Giovane Italia analizza e riflette le critiche di Cammarota

La Giovane Italia su Cammarota: “parliamo meno e lavoriamo di più per ripagare le responsabilità che i cittadini ci hanno dato”.

Il PDL è appiattito su Cirielli, il Principe Arechi è un’organizzazione parallela. La doppia adesione non ha favorito la crescita.

Antonio Cammarota

SALERNO – L’attacco del Capogruppo del Pdl Antonio Cammarota, al Presidente della provincia Edmondo Cirielli, oltre alle reazioni violente del coordinatore Provinciale del popolo della Libertà Antonio Russo e del suo Vice Antonio Iannone, sono state motivo di riflessione dei giovani militanti della Giovane Italia.

L’organizzazione giovanile del PDL, molto attiva specie in questa delicatissima fase politica, spesso si è interrogata sul sistema e le sue evoluzioni, sui valori ed eventuali declinazioni degli stessi, su gli uomini che dovrebbero avere la forza di portare avanti idee e progetti rispondenti alle esigenze degi cittadini e sulle modalità di impegno che siano rispondenti a logiche di merito e di militanza politica al tempo stesso, si è sentita di intervenire nella vicenda, che tra l’altro è già all’attenzione del segretario del partito Angelino Alfano.

L’intervento, garbato nella forma ma fermo nei contenuti è del presidente provinciale della Giovane Italia Giuseppe Agovino: Mi dispiace che in un momento come questo dove è diventato difficile parlare di politica, troviamo il coraggio di parlare di cariche o di altro senza interrogarci su quello che siamo in grado di dare alla collettività.

Il presidente Cirielli oggi è l’unica figura che con la sua forza ideale e valoriale riesce ad essere il faro di un’intera comunità, che con la sua integrità trasferisce serenità a tutti quanti noi che lo riconosciamo come leader. Non voglio entrare nel merito della discussione fatta su tanti nomi anche perché penso che il presidente Cirielli sa bene che il suo operato sarà giudicato dagli elettori al termine del mandato e che quindi nell’interesse della collettività e della parte politica che rappresenta lui ha creato come nel suo diritto la squadra che meglio lo può sostenere, voglio però solo precisare una cosa in merito all’attuale assessore provinciale alle politiche giovanili, Antonio Iannone, uomo di partito sin da piccolo che ha fatto della politica una delle sue ragioni di vita e della militanza una prova del suo impegno sociale.

Forse nel suo caso possiamo dire che la meritocrazia, concetto che dalle nostre parti è un valore assoluto, ha pagato. Concludo dicendo buon lavoro a tutti, e se è possibile parliamo di meno e lavoriamo di più per ripagare l’enorme consenso e l’enorme responsabilità che i cittadini ci hanno dato“.

E’ evidente che avanza il disagio nel PDL Salernitano, lo stesso disagio che attraversa quello nazionale. L’appartenenza negli ultimi anni è stata soppressa rispetto al personalismo, e poiché in Provincia di salerno a torto o a ragione la Leadership se la è conquistata il Presidente Cirielli, il partito si è appiattito sulle sue posizioni, facendo passare in second’ordine il PDL stesso.

L’organizzazione parallela fondata da Cirielli, l’Associazione Principe Arechi ha selezionato ancora di più l’appartenenza, così non bastava essere iscritti al Partito, ma era necessario per avere il lascia passare, aderire all’Associazione del Presidente e quindi al Presidente.

Per contro, chi non era allineato era isolato e se avanzava un dissenso veniva espulso, e i due responsabili del PDL salernitano erano i primi ed agguerriti esecutori di “sentenze” di condanna delle opinioni. I dissidenti venivano invitati a lasciare il Partito e così è stato anche per Cammarota colpevole di “lesa maestà”.

Ma se si registra una colpevolezza nell’azione “parallela” del Presidente Cirielli, non si può tacere una altrettanta colpevolezza da parte del Ministro salernitano delle Pari Opportunità Mara Carfagna, la quale ha rinunciato ad una qualsiasi sua presenza, se non marginalmente, sul territorio provinciale, lasciando il campo libero al suo avversario contendente.

Adesso ci dovrebbe essere un minimo di chiarimento attraverso il congresso, che sicuramente vedrà prevalere Cirielli, che ha distribuito tutto quello che era possibile in termini di potere e sotto potere.

Se i giovani incominciano a riflettere c’è da scommettere che qualcosa succederà, e non resta altro che aspettare.

Salerno, 4 ottobre 2011

1 commento su “Giovane Italia analizza e riflette le critiche di Cammarota”

  1. ed ecco che continua la calcolata denigrazione degli avversari politico solo perchè hanno il coraggio di criticare e allora ecco un altro nominato tale giuseppe ma io dico il contrario invece parla di più come cammarota o hanno zittito anche te?

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