Il Ministro Romano ad Eboli con Busillo inaugura una mini-Centrale idroelettrica

Il Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano con Busillo, inaugura in località Castrullo, una mini-Centrale idroelettrica del Consorzio di Bonifica.

Per il Presidente del Consorzio di Bonifica in destra del fiume Sele Busillo: E’ l’occasione per far conoscere il nostro territorio al Ministro e mostrargli come investiamo concretamente i fondi europei, statali e regionali.

 

 

Saverio Romano

 

EBOLI – Il presidente del consorzio in destra del fiume Sele, Vito Busillo, informa che domani nel primo pomeriggio intorno alle ore 15.30, il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, On. Saverio Romano farà visita a Eboli e alla sede del Consorzio: “Il Ministro Saverio Romano – dichiara Busillo – sarà ad Eboli nella sede del consorzio in destra del fiume Sele, in località Cioffi – Corno D’ Oro, e successivamente lo accompagnerò in località Castrullo, per inaugurare una centrale idrolelettirca, che produce energia alternativa”.

 

 

Vito Busillo

 

Per Busillo la visita del Ministro è un momento importante per Eboli: “Sarà l’occasione per far conoscere il nostro territorio al Ministro ma anche per far toccare con mano come investiamo concretamente i fondi europei, statali e regionali, per migliorare il comparto agricolo e rendere un servizio sempre maggiore ed innovativo agli utenti” – e  il presidente Busillo pensa già al futuro dell’Ente consortile – “Siamo onorati di avere il Ministro Romano ad Eboli e per questo lo ringraziamo. Vorrei però che dopo la visita al consorzio destra sele, possa essere soddisfatto per il nostro lavoro e quindi intavolare un nuovo percorso per creare una sinergia sempre più coesa tra il consorzio ed il ministero delle politiche agricole ambientali e forestali, per pensare sin da subito al futuro, con azioni volte a migliorare sempre la nostra azione costante, per la qualità del suolo delle acque e quindi delle nostre produzioni agricole.

Eboli, 27 ottobre 2011

6 commenti su “Il Ministro Romano ad Eboli con Busillo inaugura una mini-Centrale idroelettrica”

    • Per Fressola –
      Hai proprio ragione, incomincio a far acqua, ma non da tutte le parti, mi sono confuso. Poiché in questa città si è parlato spesso di fotovoltaico e il Consorzio ha in corso di costruzione un impianto fotovoltaico, allora ho fatto confusione. Comunque grazie. Massimo del Mese

  1. Qualche tempo fa, noi sinistri, invitavamo i parenti di Falcone e Borsellino, vittime della mafia! Oggi il Presidente della “vasca che fa acqua da ogni dove”, dopo aver invitato Gambino, attualmente detenuto, e Cosentino, invita Romano, a quando Dell’Utri e i parenti di Setola e Bidognetti?

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  2. FINO A QUANDO IL MINISTRO ROMANO NON VERRA’ PROSCIOLTO DALLE ACCUSE DI COLLATERALITA’ CON LE ORGANIZZAZIONI MAFIOSE SICILIANE SAREBBE BENE “LASCIARLO STARE” IN PACE.
    MI AUGURO CHE DOMANI CON ROMANO CI SIA SOLO BUSILLO, INDIPENDENTEMENTE DALLA BONTA’ DEL PROGETTO “CASTRULLO” E L’IMPIANTO FOTOVOLTAICO ATTREZZATO.
    Antonio Lioi

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  3. Bella iniziativa non foss’altro per il fatto che il ministro non è quel che si definirebbe uno stinco di santo e la turbina idroelettrica in questione funziona già da un paio d’anni. Cordialmente.

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  4. Gentile On. Ministro Romano, venga pure ad Eboli, sarà accolto con simpatia ed entusiasmo, non solo dal Presidente del Consorzio ma da tutti i cittadini che amano Eboli e vogliono il suo meritato sviluppo, negato dagli stolti Amministratori della seconda Repubblica Dare a un cittadino del Mafioso o Camorrista è la cosa più comune che i Pappagalli nostrani sanno fare. Basta che un qualsiasi Pubblico Manettaro(*), in cerca di visibilità e di successo, accusi qualcuno e subito i Giacobini Catto/Comunisti, senza conoscere i fatti e i misfatti, sulla loro stampa e sui blog, gridano al ladro, all’assassino, al delinquente. Benvenuto On. Ministro Romano, anche se non è un Socialista, Le porgo cordiali saluti e La invito a leggere questa strana STORIA
    C’era una volta, in una Città del Mezzogiorno, chiamata Eboli, un’accozzaglia di assassini, estorsori, picchiatori, bombaroli e ladri (stranamente tutti figli di onesti e laboriosi lavoratori e commercianti), denominata “Banda Maiale” (Giovanniello, Cacuccio, Papuorco, Nbriachella,Diabolik & associati vari). In questa Città vi era anche un Ministro Socialista del Governo Italiano, un Sindaco Socialista, Assessori Socialisti, Amministratori della Sanità Salernitana e la maggioranza dei cittadini Socialisti. Era, insomma, la Città faro del Socialismo Meridionale e culla del Meridionalismo. Un bel giorno, finalmente, dopo che la “Banda Maiale” , anche se continuamente Denunciata dai Carabinieri di Eboli e di tutta la provincia, aveva per anni scorazzato liberamente in lungo e largo, di notte e di giorno, truffando, estorcendo, uccidendo e minacciando, un pool di Pubblici Manettari Salernitani, si convinse che era l’ora di associarli al Carcere di Fuorni. Tutti i cittadini delle Città e Paesi della provincia di Salerno, in un momento di sana euforia, ancora timorosi nel nominare la “Banda Maiale” ( molti fiancheggiatori, non tutti anonimi, si nascondevano ancora tra loro) festeggiarono in stretta intimità. Correva l’era della FARSA di Tangentopoli e, dopo Craxi, i Golpisti estesero le loro piovre (i Pubblici Manettari) in tutta Italia, decapitando e distruggendo intere famiglie di ignari ed innocenti Socialisti, di qualche Democristiano Forlaniano, di pochi Socialdemocratici e di alcuni Repubblicani (il loro Capo salernitano, Vice Presidente delle COOP, di nome Italico e cugino del poveretto -mandategli un msm da € 2,00- Santoro di anno0 e di un Santoro Pubblico Manettaro Salernitano, si salvò e nulla è dato sapere del suo futuro politico). In tale loro azione, i Pubblici Manettari, dopo aver arrestato o rinviato a Giudizio, senza prove e riferimenti certi (spesi centinaia di milioni di lire per intercettazioni, pedinamenti, missioni in tutta Italia, Servizi Segreti, Spioni ben pagati, impegno di centinaia di Carabinieri, Poliziotti e Finanzieri), Sindaci, ex Sindaci, Assessori, ex Assessori, Amministratori di Enti Pubblici, Imprenditori Edili, Agricoltori e Commercianti, quasi tutti Socialisti Craxiani, non erano riusciti ad incriminare il Ministro Socialista Ebolitano. Mentre i cittadini ancora festeggiavano, i componenti della “Banda Maiale”, furono messi tutti in libertà, con soldi, case e lavoro, a spese della collettività. Sotto la poco diligente regia di alcuni Pubblici Manettari Salernitani, Giovanniello, Papuorco ecc. avevano confessato, quali Collaboratori di Giustizia (Sic), di essere fraterni amici (passeggiate sottobraccio, cene sociali, frequentazioni casalinghe, raccomandazioni, informazioni riservate, elenchi di appalti pubblici e privati, nominativi da estorcere) del Ministro Carmelo Conte (avevano progettato di assassinare il figlio), di Elio Presutto (Ufficio incendiato, bomba d’avanti casa, estorsione per centinaia di milioni, forzata assunzione di Giovanniello per 3 mesi) del fu caro Gabriele Zottoli (il figlio, già rapito, si salvò dall’essere Assassinato in extremis per un miracolo piovuto da Napoli), i Socialisti Pirozzi (estorti continuamente e bastonati-Antonio- da essere ricoverato, in pericolo di morte, presso l’Ospedale di Eboli), il Socialista Consigliere Comunale Vittorio Maiorano (estorsione, minacce e violenze continue). A seguito di tali false ed estorte affermazioni dei componenti della “Banda Maiale”, fu imbastito il fantasioso e falso Processo “California”, che vedeva, in primo grado, assolti, giustamente, il Ministro Carmelo Conte, il fratello Angelo, l’ex Sindaco DC di Battipaglia, l’ex Assessore Socialista di Battipaglia e altri ex politici locali, mentre Presutto Elio, i germani Pirozzi, Vittorio Maiorano ed altri sventurati furono condannati all’infamante pena di 5/6/7 anni di reclusione. Nel processo d’Appello, ancora in itinere, vede stranamente, come voluto da una Pubblica Manettara Salernitana, ancora coinvolti tutti gli assolti in primo grado. Una Favola non raccontata dal pseudo Novellista Saviano è la seguente: Correvano gli anni della prima Rebubblica e in una Città del Meridione, chiamata Eboli, gestita da un’Amministrazione di Socialisti e Comunisti, avvenne un fatto criminale di stampo camorristico. Un bravo Assessore Comunista, di professione Imprenditore Edile, per dissensi politi nel suo partito, aveva minacciato di dimettersi e di creare una crisi Amministrativa, col conseguente scioglimento della Giunta e dimissioni del Sindaco (allora i Sindaci sentivano il dovere morale di passare la mano e non patteggiare con ex avversari per continuare ad Amministrare). Per evitare tale scioglimento e farlo desistere dai sui proponimenti, NOTTE TEMPO, l’Assessore, svegliato nel sonno, ricevette, presso la sua abitazione, la visita del noto camorrista Papuorco, accompagnato da altro camorrista Ebolitano, da un dipendente Comunale (che ancora spadroneggia nella Municipalizzata Ebolitana e per le stanze Comunali) e da un’altro Assessore. Le criminali minacce, di cui fu fatto oggetto, sortirono il risultato che l’Assessore non si dimise e L’Amministrazione continuò ad amministrare.
    Da “Il Giornale”
    …Il pasticcio della strage Borsellino che ha portato ieri sette ergastolani “innocenti” a uscire di prigione è il pasticcio dei pasticci. Era il 1992 quando il giudice fu massacrato con 5 agenti di scorta. E ora, dopo diciannove anni, non ci sono nemmeno più colpevoli……
    Questo avviene in questa Italia gestita palesemente dai Pubblici Manettari.
    Elio Presutto
    Eboli 29/10/011

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