Battipaglia e l’Impressionismo con “Il Mondo di Toulouse Lautrec”

10 maggio 2018, ore 18:30, Salotto Comunale, Palazzo di Città di Battipaglia, “Il mondo di Toulouse Lautrec”.

L’incontro letterario che ci tuffa nel mondo degli artisti del tardo ottocento francese, nell’avanguardia di quel tempo, tra, aristocratici, bohémien, ballerine, scrittori, intellettuali, cantanti, e prostitute trasformando il Salotto comunale in una Montmartre.

invito Tolouse Loutrec
invito Tolouse Lautrec

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Il prossimo 10 maggio 2018, alle ore 18:30, presso il Salotto Comunale di Palazzo di Città di Battipaglia, sarà presentato “Il mondo di Toulose Lautrec“. Mondo che sarà presentato e raccontato da Margherita Amato, Ornella Cauteruccio, Giulio D’Alessio, Serena D’Alessio, Italo Galante, Maria Antonietta Netri, Gabriella Pastorino, Enrica Suprani, con intermezzi musicali di Sara Germanotta, e per una sera il Salotto comunale di Battipaglia diventa la Montmartre dei nostri giorni.

«Henri de Toulouse Lautrec, – Scrive di Lautrec Gabriella Pastorino della casa Editrine “Noi altri” – nato in una famiglia nobilissima, uomo sensibile, forte e debole al contempo, ad una vita fatta di ozi raffinati preferì la lotta quotidiana della bohème creativa degli artisti del tardo Ottocento francese».

Henri de Toulouse-Lautrec, era nato il 24 novembre 1864 ad Albi, nella regione francese dei Pirenei, in un’antica famiglia nobile francese. È tra i più famosi pittori di tutti i tempi. La sua celebrità è legata al suo ruolo e alla usa presenza all’interno del movimento pittorico francese, così detto “Impressionismo”. Toulouse-Lautrec lavorò quasi sempre a Parigi e molte delle sue opere più famose sono legate alla raffigurazione, spesso a scopo promozionale, delle scene dei locali del quartiere di Montmartre del tempo.

Sin da giovane si era interessato alla pittura, rifiutando l’ambiente aristocratico e conservatore in cui viveva e per contro si interessava alle persone ai margini della società e a rappresentarne le figure umane con tratti nervosi e tormentati.

Si trasferì a Parigi, con la madre, nel 1872 e iniziò a frequentare il Lycée Fontanes, dove conobbe Maurice Joyant, che divenne presto uno dei suoi amici più fidati. Purtroppo insieme all’affermazione della sua personalità artistica “progredivano” anche le sue condizioni di salute a causa di una malattia genetica: La picnodisostosi; divenuta nota come “sindrome di Toulouse-Lautrec“. Forse è a causa delle sue condizioni di salute che portarono Lautrec ad appassionarsi sempre di più all’arte.

In poco tempo Henri de Toulouse-Lautrec divenne uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi, contribuendo così a rendere popolare il linguaggio delle avanguardie di fine Ottocento, facendolo conoscere al grande pubblico con poster, stampe, litografie e illustrazioni, divenendo il tramite tra la buona società dell’epoca e la vita bohémien di ballerine, scrittori, intellettuali, cantanti, e anche prostitute che affollavano i locali di Montmartre.

I suoi disegni si ispiravano stilisticamente alle stampe giapponesi ukiyo-e del periodo Edo, e raccontano molti aspetti della vita parigina: la politica, i movimenti culturali, i divertimenti dei ceti popolari e la nascita di forme di intrattenimento come i café-concert e i cabaret; visti e raccontato dall’osservatorio di un artista che ha vissuto, anzi convissuto con una malattia, che tra l’altro lo aveva limitato anche nell’altezza fisica a causa delle conseguenze dell’alcolismo e della sifilide.

Battipaglia, 30 aprile 2018

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