La Stampa come Repubblica cambia proprietà. Si va verso un nuovo ‘Ordine’ mondiale

È rivoluzione nel mondo della stampa. Nuovi assetti proprietari mirano al controllo di giornali e gruppi editoriali, vicini alla sinistra, utili a nuovi orientamenti politici internazionali. Tutti a Bordo dell’ “Arca di Trump” insieme alle sorelle Meloni. Della partita: Theo Kyriakou, il greco; Mohammed Bin Salman Al Saud, Principe Saudita; Matteo Renzi, mediatore; Ignazio La Russa, difensore dei giornalisti comunisti. L’obiettivo: Controllo totale dell’informazione a servizio di un nuovo “ordine” mondiale.

POLITICAdeMENTE

TORINO – «Faremo il possibile perché La Stampa rimanga un patrimonio di Torino e del Piemonte». È questa la promessa del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e del Sindaco di Torino Stefano Lo Russo che hanno fatto dopo che si è tenuto l’incontro con i CdR (Comitati di redazione) de “La Stampa” e e di “Repubblica Torino“, oltre che con l’Associazione “Stampa Subalpina“. Le istituzioni locali (Regione e Comune di Torino) sebbene non possono fare nulla, se non chiedere più chiarezza sui gruppi acquirenti, subito hanno risposto all’appello dei due quotidiani mentre nel frattempo a Roma, si teneva un incontro tra il sottosegretario all’Editoria Barachini, Cerruti e Comuzzo rispettivamente Presidente e AD Gedi e in seguito con i sindacati interni. Un incontro “romantico” atteso che l’operazione ha i tentacoli su La Stampa e Repubblica ma la testa altrove, tanto da non promettere nulla se non che l’operazione si farà e basta.

È rivoluzione nel mondo della stampa. Le manovre degli ultimi giorni ci raccontano che ci sono nuovi assetti proprietari che mirano al controllo di testate giornalistiche di primo piano  e gruppi editoriali nazionali ed esteri, tradizionalmente vicini alla sinistra e quindi appetibili ai nuovi orientamenti politici che mirano al controllo totale dell’informazione e in questo non è esclusa l’informazione italiana, aggiungendo si, ma in modo diverso più “liberista” aggiungendosi a quelli storici, Libero, La Verità, il Tempo.

In questa operazione, che guarda caso si concretizza a pochi giorni dall’assalto alla redazione che ha subito il quotidiano torinese facente capo, come La Repubblica, del Gruppo Gedi, guidato da Paolo Cerruti, ma con alle spalle principalmente la famiglia Elkan tramite la holding finanziaria Exor che negli ultimi tempi ha ceduto parte delle sue attività, inclusi giornali locali e altre testate, a diversi investitori, tra cui la famiglia Kyriakou per La Repubblica (in fase di cessione) e altre cordate per i quotidiani del Nord-Est.

Ma chi è Kyriakou? Theodore Kyriakou e Antenna Group si occupa di tv, streaming, cinema, media digitale e radio in Grecia, Cipro, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Bulgaria, Balcani, Nord America e Australia. Possiede e controlla 37 canali e tv e servizi in streaming in 12 paesi europei. 

Sempre secondo Indiscrezioni, nell’accordo é prevista oltre alla vendita dei quotidiani La Repubblica e La Stampa, anche del sito HuffPost.it e le radio, Deejay Capital. Tra i partner vi sarebbe anche il Principe saudita Mohammed Bin Salman Al Saud, che è proprietario del 30% di Antenna Group. E ciliegina sulla torta in questa maxi operazione secondo La Verità, vi sarebbe come mediatore anche Matteo Renzi, sebbene nella trasmissione 8 e mezzo alla domanda della conduttrice Lilly Gruber ha smentito, ma a denti stretti. Eppure tra le tante cose si dice che il leader di Italia Viva come Direttore avrebbe già scelto e indicato Emiliano Fittipaldi

Si comprende che oltre ad essere una operazione finanziaria che libererebbe la famiglia Elkan assecondando, nel contempo, il loro progressivo disimpegno da ogni attività in Italia, e che in uno, avrebbe campo libero per le sue “libertà  imprenditoriali” e completerebbe l’operazione di spoliazione di una parte autorevole della stampa italiana ormai quasi tutta a sostegno del Governo e dei nuovi assetti politico-muscolari mondiali.

E in tutto questo, qualche maligolden Powergno sostiene che per rendere verosimile che il passaggio di proprietà si presenti più come una operazione finanziaria che volta al controllo totale dell’informazione nei tempi di guerre prossime venture, ci sarebbe appunto Renzi come mediatore e niente meno come difensore dei giornalisti comunisti Ignazio La Russa il quale, guarda un po’, si è proposto addirittura come intermediario tra i giornalisti comunisti e la nuova proprietà. Insomma come si dice: “Piatto ricco mi ci ficco“; E si sono “ficcati” per entrare in questa nuova “Arca di Trump” laddove chi non è a bordo, il minimo sarà colpito da un drone, ma anche per “agganciare” e “contenere” gli appetite delle sorelle Meloni.

Altro che “Golden power” e ruolo di difesa che il Governo dovrebbe esercitare per bloccare la vendita già avvenuta e sottobanco favorita dal Governo, secondo l’associazione Stampa Subalpina che grida al tradimento. Si rassegnino. Arrivano tempi bui. Più bui di quelli già molto oscuri.

Torino, 13 dicembre 2025

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