Messaggio di Conte e le “nuove” strette

Conte chiude tutto: Ecco le misure annunciate. No alle corsette. Gli sportivi del jogging dovranno rassegnarsi. 

Nuovo messaggio agli italiani del Premier Conte: «Chiudiamo ogni attività produttiva non strettamente necessaria in tutta italia». Supermercati, tabaccai e giornalai saranno aperti.

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

ROMA – Il Premier Giuseppe Conte, ha annunciato nel suo messaggio di ieri sera agli Italiani una nuova stretta sulle misure d’emergenza già in atto per combattere il contagio del coronavirus in Italia e le irresponsabili intemperanze degli italiani. Le nuove misure saranno in vigore fino al 3 aprile ma (sic) partiranno da lunedì.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Conte è torna a parlare direttamente agli italiani dopo il record di 793 decessi di ieri 21 marzo 2020. Ha Chiuso tutto: negozi, fabbriche e attività produttive non essenziali in tutta Italia. Conferma che restano aperti solo supermercati, farmacie, generi di prima necessità. Garantiti, servizi bancari, postali e assicurativi e nel suo terzo massaggio, direttamente rivolto agli italiani ha esordito:

Giuseppe Conte

«Oggi abbiamo deciso di compiere un altro passo. La decisione è quella di “chiudere” su tutto il territorio nazionale tutte le attività produttive non essenziali. Invito tutti a mantenere la massima calmaRimangono invece aperti tutti i supermercati – ha specificato il premierAperte anche farmacie e parafarmacie, servizi bancari e assicurativi, servizi pubblici essenziali come i trasporti e tutti gli altri servizi accessori. Lavoro permesso solo tramite smart working per tutte le attività ritenute non essenziali

Ho scelto la linea della trasparenza e di non nascondere la realtà. – prosegue Conte che aggiunge È la crisi più difficile dal secondo dopoguerra. La morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova. Quelle che piangiamo sono persone, storie di famiglie che perdono gli affetti più cari.

Dobbiamo continuare a rispettare tutte le regole con pazienza e fiducia. – insistendo sul distanziamento sociale tenendo conto anche che le misure adottate richiedono tempo per manifestare gli effetti positivi Rimanere a casa e rinunciare alle abitudini non è facile ma non abbiamo alternative. Dobbiamo resistere. insiste il premier Il nostro sacrificio di rimanere a casa è peraltro minimo se paragonato al sacrificio che stanno facendo altri concittadini negli ospedali».

La montagna ha partorito il topolino. In effetti ci si aspettava di più rispetto alle “nuove” misure che saranno valide fino al 3 aprile 2020, annunciate dal Presidente del Consiglio Conte in occasione del discorso agli italiani che ha tenuto nella serata del 21 marzo 2020:

  • I Supermercati continueranno ad essere aperti.
  • Si chiuderanno tutte le attività produttive su tutto il territorio nazionale che no sono ritenute essenziali.
  • È concesso solo lo smart working per tutte le attività ritenute non strategiche e non rilevanti per il Paese.
  • Saranno aperte farmacie e Parafarmacie
  • Saranno garantiti i servizi bancari, postali e assicurativi, i servizi pubblici essenziali come trasporti e e servizi accessori.

È evidente che queste nuove misure non sono per nulla soddisfacenti, sebbene concordate con Sindacati e organizzazioni datoriali, oggettivamente rinunciatario rispetto alla garanzia di proteggere i lavoratori creando ambienti di lavoro sicuri. Allo stesso modo tutti i messaggi contrastanti su, quella che è sembrata essere divenuta una questione di “Stato”: La corsetta, le passeggiate, e le tabaccherie; oltre che il divieto di recarsi nelle seconde case a mare o in montagna dal sabato al lunedì. Praticamente un divieto nel divieto, atteso che nessuno deve uscire di casa pena ammenda e conseguenze penali. Forse sarebbe stata utile una autocertificazione unica, sulla quale annotare con i relativi timbri dei supermercati, negozi alimentari, poste, banche ecc, al massimo una volta ogni 4 giorni? Vietando si vada un giorno al supermercato, uno al tabacchino, uno a fare benzina, uno in banca e uno in posta.

Questo però ci riporta alle abitudini furbesce e irriguardose a cui si affidano gli italiani, pronti ad imbrogliare e fregiarsi da soli, anche sapendo di poter in uno di quei momenti che si è fregato e raggirato i divieti, di incontrare la morte e  più grave ancora seminarla.

Ecco_le_Attivita_possibili_da_lunedi

Roma, 22 marzo 2020

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