Il Senatore Cardiello esprime solidarietà a Belpietro

EBOLI – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la nota che segue del Senatore del PdL Franco Cardiello, il quale avverte la necessità di esprimere la sua solidarietà al Direttore di Libero Maurizio Belpietro, vittima di un attentato, fortunatamente sventato dalla scorta.

Solidarietà a Belpietro
dal Senatore Franco cardiello

Franco Cardiello

Esprimo sentita solidarietà al direttore Belpietro. Trattasi un atto di vigliaccheria politica che sicuramente è maturato nell’ambito di ambienti eversivi della estrema sinistra che, orfani di guide e di idee ci portano indietro agli anni bui delle brigate rosse.

L’attentato non deve essere sottovalutato perchè volevano colpire una voce libera di un giornalismo che non si sottomette agli apparati di  un “certo sistema”.

Aspetto di conoscere e di sapere dalle voci libere della sinistra, oltre agli attestati di stima e solidarietà di facciata, le considerazioni in ordine alla involuzione eversiva maturata da tempo nei confronti di coloro i quali non si allineano alla sinistra.

Le istituzioni devono vigilare in maniera seria e forte onde evitare che frange delinquenziali possano contaminare il percorso democratico della Repubblica.

L’odio nei confronti di Belpietro parte da lontano, da quando è iniziato il tiro al bersaglio nei confronti del premier Berlusconi per finire l’altro ieri con l’intervento sovversivo dell’On. Di Pietro che tenta di mascherare il vuoto delle sue idee mediante insulti e attacchi personali.
Sen Franco Cardiello

1 commento su “Il Senatore Cardiello esprime solidarietà a Belpietro”

  1. Vorrei condividere ma mi riesce difficile,incongruenze tante, cosi come da sciacalli subito sfruttare politicamente l’attentato. Ma penso che fino a PROVA CONTRARIA dobbiamo considerare l’accaduto cosi come ci è stato (incoerentemente) raccontato,a me dispiace umanamente per la famiglia.Quindi solidarietà a Belpietro e condanna ferma di chi usa la violenza.,:Tecnicamente,BELPIETRO E IL POLIZIOTTO che ha sventato l’attentato, hanno dichiarato che il killer ha premuto il grilletto di una pistola puntata in faccia al poliziotto, ma l’arma si è INCEPPATA.Le pistole semiautomatiche, tutte, di qualsiasi marca, sia che siano dotate di percussore lanciato, oppure di cane, nel caso di pistole a doppia azione (funzione semiautomatica e revolver), non possono fare scattare il percussore se il proiettile non è in canna (ovvero se non si è scarrellato). Se si è scarrellato, il percussore, di qualsiasi tipo sia, scatta e percuote il bossolo facendo esplodere la polvere e quindi facendo partire il proiettile.IL PROIETTILE POTREBBE NON PARTIRE SOLO NEL CASO DI UN DIFETTO DELLO STESSO, MA NON SI INCEPPA L’ARMA: IL PERCUSSORE BATTE, NON AVVIENE NESSUNA ESPLOSIONE, QUINDI IL CARRELLO NON SI MUOVE PER ESPELLERE IL BOSSOLO VUOTO E PER TALE RAGIONE L’ARMA NON PUO’ DIRSI INCEPPATA.Questo in caso si tratti di pistola, perché in caso l’arma corta sia un revolver, l’inceppamento dell’arma è impossibile in quanto non vi è espulsione del bossolo.TUTTI GLI INTERESSATI CONTINUANO A PARLARE DI ARMA INCEPPATA SENZA CHE ABBIA SPARATO UN SOLO COLPO: QUESTO DIMOSTRA CHE SI TRATTA FORSE UNA MONTATURA.Questi sono i fatti, attimi sfocati di una vicenda grave e ancora tutta da chiarire. Nessuna strana tesi complottistica, solo considerazioni e ragionamenti alla luce dei dati forniti, aspettando di saperne di più. In passato tra falsi cimicioni, lettere auto-minatorie e finti allarme bomba ne abbiamo viste di tutti i colori, in zona “Betulla Farina” è sempre meglio muoversi con prudenza.AUGURI POVERA PATRIA, NE HAI BISOGNO!

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