Questione Sanità: Il Comitato per la Salute Pubblica contro i Sindaci

Eboli: Sulla questione della Sanità, dura presa di posizione del Comitato per la Salute Pubblica contro i Sindaci del comprensorio.

La rete civica di associazioni locali, denuncia l’assenza istituzionale e le conseguenze del nuovo Piano di Riordino Ospedaliero Regionale, di cui al decreto 33 dal commissario ad acta Joseph Polimeni. Scotillo e Adelizzi: “Tutti assenti i Sindaci, ma grande assente è soprattutto il Sindaco di Eboli.”

Cardiello-Cariello-Cuomo-Cammarano
Cardiello-Cariello-Cuomo-Cammarano

di Marco Naponiello
per  POLITICAdeMENTE  il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Ancora pessimi auspici si addensano all’orizzonte per la sanità pubblica del comprensorio del Sele: difatti nonostante diverse riunioni collettive, denuncie mediatiche e ricorsi alla giustizia amministrativa, i dettami inerenti il decreto regionale 33/2016, licenziato dal commissario ad acta Joseph Polimeni e riguardanti il riordino della sanità pubblica (il quale sembra avere effetti penalizzanti sulle comunità a sud di Salerno), essi inopinatamente rimangono intatti, senza tener in conto delle pressanti istanze popolari e che allo stato dell’arte quasi certamente resteranno vigenti a lungo.

Joseph Polimeni-Vincenzo De Luca
Joseph Polimeni-Vincenzo De Luca

E’ davvero passato poco tempo dall’incontro nell’aula consiliare promosso il 31 giugno u.s. dalle associazioni cittadine (presenti solo il sindaco Massimo Cariello ed il parlamentare PD Antonio Cuomo) e ancor meno (2 agosto) dalla conferenza stampa nella sede della FISI – sanità,voluta dal presidente nazionale del sindacato di categoria, Rolando Scotillo e da Rosa Adelizzi, coordinatrice del Comitato per la Salute Pubblica. Questi gli unici volenterosi presente i quali ad onor di cronaca furono accompagnati nel corso della riunione da Vincenzo Fornataro (Noi Tutti Liberi e Partecipi) Mario Nicotera (Forum della Gioventù) e Cosimo Altieri (Gioventù Ebolitana), oltre che da Giovanni Francione, in rappresentanza del comitato a difesa del presidio di Roccadaspide.

Rolando Scotillo
Rolando Scotillo

Ma per il resto  si registrava un totale quanto imbarazzante silenzio degli altri “attori protagonisti”, in specie da parte di coloro che ricoprono in loco degli incarichi istituzionali, tranne che per il commendevole interessamento costante (sottolineato nella nota di cui sotto) del senatore forzista Franco Cardiello e del consigliere regionale pentastellato Michele Cammarano.

Rosa Adelizzi
Rosa Adelizzi

Quello che lamentano i rappresentanti civici, in buona sostanza è facile intuirlo: ovvero che dopo le tante promesse bipartisan da parte del mondo politico “indigeno”, di fare le debite pressioni sul governatore campano PD Vincenzo De Luca, affinché modifichi i parametri del Piano di Riordino Ospedaliero (a maggior ragione che adesso il DG dell’ASL Salerno è l’ebolitano Antonio Giordano), al momento come si evince il tutto è rimasta lettera morta, parimenti le legittime speranze di un cambiamento di rotta dopo la reggenza di Stefano Caldoro, sono ridotte al lumicino.

Vincenzo Fornataro
Vincenzo Fornataro

«Sono 400 posti letto in meno negli ospedali della Valle del Sele e val Calore – scrive in una nota il comunicato del Comitato per la Salute Pubblicae la evidente marginalizzazione della sanità di questa area sacrificata sull’asse di interesse politico di Nocera, Salerno città, Vallo della Lucania e la chiusura di Ostetricia e Pediatria nel Presidio Ospedaliero di Eboli non hanno indotto il Comune di Eboli a ricorrere contro il Piano Ospedaliero Campano, pur essendo l’Ospedale di Eboli capofila rispetto a Oliveto Citra, Battipaglia e Roccadaspide. Solo il Sindaco di Roccadaspide ha ritenuto di ricorrere e tutelare la propria popolazione. Per tali motivi si è costituito in Eboli il “Comitato per la salute pubblica del cittadino della valle del Sele e del Calore” costituito dalle associazioni territoriali quali FISI, Gioventù Ebolitana, Noi tutti liberi e partecipi, Berlinguer Lab.

Altieri
Altieri-Frangione

L’obiettivo – Prosegue il comunicato del Comitato – è quello di tutelare la salute dei cittadini sancito dall’art. 32 della nostra Costituzione ed aderiscono varie associazioni indipendentemente dalla ideologia politica. Nonostante siano stati interpellati dal Comitato tutti i Sindaci dell’area interessata sull’argomento predisponendo finanche una riunione generale presso l’aula consiliare del Comune di Eboli, nulla è stato fatto dalla politica locale ed è emerso un disinteresse generalizzato eccetto per la presentazione da parte del Senatore Franco Cardiello di una interpellanza parlamentare e del Consigliere Regionale Michele Cammarano che ha prodotto una interpellanza regionale. In questo contesto, si ripete, di assenza dei soggetti abilitati a discutere con la Regione e con il Governo, il Comitato ha maturato la decisione di proporre un ricorso al TAR della regione Campania contro il novello piano Ospedaliero edizione Polimeni che penalizza fortemente il nostro territorio.

In attesa del pronunciamento del TAR – conclude la nota – ed in attesa che le istituzioni locali si accorgano dell’attacco che è stato sferrato alla sanità nella Piana del Sele, ed in attesa che si decidano a convocare quel Consiglio Comunale congiunto fra tutti interessati della Piana aperto anche alla partecipazione delle associazioni  che da tempo chiediamo, si invitano tutti i cittadini ad informarsi presso il nostro Comitato e presso le associazioni che lo compongono, ove anche il cittadino comune può associarsi e partecipare, nonché presso i propri referenti politici a cui potranno chiedere spiegazioni in merito».

Eboli, 5 settembre 2016.

8 commenti su “Questione Sanità: Il Comitato per la Salute Pubblica contro i Sindaci”

  1. OSPEDALE, ma per piacere il Sindaco ha ben altro a cui pensare. Il mese di settembre e’ ancora tutto pieno di sagre, cantanti, abbuffate, ecc. poi un paio di mesi di meritato riposo e … si riprende a Natale.

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  2. L’ospedale di Eboli è stato sotterrato all’epoca dell’assalto di Spinelli, Calabrese & Co. sotto la sapiente regia militare dell’allora Reggente Squillante, a sua volta imbeccato.
    Quando calarono i tizi innanzi nominati presso il nostro nosocomio la disfatta era già stata decisa e messa in opera da tempo, e i segnali c’erano stati. Essi erano solo i rifinitori e trovarono, salva qualche isolata e stoica resistenza, porte aperte, anzi spalancate.La prova provata risiede nel silenzio totale dei politici del tempo (documentata anche da questo sito) e dei futuri politici, oggi governanti. Senza dimenticare che una parte dell’ospedale ha gradito certe manovre, anche per vecchi dissidi e rancori interni. Oggi se ne riparla, perché forse l’argomento è strumento di mezzo a fine per altre cose. Ma la questione, secondo me, è chiusa da tempo e irretrattabile. E tutti quelli che oggi si agitano, singoli, associazioni, politici etc. all’epoca dei fatti risiedevano, come oggi, a Eboli. E la coscienza civica nonché l’attaccamento a certe istituzioni storiche non si risveglia con incarichi, elezioni, o associazioni. Solo oggi costoro hanno a cuore le sorti dell’ospedale! E prima, a quale sagra di baccalà e patate partecipavano tutti questi animi sensibili? Non parliamo poi dei sindacalisti politicanti.
    E allora, come diceva un grande Comico: ma mi facci il piacere!

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  3. Memento si semp chiu scem, ringrazia costoro che fanno nu poco e casino se no era gua chiuso l ospedale come ad Agropoli fa meno o filosofo e chiu fatti tifoso di cariello che non sei altro se no, come ti dissi l altra volta datti alle bocce , e goditi sti pochi anni che ti restano, e nun ti arrabbia e capit fa u brav ca c fac mal a cap un bacione ciao

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    • Caro risolutore sbagli persona! Non sono né un medico né un dipendente né un dirigente ospedaliero. Quanto a te, risolvi prima i tuoi problemi sia con l’italiano che con il dialetto perché anche per il vernacolo esiste un dizionario e a me pare che tu scrivi proprio come pensi! Se poi ritieni che scrivere pubblicamente su un Blog ti autorizzi a esprimerti come ti pare e piace…tanto vali.
      In ogni caso grazie per i complimenti.

  4. Caro mario prendo atto del tuo pensiero, tu si nu poc chiu scem e memento,e sai perché? era meglio che dormivano ancora cosi andavamo a battipaglia a salerno all ospedale bravo veramente hai espresso un pensiero unico fa coppia con memento vi fate un tre sette…. ciao e non ti arrabbiare come a memento che la vita e una goditela e rifletti quando scrivi ciao ciao

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