Dopo l’aggressione nel pieno dei lavori della 1^ Commissione Consiliare e le successive scuse da parte del Comandante dei VVUU, il Consigliere Norma incalza: “Volevo solo risposte sulla sicurezza urbana e il funzionamento delle videocamere“. Spunta una registrazione: “Se ha fatto una registrazione c’è la faccia ascoltare“.
POLITICAdeMENTE
EBOLI – Non c’è pace in questa Città. Non c’è pace in questo Comune, nella maggioranza, nella Giunta, nel Consiglio Comunale, e non c’è pace negli uffici e nei vari settori, sembrano tutti allergici alle domande, si perché tutto questo è avvenuto proprio perché i Consiglieri comunali nell’esercitare le loro prerogative hanno chiesto ed ottenuto un’audizione del Comandante della Polizia Municipale di Eboli Daniele De Santis. Fin qui tutto normale, anche perché si chiedeva della Sicurezza in Città, nel capoluogo, nelle periferie, sulla Fascia Costiera, e poi il problema dei problemi l’impianto di videosorveglianza. Videosorveglianza che di tanto intanto viene “implementata” con continui finanziamenti, l’ultimo in ordine di tempo: 150mila euro; per poi scoprire, che all’occorrenza non funzionano, come nel caso delle ultime rapine, una delle quali proprio a danno della Farmacia di Proprietà della famiglia del Capogruppo di Forza Italia il Consigliere Comunale Giuseppe Norma.
Di qui, evidentemente, la vicenda che ha generato incomprensioni e poi il “trascendere” della discussione, avvalorata anche da un ulteriore elemento che riguarda l”indennitá ad personam, di cui alla Delibera della Giunta Municipale n.51 del 3/3/US, che si allega alla presente in pedice, avente ad oggetto: “Riconoscimento Indennità ad personam…“; indennità, in aggiunta allo stipendio in capo al Comandante Daniele De Santis. Senza entrare nel merito, tra l’altro bene esplicate nel corpo della Delibera, e si spera nessuno voglia discutere, anche perché la GM ha ritenuto di affidare al Comandante quegli oneri accessori proprio per risolvere l’annoso problema del “funzionamento” dell’impianto di videosorveglianza, e chi meglio del Comandante poteva assumersene l’onere e la responsabilità. Tuttavia da come evince dalle singole dichiarazioni di entrambi gli attori dell’increscioso episodio, e dalla video dichiarazione dello stesso Consigliere Norma, è utile quanto meno fare chiarezza.
La vicenda in sé è inquietante, e sebbene lo stesso comandante né ha voluto confinare l’episodio con delle opportune scuse e con: “me ne scuso, come mi scuso anche con gli altri presenti, poiché riconosco di avere esagerato”; Egli ha voluto rientrare nel ruolo della civile convivenza che anche e soprattutto la sua funzione richiede. Noi ci auguriamo sia tutto rientrabile, ma purtroppo così non è, poiché lo stesso Norma, successivamente ha voluto aggiungere con un videomessaggio, le sue preoccupazioni e soprattutto ha introdotto un ulteriore aggravante all’accaduto. L’aggravante è la “presunta registrazione” che il Comandante De Santis ha “minacciato”, secondo il racconto fornito da Norma, di avere. Registrazione, evidentemente di quanto detto nella seduta della 1^ Commissione.
Ebbene se questa registrazione è stata veramente effettuata è grave, come sarebbe grave averla solo “brandita” come un suono di “minaccia” pur non essendo stata fatta. Di qui la domanda:
Può mai un rappresentante della Legge utilizzare questi metodi appena egli si sente “offeso”, come egli stesso ha dichiarato “La mia reazione purtroppo è stata determinata dall’essermi sentito ferito nella mia dignità di lavoratore rispetto a presunti emolumenti aggiuntivi percepiti, un’affermazione del tutto destituita di ogni fondamento“?
Di qui ancora un’altra domanda:
E che succede caso mai un cittadino che si sente ingiustamente attenzionato dal Comandante e gli rimprovera di Essere pagato con le proprie tasse; Quel cittadino sarà aggredito o peggio?
E cosa succederà, magari, quando il Sindaco, gli Amministratori, i Consiglieri Comunali, o persone che ricoprono incarichi Istituzionali lo convocheranno in Audizione per cose inerenti il suo ruolo professionale, dovranno prima “perquisirlo” per paura di Essere registrati, oppure temere di essere addirittura “aggrediti” come è accaduto al Consigliere Norma?
Ebbene sì ammetterà che l’equilibrio in questa vicenda è venuto fortemente a mancare, e di pari passo anche la fiducia, già solo il semplice dubbio mina la fiducia. È chiaro che tutta questa vicenda non può mettere sotto tono il problema principale: QUELLO DELLA SICUREZZA IN CITTÀ CONTINUAMENTE LAMENTATA DAI CITTADINI. Forse sarebbe il caso che si apra una bella discussione sulla sicurezza, così potremmo definitivamente fare luce su quei coni d’ombra che da anni l’attraversa, specie rispetto al sistema della Videosorveglianza, e ci aspettiamo dall’Amministrazione Comunale affronti queste tematiche con la delicatezza che ci vuole, ma anche con il giusto rigore immaginando si parta dal rapporto di fiducia fortemente compromesso dal comportamento del Comandante De Santis, e adotti i provvedimenti conseguenziali.
Pertanto, per offrire un ampio contributo di chiarezza riguardo a questa vicenda si pubblicano in seguito sia la nota, del Consigliere Norma e sia quella del Comandante De Santis, oltre alla video dichiarazione del Consigliere Norma.
«A causa dell’incresciosa vicenda in cui oggi, a malincuore, sono stato coinvolto, mi ritrovo a scrivere la presente. – si legge in una nota del Capogruppo consiliare di Forza Italia Giuseppe Norma, al Sindaco della Città di Eboli, Avv. Mario Conte, alla Giunta Comunale e al Consiglio Comunale della Città di Eboli – È mio dovere, sia in qualità di cittadino che di consigliere comunale, rendere partecipi non solo voi ma l’intera comunità che rappresentiamo, dell’aggressione che ho subito durante la riunione odierna della 1°Commissione Bilancio, presieduta dal consigliere Adolfo Lavorgna, ed in cui erano presenti i commissari consiglieri Vito Maratea, Pierluigi Giarletta, Cosimo Naponiello, Antonio Alfano e Marianna Villecco. Era stato convocato altresì il Comandante della Polizia Municipale, al fine di ricevere risposte rispetto ad alcuni quesiti inerenti al tema della sicurezza e nello specifico alla vicenda relativa alle telecamere di videosorveglianza.
Ebbene, – prosegue il consigliere Norma – il Comandante, da me incalzato per avere le suddette risposte, in uno scatto d’ira mi ha aggredito verbalmente, con offese e ingiurie, e solo la presenza degli altri componenti della Commissione ha impedito probabilmente, che l’aggressione da verbale diventasse fisica. Mai mi sarei aspettato di assistere ad uno spettacolo del genere in una sede istituzionale. Mai mi sarei aspettato che una persona ricoprente un ruolo fondamentale per la società, garante della sicurezza di ogni cittadino, potesse reagire in maniera tanto inopportuna.
Ciò che ho subito oggi, ha generato in me grande preoccupazione per l’incolumità della mia persona ma anche per quella della mia famiglia.
Non è accettabile che un Comandante della Polizia Municipale abbia scatti di rabbia incontrollata nei confronti di un cittadino che rappresenta, in qualità di consigliere comunale, una comunità intera e che chiedeva solo risposte.
Avverto sinceramente paura per chi mi sta vicino e mi supporta e mi chiedo:
- cosa sarebbe accaduto se non ci fossero stati i presenti?
A queste domande spero di ricevere risposta e spero altresì che il Comandante diffonda gli audio della riunione della Commissione, riunione che lui stesso ha dichiarato di aver registrato con il proprio cellulare. Incredibilmente un momento di confronto sulla questione della sicurezza cittadina si è trasformato in una scena incresciosa. – aggiunge ancora il capogruppo di Forza Italia – Oggi l’amore per la mia città e la mia intransigenza nel volere delle risposte su uno dei temi che mi sta più a cuore e nel volere delle motivazioni sul perché non sia stato fatto quanto dovuto mi hanno portato ad essere protagonista di questa triste vicenda. – conclude il Consigliere e Capogruppo di FI Giuseppe Norma – Pur con il timore di possibili ripercussioni, pur con il timore delle conseguenze che da ciò possono derivare, non ho intenzione di fermarmi e di darla vinta a chi, con prepotenza, cerca di fermare il mio desiderio di chiarezza per la città».
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La nota del comandante della Polizia Municipale
«Con riferimento alla nota diffusa dal consigliere comunale Giuseppe Norma, preciso che il contraddittorio avvenuto nella I Commissione si è generato su un argomento non inserito nell’ordine del giorno, mentre stavo relazionando sul tema della sicurezza, in particolare sull’iter procedimentale e sulla installazione delle videocamere, come richiesto dai consiglieri comunali. – si legge – La mia reazione su presunti emolumenti aggiuntivi allo stipendio percepito ha creato un forte equivoco con il consigliere Giuseppe Norma.
Si è trattato solo di un contraddittorio verbale e se i toni utilizzati dallo scrivente sono stati percepiti dal consigliere Norma come offensivi, me ne scuso, come mi scuso anche con gli altri presenti, poiché riconosco di avere esagerato.
La mia reazione purtroppo è stata determinata dall’essermi sentito ferito nella mia dignità di lavoratore rispetto a presunti emolumenti aggiuntivi percepiti, un’affermazione del tutto destituita di ogni fondamento. – Conclude il Comandante – Già qualche ora dopo l’episodio avevo interloquito con il sindaco e dichiarato la mia totale disponibilità a chiarire e scusarmi con il consigliere Norma e lo faccio adesso pubblicamente».
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DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE DI EBOLI: RICONOSCIMENTO INDENNITÀ AD PERSONAM AL COMANDANTE DANIELE DE SANTIS
Eboli, 21 maggio 2025