Cinema Garofalo Centro Commerciale! E se lo acquisiamo al Patrimonio comunale?

Il CineTeatro Garofalo, simbolo della Battipaglia opulenta, sarà un Centro Commerciale. Appello a Barlotti di Vincenzo Inverso.

Per dicembre 2016 il Garofalo sarà un Centro Commerciale. E se fosse il Teatro Stabile Comunale e si acquisisse al Patrimonio cittadino? E se si costituisse anche una fondazione mista Comune-privati che istituisca una scuola permanente delle arti e della cultura?

Battipaglia-Teatro Garofalo
Battipaglia-Teatro Garofalo

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIAVincenzo Inverso, presidente della campagna d’ascolto denominata #perunnuovoinizio, interviene sulla vicenda della chiusura definitiva, e la futura trasformazione in centro commerciale, del cineteatro Garofalo di Battipaglia.

«Faccio un appello al dottor Gennaro Barlotti, uno dei proprietari della struttura, affinché tenga in vita la vera cultura della città e non ceda alla sola cultura del mercato. Il Garofalo è un luogo della memoria, un simbolo che non può essere improvvisamente cancellato. Anche in un contesto commerciale, tale simbolo deve restare. Sono certo che il dottor Barlotti saprà come fare».

cine-teatro-garofalo-oggi
cine-teatro-garofalo-oggi

Il Cinema Teatro Garofalo, fu aperto dopo la Guerra Mondiale nel lontano 1949, per poi chiudere nel 2009, dopo aver ospitato per 50 anni rappresentazioni teatrali, spettacoli, concerti, manifestazioni varie e rappresentazioni cinematografiche. Simbolo vero della Città di Battipaglia, anche per la sua collocazione e per quel che ha rappresentato il Garofalo è uno dei simboli della Città “vincente”, quella che di li a poco divenne ricca e prosperosa, fino a guadagnarsi il titolo di Città capofila della Piana del Sele, diventerà un Centro commerciale, seguendo la stessa sorte del Cinema Alambra in Via Italia, nel momento in cui la famiglia De Crescenzo decise di trasformarlo in locale che oggi ospita un supermercato piuttosto che registrare continui bilanci in rosso.

L’iter burocratico e per ottenere tutte le autorizzazioni è ormai ad un punto avanzato e probabilmente la struttura, debitamente trasformata, aprirà i battenti, già entro la fine dell’anno 2016. A confermarlo è stato lo stesso Gennaro Barlotti, che insieme al fratello Gabriele e ad altri suoi parenti sono proprietari del Cinema Teatro Garofalo.

Gennaro Barlotti
Gennaro Barlotti

Appresa dalla stampa la notizia, ovviamente vi è stato un turbinio di reazioni proveniente da tutti gli ambienti cittadini, non ultimo quello di Inverso. Il grido unanime è quello: Un simbolo della Città sacrificato al “DIO” Danaro; ignorando che fare i conti agli altri è facile e sebbene tutti vorrebbero che quel “Simbolo” stesse perennemente li, incuranti del fatto che magari costa passività e per questo magari possa anche rovinare al suolo, a ricordarsi poi di volta in volta che qualcuno può pensre di farne qualcosa di diverso.

La Città di Battipaglia ha avuto tante buone occasioni e tante magari le avrà anche perso, fatto sta che nel momento più fortunato e più ricco della sua giovane storia è stata molto superficiale rispetto alle sue tradizioni e rispetto ai suoi simboli giovani e meno giovani che siano, di valore assoluto o di valore simbolico, e sempre grazie alla sua classe politica dominante si è curata più che delle sue radici ancora tutte da impiantare e proteggere ai mattoni e al cemento, consegnandoci un agglomerato urbano indefinito che oggi, nonostante tutta la buona volontà, si fatica a ricostruirne le basi per trasformarla per modo da renderla fruibile a tutti, vivibile e accettabile.

VINCENZO INVERSO
VINCENZO INVERSO

Il Cinema Teatro Garofalo appunto è un simbolo di Battipaglia, ma i simboli o si curano e si ergono a monumenti perchè si consegnino alle future generazioni o purtroppo vengono assorbiti dalla quotidianità e dai nuovi simboli delle città, che oggi immeritatamente si ritrovano proprio nei centri Commerciali, antagonisti finti delle Piazze vere delle nostre Città.

Perché si eviti questo esistono solo una strada: quella dell’acquisizione al patrimonio comunale, per farlo diventare un “Teatro stabile cittadino“, magari costituendo anche una fondazione mista Comune-privati che istituisca una scuola permanente delle arti e della cultura. Per fare questo però ci vogliono i soldini e ce ne vogliono tanti, e in questo momento di soldi non ce ne sono, quando c’erano, sono stati sprecati in società come la STU, la Società di Trasformazione Urbana, senza ricavarne nulla e cosa assai più grave senza nulla progettare e pensare per il futuro.

E’ una strada percorribile? Se si, non indignamoci e spingiamo affinchè si possa realizzarla. E’ una strada impraticabile per mancanza di fondi? Allora indignamoci in silenzio e prendiamocela con tutti coloro i quali hanno fatto perdere le change a questa Città e che l’hanno ridotta in questi termini attenzionata per forti infiltrazioni camorristiche.

Battipaglia, 29 agosto 2015

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