E a Eboli sono arrivate le Cicogne

Sono arrivate le Cicogne. I tre volatili erano fratelli di Cicogna bianca inanellati, provenienti dall’Ungheria diretti verso l’Africa.

Non è la prima volta che le Cicogne nel loro viaggio di migrazione scelgano di fare sosta nel territorio Si ricorderà quando il 14 aprile scorso, 120 cicogne bianche sostarono nella baia di Trentova regalandoci uno spettacolo straordinario.

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EBOLI – E a Eboli sono arrivate anche le Cicogne. Finalmente una bella notizia, dopo tutte quelle brutte che ci ricordano di arrivi di tanti ladruncoli stranieri che insieme ai ladruncoli nostrani, tormentano i sogni dei nostri conterranei sia nelle campagne che in città. L’arrivo delle Cicogne e degli uccelli migratori in generale diretti verso paesi più caldi, ci dice che non si tratta solo di una “sosta Tecnica” che i volatili farebbero per riposarsi ed affrontare poi il viaggio successivo, ci dice che nonostante tutti gli scempi a cui è sottoposto il nostro territorio, c’è ancora qualche isola felice, ma significa anche che non si deve demordere e semmai ingaggiare una battaglia contro gli “Avvoltoi” dell’ambiente e sollecitare le Istituzioni dormienti, ad una maggiore tutela dell’ambiente, semmai affidando al Corpo Forestale dello Stato una tutela reale del territorio, invece di terrorizzare gli imprenditori, come fino a questo momento è stato fatto, a giudicare dallo scorcio delle indagini in corso riguardo al Corpo Forestale coinvolto in un giro di tangenti, costringendoli, pare, a pagare mazzette per chiudere qualche occhio, anzichè puntare il cannocchiale e fare il proprio dovere.

Dopo la segnalazione da parte del Comandante dei Vigili Urbani del Comune di Eboli e del Vice Vincenzo Gallo e Mario Dura, la settimana scorsa Legambiente Eboli, con il “Gruppo altri animali” interno all’associazione, è stata impegnata in una iniziativa di salvaguardia e vigilanza di un gruppetto di cicogne che hanno scelto di fare sosta, nel loro viaggio di migrazione, nella piana del Sele e precisamente in località Ponte Barizzo di Eboli.

“E’ ormai noto – spiegano i responsabili di Legambiente Silarus di Eboli – che le Cicogne sostano sulla nostra penisola nel loro tragitto migratorio. Si ricorderà l’evento più spettacolare che si è verificato il 14 aprile scorso, quando 120 cicogne bianche sostarono nella baia di Trentova. Un fenomeno sempre in aumento soprattutto in questo periodo dell’anno nel quale questi uccelli si spostano verso paesi caldi come l’Africa.

L‘associazione ambientalista è riuscita ad individuare la provenienza di questi uccelli grazie all’aiuto di Pasquale Raia, responsabile “Aree Protette” di Legambiente Campania e veterinario di nota fama per la dedizione profusa in favore di tutti gli animali.

“E’ stato possibile individuare la loro cronostoria perché i volatili erano inanellati. Si trattava di tre fratelli di Cicogna bianca provenienti dall’Ungheria.

Il “Gruppo Altri Animali” ha monitorato le cicogne per tutto  il tempo della loro permanenza sul territorio ebolitano. “Per un’ intera settimana hanno fatto prove di volo con giochi di aperture alari spettacolari. Siamo riuscite a seguirli nei loro piccoli spostamenti – dichiara Caterina Manzione, responsabile locale del Gruppo Altri Animali – Dopo una settimana le cicogne sono ripartite e hanno ripreso la loro migrazione verso Sud.

Eboli, 24 ottobre 2012

3 commenti su “E a Eboli sono arrivate le Cicogne”

  1. Un segnale rassicurante,al di là del significato romantico,ha un risvolto ambientale molto incoraggiante.
    Tra le specie animali più conosciute dall’uomo, la cicogna bianca è da sempre al centro di miti e leggende, che la associano al tema della nascita, della vita, della pietà filiale e della fedeltà coniugale.
    Ad oggi rappresenta però una specie in pericolo in tutto il mondo: in Italia, si è estinta intorno al XVI secolo per cause non ancora del tutto chiare, legate probabilmente alle progressive trasformazioni ambientali e a un costante prelievo dei piccoli dai nidi da parte dell’uomo per alimentarsene.
    Dopo tre secoli, oggi la cicogna è tornata a nidificare in Mezzogiorno.

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  2. Finalmente una bella notizia solo che Ponte Barizzo appartiene a Capaccio. Giusto per confermare il trend negativo come per l’Ospedale di Eboli dove non arrivano quasi più a favore di altri nosocomi viciniori.
    A buon intenditori poche parole.

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