Il Consorzio Destra Sele “blocca” le autorizzazioni degli Impianti Serricoli

I Democratici per Eboli con Infante denunciano il blocco delle autorizzazioni da parte del Consorzio Destra Sele degli Impianti serricoli.

Revoca del provvedimento e convocazione di un “Tavolo tecnico”. Per i “Democratici x Eboli”, si eviti di danneggiare irreversibilmente il comparto agricolo nelle sue principali eccellenze: IV gamma; orticoltura sotto serra.

Impianti serricoli-culture
Impianti serricoli-culture

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Con delibera presidenziale del 29 settembre 2015 – si legge in una nota politica del Capogruppo consiliare dei “Democratici per Eboli”, Pasquale Infante il Consorzio di Bonifica Destra Sele ha bloccato il rilascio delle autorizzazioni consortili per la realizzazione di impianti serricoli.

Un provvedimento – secondo il capogruppo dei “Democratici x Eboli” – che danneggia in maniera irreversibile il comparto agricolo nelle sue principali eccellenze come la IV gamma e l’orticoltura sotto serra.

A ridosso della riapertura dei bandi PSR 2014-2020 – fa rilevare Infante – una decisione assurda che taglia definitivamente le ali allo sviluppo agricolo dell’intera Piana del Sele.

Raccogliamo numerose sollecitazioni dagli agricoltori della zona – Infante si fa portavoce delle proteste legittime degli operatori agricoli – preoccupati, arrabbiati e amareggiati pronti a compiere gesti estremi se tale provvedimento non venisse revocato.

A tal proposito – Infante – chiede la convocazione di un tavolo tecnico urgente con la partecipazione di tutti gli operatori del settore, le associazioni di categoria, le OP e le istituzioni per chiedere l’immediata revoca di tale provvedimento in quanto immotivato e deleterio per lo sviluppo dell’agricoltura e per l’economia della Valle del Sele.

Sembra – conclude il Capogruppo dei “Democratici per Eboli” Pasquale Infante che il provvedimento scaturisca da una mancanza di programmazione  adeguata da parte dell’ente rispetto all’evoluzione agricola della Piana del Sele».

Il problema indubbiamente è di prim’ordine, perchè oltre a coinvolgere le imprese Agricole, coinvolge un territorio ad alta vocazione specialistica e rappresenta l’economia trainante che per la Piana del Sele il Primo settore rappresenta. Tuttavia insieme a tutti questi coinvolgimenti non è affatto da escludere, mettendoli al contrario al primo posto, la tutela dell’ambiente e la difesa del suolo, fortemente compromessi negli ultimi anni, a causa di politiche agricole deboli e prive di prospettive a lungo termine. Ma soprattutto per le carenze degli Enti preposti alla loro difesa che non hanno saputo arginare i rischi.

Così sistematicamente con l’arrivo delle piogge ricorrono minacciosi i pericoli di inondazioni che cancellano in un sol colpo gli sforzi economici dell’impresa agricola che ormai accetta come irreversibili il ripetersi di alluvioni e di smottamenti. Non meno preoccupazioni sorgono nel corso dei mesi estivi allorquando il nostro litorale marino è il terminale degli scoli di ogni refluo agricolo facendo divenire lo specchio d’acqua, una pattumiera verdastra frutto degli scoli dei canali di raccolta delle acque superficiali defluenti dalle irrigazioni dei campi.

Un “Tavolo Tecnico” di certo deve essere convocato ed immediatamente, intorno al quale devono sedersi le varie rappresentanze non escludendo quelle ambientalistiche, e il lavoro non deve solo essere rivolto alla concessione delle autorizzazioni degli Impianti Serricoli ricadenti nelle competenze di “salvaguardia” proprie del Consorzio di Bonifica in Destra Sele, ma deve definire con precisione sia le superfici di occupazione delle Serre, ma anche quelle delle superfici circostanti, evitando siano ricoperte da fmateriali impermeabili, evitando così che nel computo dei millimetri di pioggia che si prevedono precipitare, non diventino il doppio se non il triplo causando appunto dilavamento e conseguentemente pericoli di alluvioni.

Il “Tavolo Tecnico” dovrebbe diventare anche “Politico” per ripensare al ruolo e alle funzioni dei Consorzi di Bonifica, vere e proprie organizzazioni avulse ai processi politici ed economici, basterebbe per tutti il sistema che questi utilizzano “feudale” per la elezione delle loro rappresentanze, attribuendo ai singoli elettori non il peso individuale bensì quello per estensione di proprietà., come a dire ad un elettore che deve votare per il Parlamento che il suo voto vale per i soldi che ha.

Eboli, 16 ottobre 2015

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