Nuovo sequestro e nuovi avvisi per i Parchi a S. Lucia

Nuovo decreto di sequestro per il Parco Santa Lucia e per il Parco Primavera della Slam Srl di Giuseppe Pontecorvo.

Anche Antonio Pastore subisce la stessa sorte dei tecnci del Comune e al progettista, rappresentante legale della Sian Srl, ditta a cui era stata affidata la costruzione dei due complessi residenziali in località Santa Lucia.

Parco-sequestrato-Santa-Lucia

di Oreste Vassalluzzo
Caposervizio (Roma cronaca di Salerno)

BATTIPAGLIA – Sembra incredibile ma è tutto vero. C’è un nuovo decreto di sequestro per il Parco Santa Lucia e per il Parco Primavera della Slam Srl di Giuseppe Pontecorvo. Non un secondo sequestro, ma proprio una nuova notifica del decreto firmato dal Gip Giuseppina Alfinito notificato agli indagati lo scorso 12 aprile ad opera dei Carabinieri della Compagnia di Battipaglia.

Notifiche quindi giunte anche ai tecnici comunali indagati, Attilio Busillo, Gaetano Oliva, Maria Gabriella Camera e Michelangelo Guardigni. Così come per il progettista dei due interventi edilizi in località Santa Lucia architetto Bruno Di Cunzolo, a cui quindici giorni fa furono anche sequestrati 22 computer  e supporti magnetici. Oltre ai precedenti c’è anche Antonio Pastore, rappresentante legale della Sian Srl, ditta a cui era stata affidata la costruzione dei due complessi residenziali in località Santa Lucia. Anche l’imprenditore salernitano fu destinatario della perquisizione dei suoi uffici lo scorso 29 marzo.

Tra l’altro la Sian srl, ha comunicato al Comune di Battipaglia ma non alla Slam srl di Giuseppe Pontecorvo, di rinunciare all’incarico per la costruzione del complesso residenziale Parco Santa Lucia, tre giorni prima del sequestro avvenuto il 29 marzo scorso.

La notifica del nuovo decreto di sequestro è stata ordinata dal sostituto procuratore Antonio Cantarella perché il precedente sequestro presentava degli errori di notifica. In pratica il magistrato titolare dell’inchiesta sulle due lottizzazioni di Parco Santa Lucia e Parco Primavera, si è reso conto che per questo difetto di notifica l’atto risultava nullo, e per questo ha emesso un nuovo decreto, sostituendo il precedente. Ora gli avvocati difensori di Bruno Di Cunzolo, Alfonso Landi e Michele Tedesco, e l’avvocato Agostino De Caro per Giuseppe Pontecorvo, stanno vagliando l’atto per capire se possa avere o meno ripercussioni sul ricorso al Riesame già presentato in occasione del sequestro avvenuto il 29 marzo scorso.

La logica procedurale prevede che l’atto, anche se nullo, non cancella gli effetti reali che in quella occasione si sono verificati (il sequestro delle strutture e dei computer). Bisogna però verificare nel dettaglio l’atto notificato il 12 aprile scorso per comprendere se e quali azioni intraprendere. Settanta carabinieri impiegati, cinquanta computer e supporti tecnologici sequestrati, sei indagati, otto perquisizioni personali, 315 appartamenti sigillati per un valore complessivo pari a 45 milioni di euro. Fu questo il risultato dell’operazione effettuata in quella circostanza.

Gli indagati, con l’esclusione di Antonio Pastore, devono rispondere dei reati, in concorso, di abuso d’ufficio, lottizzazione abusiva e, di conseguenza, la realizzazione degli interventi edilizi in assenza di permesso di costruire. L’inchiesta della Procura di Salerno continua con il lavoro del consulente tecnico nominato dal sostituto procuratore Antonio Cantarella che sta effettuando i rilievi su tutti i computer e supporti magnetici sequestrati agli indagati.

L’operazione di sequestro, richiesta dal Pm al Gip Giuseppina Alfinito, si basa sulla relazione tecnica del Ctu (consulente tecnico d’ufficio) architetto Anna Napoli. La stessa relazione che gli avvocati degli indagati tentato di smontare nel ricorso presentato ai giudici del Tribunale del Riesame. Le controdeduzioni tecniche sono state affidate al professore Francesco Forte, noto urbanista napoletano.

Battipaglia, 15 aprile 2012

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