Sgombero Agatino Aria. Il gruppo ‘La Città del Sele’ chiede scusa

La Città del Sele chiede scusa… “ma”: “Le scuse sono d’obbligo e sentite, come l’impegno a fornire la migliore soluzione prima possibile. La chiusura della ‘Agatino Aria’ è un duro colpo. Nessuno mai ha fatto tanto per le scuole di Eboli”. 

Polito-Marisei-Palma-Alfano-La-Citta-del-Sele

POLITICAdeMENTE

EBOLI – La vicenda dello sgombero improvviso dell’Asilo Agatino Aria, a soli 3 giorni dall’apertura dell’anno scolastico, ha suscitato molte critiche e molte polemiche. Critiche (quelle di POLITICAdeMENTE) e polemiche (quelle motivate da posizioni politiche e quelle di chi parla a spiovere sui social) che non hanno escluso rimpalli di responsabilità tra: alcune opposizioni, l’amministrazione Comunale in primis e lo stesso Primo Cittadino Mario Conte; anche perché il provvedimento Sindacale ha ricordato altre vicende similari, come le chiusure (tralasciando le motivazioni tecniche) del Plesso Molinello e di quello di Salita Ripa. Tuttavia escludendo le così dette possibili responsabilità politico-amministrative, tecnico-esecutive e aggiungendovi, come sempre ricordiamo, che non è affatto facile amministrare, cogliamo, nella nota che segue del Gruppo politico di Maggioranza “La Città del Sele” a firma dei consiglieri comunali Alessia Palma e Antonio Alfano e dei due Assessori, Lucilla Polito e Salvatore Marisei, una sensibilità che tra l’altro è confacente al carattere dei singoli firmatari, nel momento in cui, rivolgendosi alla Città e alle stesse famiglie dei 150 bambini che dovranno trovare sistemazioni alternative e affrontare diverse difficoltà, hanno chiesto convintamente scusa. Lo hanno fatto e hanno fatto bene, e si immagina, anche se non è stato specificato, che lo hanno fatto a nome dell’intera maggioranza.

Scuse che vanno immediatamente accettate anche con quel “ma” sottinteso, elencando talune circostanze che hanno portato alla stesura dell’ordinanza Sindacale, circostanze diversamente pronunciate rispetto ad altre vicende politiche che assegnavano responsabilità e colpe alle precedenti Amministrazioni Comunali e Commissariale, sebbene questa Giunta e questa maggioranza consiliare è alla guida della Città da 4 anni.

È una questione di lessico politico? Assolutamente no. La forma, quando veste i panni delle Istituzioni, è sostanza, e come nel caso specifico rappresenta il viatico della correttezza, facendo sempre salvo quei richiami a quelle presumibili “normative cambiate” che non fanno affatto la differenza e che si spera da ora innanzi sia di monito a chi di competenza osservare e monitorare ciclicamente le condizioni del patrimonio edilizio comunale e nella fattispecie quello scolastico, ricordandosi, affinché si conservi in maniera corretta di eseguire le manutenzioni ordinarie e straordinarie, piuttosto che sgombrare e demolire ogni cosa, facendo cura della salvaguardia del bene e nello stesso tempo immaginare e progettare il futuro, che non può essere affatto solo sostitutivo.

Pertanto, accogliendo la nota del Gruppo politico de La Città del Sele si ritiene conclusa ogni altro strascico polemico, attendendo gli atti conseguenti che sicuramente sono rispondenti al valore delle scuse e ai fabbisogni della popolazione scolastica interessata.

«I tempi delle risposte date alle famiglie e agli operatori scolastici questa volta non sono stati all’altezza dei precedenti del Molinello e di Salita Ripa, quando si è riusciti a fornire alternative idonee e tempestive. – Si legge in una nota stampa a firma dei due consiglieri Comunali Alessia Palma e Antonio Alfano e i due Assessori Salvatore Marisei e Lucilla Polito de “La Città del Sele”, una delle formazioni politiche che sanno parte dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Mario ConteLe scuse sono d’obbligo e sentite, come l’impegno a fornire la migliore soluzione prima possibile.

La politica può molto, ma non può tutto, specie quando i procedimenti sono complessi, riguardano le competenze di più uffici ed una pluralità di attori istituzionali e sociali. – prosegue la nota de La Città del SeleIl Sindaco in prima linea è l’evidenza plastica di qualcosa che non ha funzionato, di una supplenza a chi avrebbe dovuto dare un maggiore contributo.

In questo casi, tuttavia, non si dovrebbe strumentalizzare centinaia di famiglie e di operatori scolastici per ragioni di mero consenso, ma dimostrarsi responsabili e disponibili a dare una mano. – prosegue ancora la nota a firma di Alfano, Palma, Marisei e Polito – Esattamente il contrario di ciò che ha fatto dal primo momento un’opposizione senza proposte né argomenti, in questo come nei precedenti casi.

La cronaca quotidiana è piena zeppa dei problemi e dei nodi irrisolti di Eboli dei quali, con senso di responsabilità, ci siamo fatti carico avviandoli a soluzione, con tutte le difficoltà ben note ai cittadini. – scrivono Palma, Alfano, Polito e MariseiDal 2008 sono in vigore nuove norme per misurare la resistenza sismica delle nostre scuole. In passato non si è fatto nulla, non è stata costruita nessuna nuova scuola e solo un edificio è stato ristrutturato.

Ad oggi l’Amministrazione Conte, con il Settore LL.PP. ha acquisito i finanziamenti, redatto gli studi e le indagini e provveduto a verificare la sismicità di tutti i plessi scolastici cittadini. – aggiungono Le famiglie e gli operatori possono stare tranquilli perché si è fatto tutto ciò che la legge impone per garantire ambienti scolastici idonei e sicuri. – e ancora – Per gli ultimi due plessi sono stati acquisiti i finanziamenti in queste ore. Questi due edifici, solo pochi anni fa, hanno ricevuto un intervento di efficientamento energetico senza verificarne prima la sicurezza sismica. Vedremo se questi soldi dei cittadini, circa 2 milioni di euro, sono stati spesi con oculatezza e rigore.

Sempre il settore LL.PP. del Comune di Eboli per l’edilizia scolastica, con ulteriori finanziamenti esterni, ha già rifatto i tetti, che erano un colabrodo, degli IC Romano e Ripa, consegnando anche la nuova palestra, mentre sono in corso di realizzazione ben quattro nuovi asili nido ed una nuova scuola materna sarà consegnata a breve. – aggiungono i consiglieri Alessia Palma e Antonio Alfano, e gli Assessori Salvatore Marisei e Lucilla PolitoÈ un risultato straordinario, avremo oltre trecento posti nido e infanzia in più, a servizio delle giovani famiglie ebolitane ed ottime prospettive di nuova occupazione qualificata.

Per tutte le scuole verificate, in base agli esiti degli studi, sono stati redatti o sono in corso di redazione i progetti esecutivi di abbattimento e ricostruzione e/o di consolidamento sismico.

Per molti di questi sono stati già chiesti i finanziamenti alla Regione Campania per aprire i cantieri.

Confidiamo che il vento stia cambiando e che con rappresentanti adeguati si possa raggiungere l’obiettivo di maggiori risorse, per questo il prossimo voto regionale sarà decisivo per il nostro futuro.

Quanto fatto e in corso d’opera è un lascito proficuo per Eboli, un servizio reso a tutta la comunità scolastica di cui rivendichiamo con orgoglio il merito.

Restano sul campo le scuole superiori, licei e istituti tecnici, che dipendono dalla Provincia di Salerno.

Ci chiediamo se sia stata mai verificata la loro resistenza sismica, se ci siano studi e progetti e quale sia il loro stato di salute. Lo chiediamo senza alimentare allarmismi, ma con un fermo richiamo alla serietà e alla responsabilità che ci ha contraddistinti e dovrebbe riguardare anche i nostri Consiglieri provinciali.

L’ultima graduatoria pubblicata dalla Regione per finanziarie gli studi ci dice che la Provincia di Salerno non ha presentato neanche una domanda.

Prima di dare lezioni sulla gestione delle emergenze bisognerebbe adoperarsi per prevenirle, come abbiamo fatto noi a Eboli. – Conclude la nota del Gruppo Consiliare  de La Città del Sele a firma dei consiglieri comunali Alessia Palma e Antonio Alfano, e degli Assessori Salvatore Marisei e Lucilla PolitoForse è il caso che tutti, chi ha rivestito ruoli decisivi in città negli scorsi anni e chi oggi è in campo, facciano un esame di coscienza prima di aprire bocca su una materia così delicata che riguarda il futuro delle nostre giovanissime generazioni».

Eboli, 21 settembre 2025

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