Abbattimento e delocalizzazione alloggi popolari di Piazza Borgo. È polemica.

Il Progetto di Abbattimento degli alloggi popolari di Piazza Borgo e delocalizzazione al Rione Pescara. È polemica sui 56 alloggi popolari.

L’Assessore all’Urbanistica Marisei chiarisce: “…non è accettabile che si mistifichi continuamente il lavoro della Giunta Conte”. 

IACP-Palazzine-borgo-Fort Apache

POLITICAdeMENTE

EBOLI«La polemica sollevata ieri (domenica 7 aprile) a mezzo stampa, con una non corretta rappresentazione del progetto di abbattimento e delocalizzazione degli alloggi popolari di Piazza Borgo, obbliga ancora una volta ad una precisazione perché fuorviante rispetto alla complessità della realtà e riduttiva rispetto al valore dell’opera. – scrive in una nota l’Asessore ai Lavori Pubblici e all’Urbanistica Salvatore Marisei tentando di fare un poco di chiarezza – Il progetto in questione, di cui A.C.E.R. Salerno (già I.A.C.P.) ha la titolarità, gode di un finanziamento di circa 9,5 milioni di euro a valere sul PNRR. L’intervento è destinato alla costruzione di 56 appartamenti di edilizia pubblica e alla realizzazione di un parco urbano attrezzato di circa 6 mila mq. che ospiterà, immerse nel verde, varie attrezzature sportive con annessi spogliatoi, spazi per il tempo libero, aree ludiche e un parco giochi. I nuovi alloggi al piano terra prevedono numerosi locali dedicati alle associazioni locali per attività sociali e culturali.

Il progetto, una volta realizzate le nuove abitazioni al Rione Pescara, prevede la loro assegnazione agli aventi diritto e, contestualmente con i trasferimenti, l’abbattimento dell’attuale insediamento del Rione Borgo. – prosegue Marisei – Esemplificare tale realtà invocando l’esercito per gli sgomberi produce un inutile allarme sociale, del tutto ingiustificato visti i tempi dei lavori e la complessità dell’opera. E’ da irresponsabili gettare benzina sul fuoco con il rischio di alimentare disordini e proteste.

Salvatore Marisei

In un procedimento così complesso, infatti, tutti devono fare la loro parte: A.C.E.R. Salerno, il Comune di Eboli, la Protezione Civile, i Servizi Sociali, la Polizia Municipale, le Forze dell’Ordine, nel rispetto di quanti vivono nel quartiere, dei bisogni e delle attese di tanti cittadini, senza abbandonare decine di nuclei familiari per strada e senza un tetto. Non è con l’uso della forza che si risolvono situazioni così complesse. – aggiunge l’Assessore all’UrbanisticaQuesto il senso di una mia riflessione rispetto a quanto raccontato in una trasmissione social di qualche giorno fa da un giornalista che, evidentemente non bene informato, si era lasciato andare a varie inesattezze, con giudizi sommari, ingiustificati e privi di ogni fondamento

Seppur ormai abituati alle critiche immotivate e interessate, non è accettabile che si mistifichi continuamente il lavoro della Giunta Conte che, è il caso di ribadirlo, sta affrontando tutte le sfide lasciate sul tavolo da anni nel campo delle infrastrutture e delle grandi realizzazioni, dei trasporti, dei servizi sociali e di istruzione e di quanto la città di Eboli aspetta da decenni.

Solo per restare al Rione Pescara, senza allargare lo sguardo agli altri quartieri cittadini che pure sono oggetto di importanti investimenti, il progetto di A.C.E.R. Salerno cammina di pari passo con l’altro progetto da 4 milioni di euro di riqualificazione urbana e di ristrutturazione di alcuni immobili di proprietà dell’Ente, progetto approvato in Giunta la  settimana scorsa ed avviato all’appalto. Questo secondo intervento trasformerà significativamente il Rione Pescara con una rigenerazione complessiva di tutti gli spazi pubblici ed il potenziamento dei servizi. Nel Rione, infatti, sono già state appaltate le opere di realizzazione di un nuovo e moderno Polo scolastico per l’infanzia, dedicato ai bambini da 3 a 5 anni, che sostituirà il vecchio plesso della scuola ‘Longobardi’. – conclude l’Assessore Comunale di Eboli all’Urbanistica e ai lavori pubblici Salvatore MariseiSiamo disponibili a discutere nel merito dei problemi, ascoltare le critiche quando sono costruttive e dirette a migliorare la nostra città, combattere contro la sfiducia e contro il tempo, contro lo scetticismo e la bieca partigianeria, ma non è con le polemiche montate ad arte che risolleveremo Eboli dalla grave crisi in cui versa. Ognuno faccia la sua parte.

Eboli, 08 aprile 2024

Lascia un commento