. Il Sisaf sarà inoltre presentato il prossimo 11 ottobre a Mantova, all’XI convention del Gruppo cooperativo CGM “Energie dai legami – economie cooperative” come servizio innovativo di buone prassi.

Il 15 e 16 ottobre, invece, il Sisaf tornerà a Riva del Garda per presenziare al secondo Congresso Internazionale sull’autismo, promosso da Erikson, nel corso del quale l’associazione Giovamente presenterà i risultati dello Sportello di Ascolto e Consulenza sull’autismo presente all’interno del Centro.

Ancora una volta il Comune di Salerno ed i servizi del Terzo Settore hanno intercettato ed anticipato i bisogni della comunità, divenendo modelli di innovazione ed interesse locale e nazionale.

“Il Comune di Salerno – ha dichiarato l’Assessore Nino Savastanoha accompagnato fin dal primo momento questo progetto, per l’importante ricaduta che sin dal primo momento ha avuto sul territorio. I dati oggi presentati ci danno ragione e danno ragione a chi ha sottoposto questo progetto all’Amministrazione Comunale e testimoniano l’utilità di un’iniziativa che offre ai cittadini un servizio diverso da quello svolto dai nostri segretariati sociali. Alcuni dati che emergono sono anche allarmanti. Mi riferisco in particolare a quello della violenza sulle donne: è importante che si riescano a recepire anche nuove istanze da parte dei cittadini”.

Salerno, 9 ottobre 2012

 

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