9 e 10 febbraio 2012 Sciopero Nazionale dei Medici di Famiglia

Lo sciopero dei medici di famiglia si articola nelle giornate del 9 e 10 febbraio 2012 e tutti i sabato e le domeniche. Garantite le urgenze.

Le Ragioni dello Sciopero dei Medici di Famiglia in una lettera del segretario Provinciale FIMMG Francesco Benevento.

Francesco Benevento- Giacomo Milillo

SALERNO – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera del Segretario Provinciale Generale dei Medici di famiglia ( FIMMG), Dr Francesco Benevento, che ha inviato a tutti i suoi colleghi, nella quale spiega le ragioni dello Sciopero Nazionale, tra l’altro, già ampiamente esposte nella conferenza stampa di martedì scorso tenutasi presso la sede provinciale della FIMMG di Salerno in via F. Pinto.

Ragioni scaturite anche da uno degli ultimi convegni organizzato dalla FIMMG tenutosi a Scilla in Calabria alla presenza anche del Segretario Nazionale dei Medici di Famiglia Giacomo Milillo, ribadite nel corso della Coferenza stampa di martedì 7 u. sc. per spiegare i motivi delle agitazioni sindacali e la calendarizzazione dello sciopero che incomincerà nelle giornate del 9 e 10 febbraio 2012 e proseguiranno il sabato e la domenica con la Continuità assistenziale (guardia medica), oltre a garantire le urgenze e le assistenze domiciliari ai pazienti incapaci di raggiungere l’ambulatorio (ADP).

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Salerno, 3 feb. 2012
Protocollo n.42/2012

A TUTTI GLI ISCRITTI

L O R O    S E D I

LE RAGIONI DELLO SCIOPERO

Quando qualche collega mi chiede il motivo per cui iscriversi alla FIMMG, la risposta è che il Sindacato tutela i suoi interessi ed i suoi diritti, ed è proprio questo il motivo dello sciopero indetto per il 9 e 10 febbraio c.m: la tutela dei diritti del Medico di famiglia.

Il ricorso allo sciopero non và inteso come la difesa di una casta, siamo una categoria di professionisti che lavora a costi sociali e contribuisce alla fiscalità generale versando allo Stato il 44% dei propri guadagni. Noi con lo sciopero intendiamo difendere il modello ENPAM ed il denaro versato in tanti anni di duro lavoro.

Il Governo Monti ha posto delle condizioni nel decreto SALVA ITALIA, in cui si penalizzano inspiegabilmente, tutti gli Enti previdenziali privati, per altro virtuosi perché non hanno mai chiesto un centesimo allo Stato per pagare le proprie pensioni.

Se non si realizzassero le condizioni imposte entro 30 giorni, questi Enti sarebbero commissariati per confluire nel calderone INPS e noi passeremo da una contribuzione mista (quella attuale contributiva – retributiva) ad un sistema contributivo pure, che tradotto in termini economici significherebbe una perdita di circa mille euro (1000 euro) al mese per ognuno di noi.

La pretesa di avere un equilibrio tra entrate contributive ed uscite previdenziali da parte del nostro Ente per 50 anni, senza poter ricorrere al nostro patrimonio immobiliare in caso di necessità, (vendita di immobili, negli anni della gobba previdenziale) fà capire quale sia veramente l’intento di questa manovra.

Si vogliono mettere le mani nelle tasche dei Medici di famiglia, per impossessarsi dei suoi risparmi.

L’ENPAM in questi anni ha ben amministrato, abbiamo un bilancio di circa 12 miliardi di euro che fà gola alla Politica, nonostante il fatto che versiamo allo Stato 70 milioni di euro di tasse per gli immobili di proprietà della Fondazione.

Mi preme, in questo momento, ricordare anche la solidarietà che questo Ente ha verso i suoi iscritti.

Infatti in caso di premorienza o grave invalidità fà un abbuono di 10 anni di contributi. Basta essere iscritti all’ENPAM anche da 1 giorno per avere diritto ad un fondo di solidarietà di 14.000,00 euro all’anno, in caso di grave invalidità o di premorienza. Per i Medici non autosufficienti e particolarmente bisognosi vi è un fondo di solidarietà di 500,00 euro mensili.

Naturalmente tutto ciò scomparirebbe con un eventuale passaggio all’INPS.

Concludo con un appello a tutti i colleghi, nella nostra storia di Medici di famiglia non si è mai verificata una motivazione più grave di quella attuale per indurci allo sciopero.

Si apre una stagione densa di proteste e tutti abbiamo la responsabilità di impedire una ingiustizia che vedrebbe penalizzate le nostre pensioni, nel momento più fragile della nostra esistenza.

Il Segretario Provinciale Generale                                                               Dr Francesco Benevento

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Salerno, 9 febbraio 2012

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