Dopo l’ntervento dei vertici nazionali dell’UDC il Governo ha eliminato dalla Legge di stabilità il provvedimento che reintroduceva la tassazione da bilancio per le società agricole.
Infante: Il mondo agricolo ha bisogno di altro, di leggi adeguate ad accompagnare i processi economici per tutelare questo settore già in forte difficoltà per competere sulla qualità del prodotto venduto e sui relativi prezzi di mercato.
EBOLI – “Dopo le numerose sollecitazioni dei tanti operatori del mondo agricolo salernitano – si legge in una nota del Segretario cittadino dell’UDC Pierino Infante a commento di un provvedimento a favore del comparto agricolo, sostenuto dai vertici nazionali UDC e recepito dal Primo Ministro Monti – contrari alla reintroduzione della tassazione da bilancio per le società agricole e grazie all’interessamento del Presidente Provinciale Dott. Vincenzo Inverso, che ha portato le istanze provenienti dal comparto primario della nostra provincia direttamente all’attenzione del Segretario Lorenzo Cesa e al Presidente Pierferdinando Casini, esprimiamo vivo apprezzamento sulla proposta dell’UDC fatta al Presidente del Consiglio Mario Monti e volta al mantenimento di tale agevolazione per l’agricoltura.
Ne condividiamo – prosegue Infante – la forma e la sostanza in quanto riteniamo che l’agricoltura vive un periodo di profonda crisi e va incentivata in tutte le sue forme giuridiche.
E’ questo un settore su cui a nostro avviso il governo deve investire anche in considerazione dell’incremento (+10,1%) degli occupati in agricoltura come risulta dagli ultimi rilevamenti pubblicati dal quotidiano “Il Sole 24 Ore”.
Dopo l’IMU – continua il Segretario cittadino dell’UDC ebolitano – il cui gettito è derivato in gran parte da una tassazione più elevata sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali, dopo l’aumento dell’accisa sui carburanti utilizzati dai florovivaisti, dopo i ritardi nell’erogazione dei fondi comunitari per il settore e dopo la profonda crisi di mercato che l’agricoltura italiana sta vivendo, riteniamo che il comparto primario abbia già dato.
Il mondo agricolo – conclude Pierino Infante – ha bisogno di altro in un economia capitalistica dove si vince la competizione se vengono dati alle aziende gli strumenti e le leggi adeguate ad accompagnare i processi economici bisogna tutelare questo settore già in forte difficoltà per evitare conseguenze negative sull’occupazione, sulla qualità del prodotto venduto e sui relativi prezzi di mercato.
Eboli, 24 ottobre 2012