Agropoli: C’era una volta… il Parco di Trentova

Sapete cosa è il Parco Urbano #trentova? Il Movimento 5 Stelle di Agropoli lo chiede direttamente ai cittadini.

Il progetto definitivo del “Parco Urbano Trentova-Tresino dedicato alla biodiversità ed alla cultura del Cilento” per una spesa di 150mila €, è stato redatto dallo studio Riano Architettura srl di Napoli, approvato dal Comune e bocciato dalla Soprintendenza è ora fermo nei cassetti del Sindaco di Agropoli Coppola e il M5S ne chiede la revisione. 

Agropoli-Parco Urbano-Trentova

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

AGROPOLI – Il Parco Urbano di Trentova è un progetto del Comune di Agropoli, la cui progettazione è stata affidata allo Studio Riano Architettura srl di Napoli, approvato dal Comune e bocciato dalla Soprintendenza finanziato dalla Regione Campania per un importo di circa 150.000 euro per il solo progetto, e ora, senza nessuna ragione, giace nei cassetti del Comune di Agropoli.

In merito a questa circostanza sollecitandone la revisione del Progetto, per evitare si perdano risorse finanziarie al quale l’amministrazione attraverso questo progetto potrebbe concorrere ad un finanziamento, è intervenuto con una nota il Movimento 5 Stelle di Agropoli per ribadire che «tale progetto fu pensato principalmente per due motivi:

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  • Per creare una zona “cuscinetto” per la zona della Baia di Trentova per far in modo che soprattutto nel periodo estivo la maggior parte delle persone non si affollassero solo sulla spiaggia, ma potessero trovare un posto di relax e ristoro poco prima, in questo Parco pubblico (nei pressi dell’attuale Centro Visite);
  • Inoltre Agropoli ha un forte deficit in materia di Aree Verdi attrezzate, e la realizzazione di questo Parco Pubblico avrebbe in qualche modo permesso di raggiungere i requisiti minimi di “verde pubblico attrezzato” che vengono richiesti dalla normativa nazionale (standard urbanistici) in cui Agropoli risulta di molto deficitaria (con 4 mq/abitante rispetto ai 9 mq/abitanti richiesti)

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Al di là degli aspetti tecnici/burocratici, – prosegue la nota degli attivisti del M5S di Agropoli – il progetto negli effetti avrebbe creato uno spazio verde molto utile a tutta la città, un’area per portare i propri bambini, ma anche un luogo di incontro per chiunque volesse fare sport, passeggiare o fare un picnic, ma anche per eventi e mercatini. Uno spazio verde di cui ad Agropoli si sente molto la mancanza (l’attuale Parco Pubblico Bonifacio infatti di certo non basta…).

Ad oggi il progetto, finanziato e sulla carta “realizzato e pagato“, è stato bocciato dalla Sovraintendenza in quanto tale progetto rischia difar scomparire i valori paesaggistici dell’area“. – Si aggiunge nella nota – A guardare il progetto in effetti al di là delle numerose “zone verdi” è stato pensato con troppe opere architettoniche (fontane, passeggiate pavimentate, pergolati, etc.).

A questo punto quindi cosa si fa? – si chiedono gli attivisti del M5S di Agropoli – A quanto pare l’amministrazione di Agropoli ha deciso di “buttare tutto il lavoro e i soldi” e dimenticarsi del progetto. Noi crediamo che invece si doveva ipotizzare la possibilità di richiedere una variazione allo studio di architettura (pagato 150 mila euro) per fare le modifiche necessarie e rendere il tutto più “verde”, sostenibile e in linea con le caratteristiche paesaggistiche, quindi meno artificioso andando incontro alle richieste della Sovraintendenza.

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Si sarebbe così potuto portare a termine l’opera (già finanziata) che risulterebbe di grande importanza per tutta la Città (e reputiamo anche per l’area di Trentova soprattutto per la funzione di mitigare l’eccessivo afflusso delle persone solo ed esclusivamente sulla zona costiera di Trentova). – conclude la nota degli attivisti del Movimento 5 Stelle di Agropoli – Purtroppo anche in questo caso l’Amministrazione Coppola non si smentisce:

  • Zero interesse per il verde pubblico
    – Migliaia (anzi milioni) di euro di finanziamenti buttanti
  • Poca attenzione sull’area di Trentova-Tresino che meriterebbe il massimo dell’attenzione e della cura

E rivolgendosi direttamente agli agropolese chiedono: E voi cosa ne pensate?»

Noi di POLITICAdeMENTE non sappiamo come risponderanno gli agropolesi alle osservazioni degli attivisti del M5S, ma sappiamo cosa pensiamo in merito e nel mentre possiamo condividere si possa realizzare un cuscinetto che si definisce “Parco Urbano” nel quale propone come in ogni progetto similare, percorsi tra il verde, isole attrezzate, e punti di ristoro, di svago e per i tempo libero, innanzitutto suggeriremmo si intervenisse per le strutture utilizzando più pietra, più legno, più materiali naturali, rispondendo in uno: alla necessità di attrezzare quella Baia, e di essere uno spazio di servizio ai turisti e ai bagnanti.

Tuttavia la sola realizzazione di quel Parco, non interviene nel disordine che circonda la bellissima Baia di Trentova, e ci iferiamo al litorale sabbioso, alla fascia di macchia mediterranea immediatamente a ridosso delle spiagge, ai Parcheggi baraccopoli, alle viabilità, ai servizi, del tutto assenti, se non demandate alle due strutture balneari che occupano invasiva ente la fascia di spiaggia, e in ultimo non interviene a dare una risposta coerente proprio in relazione all’esistenza di quei due stabilimenti balneari: uno fortemente impattante realizzato in cemento e muratura, l’altro palafittato ed arrembante, ma entrambi invasivi e occupanti quasi in maniera totalizzante l’intera lingua di sabbia. Pur ripetendo da un’altra parte, menomale che ci sono per modo si assicura ai bagnanti un minimo di servizi, sia pure a pagamento, si comprende come non si voglia intervenute per offrire un angolo di natura straordinariamente bello fruibile a chi ne voglia trascorrere il tempo bagnandosi o prendendo il sole o semplicemente godere di quella bellezza.

Sulla base delle nostre considerazioni osservazioni, senza per questo voler negare o vietare alle singole strutture balneari esistenti nella Baia, chi si sente di dire che non sono impattante? Non sarebbe meglio liberare la spiaggia limitando le concessioni all’apposizione di ombrelloni? E chi si sentirebbe di dire che quelle strutture se dovessero essere realizzate, compatibilmente all’ambiente più a monte e lasciare la spiaggia libera con opportuni servizi a carico dei concessionari del litorale sabbioso non sia la cosa più giusta?

Oggettivamente quel Progetto sembra sia nato facendo molta attenzione a non “disturbare” gli attuali stabilimenti balneari e quell’area attrezzata denominata “Parco Urbano Trentova-Tresino dedicato alla biodiversità ed alla cultura del Cilento” redatto dallo studio Riano Architettura srl di Napoli, per come immaginato poteva essere realizzato in qualsiasi altro luogo, ritenendolo del tutto scollegato e fuori tema rispetto alle necessità incombenti della bellissima Baia di Trentova.

Agropoli, 28 novembre 2019

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