Commissione del Paesaggio: L’Arch. Luca Bruno si dimette

Da un alterco con il Vice Sindaco Di Benedetto, l’Arch. Bruno si dimette dalla Commissione Comunale per il Paesaggio. 

Arch. Luca Bruno: “non avendo più fiducia nelle Istituzioni locali che ci rappresentano, mi ritrovo costretto a rassegnare le dimissioni da componente della Commissione Comunale per il Paesaggio di cui mi sono onorato di aver fatto parte e di aver prestato la mia professionalità“.

Luca Bruno 1
Luca Bruno 1

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Le mie dimissioni dalla Commissione Comunale per il Paesaggio del Comune di Eboli, come esperto nella disciplina BENI Ambientali, – scrive in una nota l’architetto Luca Brunoavvenute oggi per i seguenti motivi: Il giorno 25.06.2019, sono stato aggredito verbalmente dal Sig. Cosimo Pio Di Benedetto durante la seduta n.33 della Commissione Comunale per il Paesaggio, alla presenza di tutti i commissari (eccetto un assente) e, per alcuni attimi, del Presidente in carica. 

Le motivazioni – spiega l’architetto Bruno – non erano legate direttamente alla Commissione, ma ad un post autoironico scritto qualche giorno prima da me sul social facebook. Un post NON attinente alla commissione paesaggistica, scritto per ridere e che ironizzava su quanto commesso dagli uffici comunali nella determina n.251 del 20.06.2019 in cui, erroneamente, venivo nominato come progettista incaricato di una “spiaggia attrezzata per persone con disabilità” al posto del vero progettista.

La Commissione è un organo tecnico-consultivo di supporto alla Provincia, non un luogo dove poter sfogare i propri nervosismi, inoltre le sedute NON SONO Pubbliche. – aggiunge e chiarisce Bruno – Un commissario non può essere distolto dal proprio lavoro ed offeso avanti ai propri colleghi. – e conclude – Nella lettera di dimissioni allegata, spiego integralmente le motivazioni legate alle mie dimissioni da Componente della Commissione Comunale per il Paesaggio».

…………… … …………….

La lettera

Al Presidente della Commissione Paesaggistica del Comune di Eboli
Ing. Lucia Rossi
Al Sindaco
Agli Assessori
Ai Consiglieri Comunali
Al Dirigente del Settore
‘Lavori Pubblici, tutela e salvaguardia del territorio’
Al Dirigente del settore Patrimonio
Al Dirigente del Settore
‘Urbanistica, Edilizia e Ambiente’
E p.c. Al Segretario Comunale

OGGETTO: DIMISSIONI DA COMPONENTE DELLA COMMISSIONE COMUNALE PER IL PAESAGGIO

Per diversi anni ho avuto l’onore di dedicarmi alla tutela e alla salvaguardia del nostro paesaggio grazie all’incarico ricevuto di “Componente della Commissione Comunale per il Paesaggio, come esperto nella disciplina BENI AMBIENTALI”. Ho svolto questo lavoro diligentemente, con professionalità e, soprattutto, serenamente grazie al rapporto instaurato con colleghi e presidenti che, man mano si sono succeduti.

Con grande rammarico però mi accorgo che, da qualche mese, lo scenario è cambiato: più volte, il sottoscritto, e non solo, ha lamentato verbalmente la presenza frequente di soggetti non addetti ai lavori durante le sedute della Commissione. La conseguenza a queste “visite” (di politici e non) è stata che la Commissione si è tramutata in oggetto di scherno con commenti (interni ed esterni al Palazzo comunale) poco piacevoli che ricoprivano l’attività della stessa di ridicolo, denigrando immeritatamente, il lavoro competente dei commissari.

Finalmente, dopo diversi reclami verbali, la Commissione per il paesaggio è stata trasferita in una delle stanze comunali, dove poter svolgere il proprio lavoro a porte chiuse, alla presenza dei soli tecnici incaricati, poter rispettare la privacy dei cittadini e soprattutto le NORME IN MATERIA DI AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA le quali specificano che “la commissione è un organo tecnico-consultivo di supporto alla Provincia” e che “le sedute della Commissione NON SONO PUBBLICHE”.

Ma il tutto si è rivelato un’illusione quando, mio malgrado, mi sono accorto che il traffico dei “frequentatori” non si è arrestato, anzi, con l’ultimo evento accaduto nei miei confronti, e, indirettamente, nei confronti di tutta la commissione, è stato raggiunto l’apice perché causato da chi dovrebbe essere d’esempio e invece, ancora una volta, ha disatteso i programmi.

Cosimo Pio Di Benedetto
Cosimo Pio Di Benedetto

Il giorno 25.06.2019, durante la seduta n.33, alla presenza di 4 commissari su 5 e, per qualche istante, alla presenza del Presidente in carica, mi sono ritrovato costretto ad abbandonare la seduta per i motivi che ho verbalizzato subito dopo l’accaduto e che per chiarezza riporto di seguito: «….In data odierna, durante lo svolgimento della commissione in presenza dei commissari riuniti in seduta n.33 del 25.06.2019, sono stato avvicinato dal vicesindaco di Eboli, Sig. Cosimo Pio Di Benedetto. Lo stesso ha iniziato ad inveire nei miei confronti per quanto avvenuto circa l’errore degli uffici che hanno pubblicato il mio nome all’interno della determina afferente il progetto “lido per disabili” all’Ordine del Giorno odierno.

Questo attacco durante lo svolgimento della commissione e in presenza dei commissari mi lascia basito e mi distoglie dallo svolgimento del mio lavoro come commissario. Come conseguenza, il sottoscritto si vede costretto a lasciare la seduta fino a quando non verrà chiarita la questione e dipanata la questione sui confini che la politica ad Eboli deve rispettare, onde evitare invasioni di campo e offese gratuite. Mi riservo di valutare ogni azione legale opportuna al fine di salvaguardare il mio decoro e la mia professionalità…»

L’attacco subito era chiaramente rivolto ad un post autoironico pubblicato qualche giorno prima dal sottoscritto sul noto social Facebook. E’ bene chiarirlo: un post NON attinente alla commissione paesaggistica, scritto per ridere e che ironizzava su quanto commesso dagli uffici comunali nella determina n.251 del 20.06.2019 in cui, erroneamente, venivo nominato come progettista incaricato di una “spiaggia attrezzata per persone con disabilità” al posto del vero progettista.

In seguito al mio post, il Sig. Cosimo Pio Di Benedetto mi ha attaccato pubblicamente per motivi decisamente non attribuibili al lavoro che stavo svolgendo in Commissione, ne’ al reale contenuto del post definendomi, avanti a tutti, un “racconta fesserie”, spiegandomi, come se avessi problemi a recepire, che per fesserie intendeva “cose fesse”, di nessun conto…stupide, inoltre dichiarando a voce forte e chiara che il sottoscritto, lavorando poco, perderebbe tempo sui social a scrivere scorrettezze.

Non contento ha aggiunto che con quel post sono stato “intellettualmente scorretto”, “privo di onestà intellettuale” redarguendomi su quello che avrei dovuto scrivere secondo lui per non farlo irritare ed essere intellettualmente corretto.

Premesso che utilizzo molto i social per lavoro e per promuovere l’attività del mio studio, mi chiedo cosa c’entri l’onestà intellettuale con un post autoironico:

Perché il vicesindaco è rimasto così colpito da quel post?

Che attinenza hanno le accuse rivolte alla mia persona con la Commissione paesaggistica?

Perché mi ha rimproverato come un padre autoritario, avanti agli altri commissari e mentre svolgevamo il nostro lavoro?

Cosa ci faceva una persona non autorizzata in Commissione paesaggistica?

Ma soprattutto, perché sul mio profilo social avrei dovuto scrivere un post con le sue parole?

Nonostante le motivazioni del mio allontanamento dalla seduta scritte sul retro del verbale e la richiesta ufficiale di chiarimenti, ad oggi, non ho ricevuto alcuna delucidazione su quanto avvenuto.

Pensando alle parole usate nei miei confronti e all’errore commesso dagli uffici con la confusione dei nomi, non riesco ancora a dare una spiegazione all’incursione del vicesindaco durante la seduta, non capisco il motivo, non vedo l’urgenza, non comprendo il perché lo abbia fatto durante la commissione stessa. Avrebbe potuto farlo subito dopo, fuori dall’aula comunale.

Vedere una figura istituzionale come quella del vicesindaco commettere un’ingerenza simile, durante un atto non pubblico, vederlo inveire contro un commissario (me stesso) e, contemporaneamente, mettere in imbarazzo e difficoltà il resto dei commissari, con discorsi assolutamente non attinenti alla seduta, mi fa rabbrividire e induce la mia persona a conclusioni spiacevoli che fino a qualche mese fa non avrei neanche immaginato.

Con immenso dispiacere noto che a tutt’oggi non è stata considerata la mia richiesta di chiarimenti al termine del verbale e a rafforzare questa linea intrapresa dal vicesindaco, è la affermazione espressa alla giornalista de “Il Mattino”: Laura Naimoli, riportata sullo stesso quotidiano in un articolo del 26.06.2019 in cui il vicesindaco dichiara che in commissione quel giorno “non è successo niente”.

Un gran coraggio, che denota ancora una volta l’arroganza e la mancanza di rispetto da parte delle istituzioni nei confronti dei cittadini e dei professionisti impegnati a lavorare seriamente per il bene della città al fine di evitare ulteriori danni al paesaggio comunale, proprietà di ogni singolo cittadino.

Purtroppo oggi 08.07.2019, mi ritrovo incredulo e ancora senza alcuna spiegazione sull’accaduto; Il Sig. Cosimo Pio Di Benedetto, oltrepassando la soglia di quella stanza, non ha rispettato le “Norme in materia di Autorizzazione Paesaggistica” irrompendo durante una seduta tecnica NON pubblica, creando una situazione ingestibile, imbarazzante e, che io ricordi, mai accaduta in mia presenza fino a quel momento.

In quell’istante nessuno ha avuto il coraggio di allontanare il vicesindaco, neanche il presidente della commissione, lasciando la mia persona vittima di quelle urla inappropriate al contesto. Un pessimo esempio di cosa sia diventata oggi la Casa dei cittadini, di come le stanze del Municipio di Eboli si siano tramutate in una sorta di mercatino perdendo quel carattere istituzionale che, fino a poco tempo prima, le caratterizzava.

In seguito a tutto ciò e non avendo più fiducia nelle Istituzioni locali che ci rappresentano, mi ritrovo costretto a rassegnare le dimissioni da componente della Commissione Comunale per il Paesaggio di cui mi sono onorato di aver fatto parte e di aver prestato la mia professionalità.

Lascio la Commissione con estrema amarezza, ma è chiaro che la mia competenza non è più compatibile con l’ambiente che si è venuto a creare. Ora dovrò badare a salvaguardare la professionalità e la serietà che mi contraddistingue rinunciando al mio incarico di commissario.
Distinti saluti,

Luca BRUNO, Architetto

Eboli, 8 luglio 2019

15 commenti su “Commissione del Paesaggio: L’Arch. Luca Bruno si dimette”

  1. Fa male, come cittadino, apprendere questa notizia. Il paesaggio va difeso, e non a parole, ma con i fatti, e non si deve creare un clima torbido per uno sproposito fatto da uno che ha la carica di “vice…sindaco”(?) che si permette di interrompere una seduta della Commissione Paesaggio… Comunque vorrei ribadire, a proposito di paesaggio, che esso fa parte dell’insieme di natura e cultura e che le condizioni in cui versa il centro storico di Eboli sono in alcune parti pessime.Degrado assoluto. Altro che “centro storico tra i più importanti della zona!”: Davvero? di quale zona? Della luna o di Marte? La Commissione si preoccupi anche di questo squallore, ammesso che ci sia un po’ di amor “patrio” tra i componenti e non fare gli “yes man” al servizio del politicante di turno.E soprattutto non si concedano permessi a costruire laddove si va a deturpare il già massacrato centro storico cittadino.

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  2. Caro Architetto, non resta altro da fare che denunciarlo alle autorità competenti. A più riprese questa amministrazione coadiuvanti da una serie di dipendenti comunali si illudono che il Palazzo di Città sia casa loro. Entrano ed escono dai portoni a tutte le ore del giorno e della notte festivi inclusi. Denuncia immediata.

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  3. Massimo sei circondato da gente incompetente, presuntuosa e vendicativa
    E’ ora di cambiare rotta prima possibile. Metti subito come vicesindaco una donna s.

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  4. E la posizione del Sindaco? E’ sempre pronto ad intervenire su tutto e ora? Le Commissioni possono svolgere liberamente il proprio lavoro ? Che ci fanno soggetti estranei durante le sedute in cui si esaminano pratiche ? Se è vero quanto afferma l’arch. Bruno che cosa aspetta il Presidente della Commissione a rassegnare le dimissioni e a denunciare le ingerenze degli amministratori ? Tutto questo e molto altro è il metodo in vigore negli ultimi anni

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  5. Caro Luca,e perché ti meravigli?? Forse non sai che il Vice Sindaco ha anche l’abitudine di entrare a gamba tesa negli uffici mentre i dipendenti ricevono il pubblico. Apre la porta e pretende di sapere di cosa si stia parlando(in barba alla privacy!) Ovviamente il dipendente diventa rosso e la povera gente si imbarazza. Il controllo totale su tutto. Con il benestare del suo capo e di tutti.
    Ovviamente poi fa anche delle figuracce perché per parlare di tutto, devi anche sapere tutto. E sicuramente non è il suo caso.
    Anzi.Il Presidente della Commissione chi era?? Perché non l’ha cacciato fuori?? Se vuoi ti rispondo io:perché nella vita ci vogliono le palle. Anche e soprattutto per farsi
    un nemico.
    Ad maiora a te.

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  6. Un consiglio a Cariello: troppi “personaggetti da strapazzo” nella tua squadra politica. Mancano persone di spessore culturale che possano offrire un contributo fattivo e organico al tuo programma politico.Sul territorio, se ti guardi intorno ci sono, ma tu li ignori o fai finta di ignorarli perché temi un “attentato” al tuo mandato elettorale cioè li vedi come avversari e non come alleati possibili e ti circondi di gente che non ha faccia, polso, conoscenze e competenze utili per la città. E così Eboli muore ancor di più, pur tra sorrisi, giochi di piazza, manifestazioni effimere che lasciano il tempo che trovano. E la vera politica, la vera cultura, il vero progresso civile e culturale va a farsi f…riggere. Non servono i convegni e i convegnetti show, servono persone che sanno fare bene il proprio mestiere. Guardati intorno e pensa! Il resto solo chiacchiere e propaganda politicante da quattro soldi.

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  7. si dovrebbe cambiare anche sindaco.
    per la propria voglia di arrivare in cima si perde il senso civico che non è solo presenziare alle feste, sagre, processioni, letture di libri o altri spettacoli vari solo per stare sotto i riflettori o davanti alle telecamere.
    si deve avere il senso del dovere civico e di rispettare il cittadino onesto.
    ma ormai tutto è perduto

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  8. Mi lascia perplesso tale comportamento nei confronti di un componente della commissione paesaggistica. Forse non ci si aspettava una smentita “all’errore” in merito alla determina in questione forse si sperava in un avvallo circa la progettazione del lido in esame. Dopotutto in piena estate il tempo stringe e le autorizzazioni richiedono il loro iter. Non per niente esiste il D. L.vo 42/2004 meglio conosciuto come codice dei beni culturali. Dove sarà questa famosa onestà intellettuale menzionata nell’articolo? Mah….

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  9. Mi lascia perplesso tale comportamento nei confronti di un componente della commissione paesaggistica. Forse non ci si aspettava una smentita “all’errore” sul progettista in merito alla determina in questione forse si sperava in un avvallo circa la progettazione del lido in esame. Dopotutto siamo in piena estate e il tempo stringe e le autorizzazioni richiedono il loro iter burocratico. Non per niente esiste il D. L.vo 42/2004 meglio conosciuto come codice dei beni culturali. Dove sarà mai questa famosa onestà intellettuale menzionata nell’articolo de quo. Mah…

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  10. Ma di cosa vi stupite guardate l’atteggiamento volgare del Vice Sindaco in consiglio comunale e quante bagarre ha iniziato e quante sceneggiate ha compiuto, questo elemento è la massima volgarità politica di questa maggioranza e al sindaco sta bene così, lui fa la parte dell’angelo e il suo vice il demonio.

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  11. Premetto che il mio intervento non è volto a favorire nessuno e l’ingerenza del vicesindaco nelle vicende degli uffici si è manifestata sin dai primi giorni dell’amministrazione , quindi ormai da ben 4 anni , ed è stata sempre nota a tutti e tollerata da tutti purtroppo vorrei solo capire dall’architetto perchè , lo dice lui , queste notizie non sono emerse subito e cioè dalle prime volte quando, come mi è parso di capire, alle sedute presenziavano personaggi politici e non politici non autorizzati? E chi sono queste persone?
    Se l’architetto la deve dire che la dica tutta e soprattutto , anche se tardivamente , denunci tutto formalmente alle autorità che è la cosa più importante perchè questa amministrazione , oltre agli arcinoti comportamenti del vicesindaco , avallati anche tacitamente dal sindaco e volti ad avere il controllo maniacale di tutto ciò che succede in Comune, è stata caratterizzata da episodi opachi o addirittura oscuri e che hanno destato inquietudini e interrogativi mai risolti. Su tutti l’incendio doloso della macchina del sindaco , i furti di carte di identità etc………..
    Di sicuro ciclicamente ci sono stati accessi di forze dell’ordine spesso conclusisi , almeno pare, con sequestri di documenti. Stare sempre borderline non paga prima o poi si casca.

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    • Concordo. Troppo dilettantismo e arroganza. Se qualcuno fa delle critiche, anche costruttive, finisce per essere aggredito verbalmente da chi invece dovrebbe avere la cultura di vagliare le critiche e cercare di comprendere i propri comportamenti e i propri sbagli. E questa amministrazione di errori madormali ne ha fatti tanti. Non si può andare avanti a forza di feste, tarantelle e sagre del nulla. La cultura è stata massacrata e quel poco che sembrava essere un faro nella notte è diventato un lumicino che poi si è del tutto spento.Non parliamo poi delle condizioni di marciapiedi e alberi che con le loro chiome impediscono e intralciano la libera circolazione dei pedoni, su marciapiedi non sempre in ottimo stato…

  12. Quel personaggetto da cabaret che fa il vice sindaco dovrebbe stare a altra parte, non certamente al Comune. Dubito che Cariello mi leggerà, ma se lo dovesse fare si passi la mano per la coscienza, ammesso che ne abbia una, e cerchi di rimediare con gente che ha qualità umane e professionali e non con chi dispensa inutilità, altrimenti anche Cariello sarà inutile.SPero che l’ufficio stampa del comune legga e informi il sindaco di questi commenti poco lusinghieri su di lui e sui suoi collaboratori pescati a casaccio, invece di guardarsi intorno e chiamare persone competenti per i settori dell’urbanistica, della cultura, dell’arte, della sanità, delle politiche sociali e del centro storico.

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  13. Condivido molte delle critiche, il Vice Sindaco di questa mediocre maggioranza è di una arroganza e volgarità che non ha uguali negli ultimi trenta anni.
    Nel 2020 tutti a casa con questo sindaco dilettante.

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