Degrado degli Edifici scolastici: Busillo e Lenza (PdL): Tteliamo i nostri bambini

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente Comunicato Stampa del PDL a firma dei Consiglieri Comunali Vito Busillo e Lazzaro Lenza, circa il degrado degli edifici scolastici della città, specie dopo il rinvenimento di un topo morto nella Scuola Berniero Lauria. L’occasione per i due consiglieri Comunali del PdL è anche quella di mettere sotto i riflettori l’interesse della comunità di mantenere gli edifici scolastici, tra l’altro, frequentati dai bambini in perfetta efficienza e manutenzione, proprio per evitare questo ed altri inconvenienti.

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TUTELIAMO IL BENESSERE FISICO ED EMOTIVO DEI NOSTRI BAMBINI

Lazzaro Lenza

Il rinvenimento di topi morti presso gli ambienti scolastici della Berniero Lauria rappresenta solo la punta dell’iceberg di un degrado lento ma inesorabile in cui versano molti edifici scolastici la cui manutenzione ordinaria e straordinaria, di competenza comunale, è affidata alla Eboli Multiservizi Spa.

Le carenze delle strutture adibite a scuole dell’infanzia sono numerose e vanno dalle più gravi (es. amianto sulle coperture o qualità e tempi di consegna della refezione) alle più semplici ma molto diffuse (erbacce nelle zone esterne, numero di bagni disponibili, arredi insufficienti, ecc.). A mero titolo di esempio ne citiamo una per tutte: invitiamo il sindaco e l’assessore competente a verificare lo stato di degrado in cui versano gli ambienti della palestra della scuola media Pietro da Eboli.

La palestra è una struttura sportiva importante che è in grado di ospitare come pubblico fino a 500 persone, ma il suo attuale stato di abbandono è mortificante e pericoloso per tutti i giovani ebolitani che vi praticano attività sportive: infiltrazioni d’acqua dalla copertura del tetto, vetri rotti mai sostituiti e ad elevato rischio di improvvisa rottura con grande pericolo per chi si dovesse trovare accidentalmente nei pressi, superficie di gioco rattoppata alla meglio con nastro isolante, ecc.

Insomma un fulgido esempio del disinteresse disarmante di questa amministrazione comunale nei confronti dell’edilizia scolastica della nostra città. Molte lamentele, inoltre sono pervenute alla nostra attenzione sul servizio di refezione scolastica di alcuni plessi scolastici che viene offerta ai nostri bambini dopo un lungo viaggio in furgone proveniente da Palomonte e che giunge fredda e spesso solo sufficientemente commestibile. Non manca molto alla presentazione, nelle commissioni competenti e nel consiglio comunale, del piano di investimento triennale per le opere pubbliche e, pertanto, invitiamo il sindaco e l’assessore alle Opere Pubbliche e Manutenzione a:

  • potenziare gli investimenti per la manutenzione ordinaria degli edifici e degli arredi (WC, porte, finestre, tetti, spurghi, pavimentazioni, ecc) e velocizzare l’iter per l’assegnazione degli appalti e la gestione delle opere;
  • migliorare la manutenzione degli spazi esterni (pavimentazioni, grandi e piccoli giochi, ecc.) e dei laboratori didattici;
  • redigere un manuale che faccia chiarezza su chi siano gli interlocutori dell’amministrazione e/o di società esterne da contattare per i singoli problemi di manutenzione ordinaria;
  • valutare la possibilità di gestione diretta della manutenzione ordinaria da parte dei dirigenti preposti con un apposito portafoglio a disposizione;
  • stanziare maggiori investimenti economici per colmare il ritardo negli adeguamenti normativi riguardo all’eliminazione delle barriere architettoniche, alla messa in sicurezza degli edifici, alla bonifica dall’amianto e per interventi di emergenza o in risposta ad ordinanze della ASL;
  • coinvolgere i dirigenti preposti e le educatrici nella fase di progettazione degli spazi nei nuovi edifici o nella ristrutturazione e manutenzione straordinaria e ordinaria di quelli esistenti;
  • rispettare, possibilmente non sempre ai livelli minimi, il rapporto mq/bambino per gli spazi disponibili, anche tenendo conto delle peculiarità delle strutture (es. scuole senza giardino/spazi esterni hanno bisogno di più spazi disponibili all’interno della scuola stessa).

Lazzaro Lenza  Vito Busillo – Consiglieri PDL

4 commenti su “Degrado degli Edifici scolastici: Busillo e Lenza (PdL): Tteliamo i nostri bambini”

  1. Un dramma nazionale oltre che locale, difatti complessivamente il 60% degli edifici scolastici è antecedente al 1974. Quasi il 50% del patrimonio edilizio del Sud risale, però, a dopo il 1974 e nelle Isole il 53% (di cui quasi un 23% costruito fra il 1990 e il 2008).Che cosa è cambiato rispetto al 2001? L’indagine – presentata a Napoli in occasione del convegno “Per un’edilizia scolastica di qualità”, organizzato dall’associazione ambientalista per fare il punto sulle politiche del settore – fotografa pochi passi avanti e molte situazioni di stallo . A cominciare dall’età avanzata di buona parte dei 42.000 edifici scolastici italiani e della conseguente necessità di investimenti in manutenzione straordinaria, dal mancato completamento dell’Anagrafe scolastica a 14 anni dal suo avvio e dall’assenza di programmazione. a dimostrazione, probabilmente, che l’edilizia di ultima generazione presenta più fragilità e più necessità di manutenzione continua.Nel divario Nord Sud, rimangono sostanziali differenze per quanto riguarda le certificazioni, con dati preoccupanti sull’assenza di alcuni tipi di certificazione in territori di particolare vulnerabilità ambientale come quelli dichiarati a rischio sismico. Nelle regioni del centro Italia (le due macro aree dichiarate più sensibili) il 73,5% delle scuole è a rischio sismico: il 51,35% di loro possiede il certificato di idoneità statica e il 98,22% fa le prove di evacuazione. Nelle regioni del Sud Italia il 65,09% delle scuole è dichiarato a rischio sismico, ma solo l’11,76% possiede il certificato di collaudo statico e solo il 62,5% fa le prove di evacuazione. alcuni dati: Regioni edifici con certificato di agibilità Abruzzo 8,51% Basilicata 100% Calabria 35,34% Campania 100% Emilia Romagna 87,97% Friuli Venezia Giulia 67,95% Lazio 47,98% Liguria 74,03% Lombardia 31,38% Marche 41,86% Molise 100% Piemonte 38,38% Puglia 12,73% Sardegna 100% Sicilia 25,32% Toscana 90,15% Trentino Alto Adige 98,31% Umbria 70,45% Valle d’Aosta 100% Veneto 65,09%. Come è noto, la condizione strutturale degli edifici scolastici, si presenta in maniera differenziata sul territorio nazionale e risulta quanto mai necessario procedere rapidamente all’assegnazione dei fondi Cipe, per consentire intanto a molti Comuni di effettuare gli interventi urgenti evidenziati dall’ultima rilevazione compiuta a seguito del drammatico episodio di Rivoli,Ma le scuole fuorilegge sono ancora più di metà. In Italia, infatti, circa il 70% degli edifici scolastici non sono stati progettati per resistere al terremoto. Il 60% può sopportare scosse medie, ma solo il 30% di quelli costruiti dopo il 2003 rispetta criteri antisismici adeguati, come prevedeva la normativa entrata in vigore in quell’anno.Due scuole italiane su tre sarebbero a rischio,questa l’amara sintesi, ed un plauso ai proponenti del consiglio comunale cittadino.

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  2. e Fausto Vecchio e Cardellino? Comunque oltre al libro dei sogni, cari consiglieri pdl a metà scrivete anche dove reperire i soldi.

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  3. @ Geronimo: i soldi già, proprio loro,sono il vero dilemma, i fondi dovrebbero essere ciclopici oltre i tempi biblici per stanziarli-redistribuirli indire gli appalti, di seguiti,iniziare, seguitando con gli “stadi d’avanzamento” finire i lavori etc,etc.. Speriamo, ordunque, di scoprire sul suolo patrio giacimenti petroliferi, e minerari. (per es. di uranio e metalli preziosi), altrimenti rimane/rrà pura accademia…Purtroppo!

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  4. caro dottore lenza, io sono un padre di famiglia con un bimbo che da 5 anni fraquenta la berniero lauria o scuola elementare salita ripa chiamiamola cosi…..ti posso solo dire che sono anni che ci battiamo per cercare di ottenere il meglio, ti posso anche dire che è una scuola ad altissima eccellenza, sappiamo tutti che ci sono delle carenze ma la in quella scuola molto meno di altre a volta ci siamo anche auto tassati per acquistare le tende ighifughe per le finestre a nostre spese pero’ ti dico che è una scuola sana e sicura. Degli episodi posso accadere dappertutto e poi non dimentichiamo che alle spalle della scuola vi è il torrente tiranna che il consorsio destra sele gestito dal dott. vito busillo dovrebbe tenere pulito e bonificato!! ciao dottore con stima

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