E Santomauro oltre ASI e Farmacie rinuncia anche all'Aeroporto

Rocco (MPA) lancia l’allarme: Se decolla l’Aeroporto è Battipaglia a riceverne benefici. Abbandonare è follia.

Santomauro e la sua maggioranza non partecipa e non incide sulle politiche territoriali. Si chiude su se stessa autoescudendosi

Adolfo Rocco

BATTIPAGLIA – Questa Città ad opera del suo Sindaco e della maggioranza variopinta e composita, si arrocca sempre su se stesso, annunciando e mettendo in atto politiche che vanno nell’isolare completamente Battipaglia con il resto della provincia.

Così si è preannunciato di uscire dall’ASI, poi dal Consorzio delle Farmacie, ora dall’Aeroporto “Costa d’Amalfi”, politiche isolazionistiche che riducono la Città di Battipaglia naturale Città Capofila della Pianura salernitana, marginale rispetto a tutte le iniziative politiche e territoriali più importanti.

L’Amministrazione guidata dal Giovanni Santomauro, anzichè assumere un ruolo di guida positivo e propositivo per l’intera area che va da Capaccio a Salerno ed incidere sulle politiche territoriali, si chiude su se stessa oautoescludendosi.

Un limite che trova le sue ragioni nella composizione della Maggioranza slegata, se non marginalmente, a visioni politiche provinciali e per mancanza di prospettive politiche oltre di incapacità di coprire ruoli non adeguati al peso politico dell’attuale maggioranza, condizione però che penalizza l’intera città e l’intero comprensorio che pure guarda Battipaglia come una realtà economica vivace e per molti versi avanzata.

E così ai primi intoppi il Sindaco e la sua maggioranza opera ritirate strategiche  che non rappresentano altro che sconfitte politiche. Così come  è bastata la crisi gestionale e politica dell’Aeroporto “Costa di Amalfi”, qualche bisbiglio da Salerno e immediatamente in Consiglio Comunale giunge la proposta della Giunta e del sindaco Giovanni Santomauro di uscire dal consorzio.

“I battipagliesi sono stati sempre fieri di avere ai confini del proprio territorio, alla Verdesca, l’Aeroporto, la cui realizzazione ha prodotto un sensibile miglioramento delle vie di accesso, con l’apertura di un utile svincolo autostradale. – Dice Adolfo Rocco Consigliere Comunale di Opposizione – E’ mancato un grande impulso alle attività commerciali e una richiesta di turismo per niente soddisfatta. Era qui – aggiunge Rocco – che si aspettava che l’amministrazione  di Battipaglia facesse quanto era nelle possibilità per spingere la Regione a far decollare definitivamente l’Aeroporto….Invece,  come il pavido marinaio alle prime avvisaglie del cambio del tempo, si si tenta di abbandonare la nave, più adatto l’aereo.

Giovanni Santomauro

Il grido di allarme lanciato da Rocco e dall’MPA è rivolto sicuramente alla difesa del territorio ma guarda evidentemente, anche alle reali prospettive che un aeroporto funzionante potrebbe dare a Battipaglia e per questo lancia il suo invito a non uscire dal consorzio. Tra l’altro al danno si aggiungerebbe la beffa, infatti è previsto dal verbale di assemblea straordinaria, registrato a Salerno il 04-04-1997, all’art.35, che in caso di recesso, la contribuzione patrimoniale rimarrà al Consorzio.

Insomma niente prospettive di sviluppo commerciale e turistico, nessun rimborso di quanto versato, abiura di scelte fatte, mancanza di prospettive politiche  e a questo aggiunge ancora il Consigliere Rocco – “cerco di coinvolgere gli iscritti a MPA e i cittadini anche attraverso FACEBOOK a fermare decisioni che, tagliano le prospettive di sviluppo per il paese, costituiscono una ulteriore picconata ai trasporti, già mortificati dalla perdita del ruolo nell’Alta Velocità sui binari, e fanno arretrare l’economia della zona, già fortemente danneggiata dalla crisi economica che attraversa il Paese”.

Adolfo Rocco a parte, che ha sollevato il problema, va aggiunto che tutte le scelte che l’Amministrazione intende prendere che non vanno nella direzione di escludere Battipaglia da qualsivoglia iniziativa di respiro più ampio delle proprie mura cittadine è un atto di debolezza politica senza pari, che sottolinea solo l’inadeguatezza di una Classe politica cittadina rispetto ai ruoli che è chiamata a svolgere.

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