Salerno Convegno-dibattito: Precarietà, discriminazione, lavoro

19 maggio 2012, ore 19.00, Area Parco ex Salid, Salerno, Convegno-dibattito: Precarietà, discriminazione, lavoro: analisi critiche e pratiche di intervento.

SALERNOPrecarietà, Discriminazione, Lavoro: analisi critiche e pratiche di intervento, è il titolo del Convegno-dibattito organizzato dall’USB di Salerno, che si terrà il 19 maggio, alle ore 19,00, nell’Area Parco ex Salid di Salerno, nel “Villaggio dei diritti” del Pride Park. Ne discuteranno: Gennaro Avallone, Dipartimento Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione,Università di Salerno; Dario Barbirotti, Consigliere IDV – Regione Campania; Irene Bregola, Segreteria Nazionale PRC; Loredana De Petris, Coordinamento nazionale SEL; Enzo De Vincenzo, Esecutivo regionale – USB Campania; Omar El Mrisi, Lavoratore berbero di nazionalità marocchina; Pierpaolo Leonardi, Coordinatore nazionale – Confederazione USB; Manuela Palermi, Segreteria nazionale PdCI; Paolo Patanè, Presidente nazionale Arcigay.

Precarietà, discriminazione, lavoro: analisi critiche e pratiche di intervento

19 maggio 2012 – ore 19.00 – Area Parco ex Salid – SALERNO
discutono:
Gennaro Avallone
Dipartimento Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione
Università di Salerno
Dario Barbirotti
Consigliere IDV – Regione Campania
Irene Bregola
Segreteria Nazionale PRC
Loredana De Petris
Coordinamento nazionale SEL
Enzo De Vincenzo
Esecutivo regionale – USB Campania
Omar El Mrisi
Lavoratore berbero di nazionalità marocchina
Pierpaolo Leonardi
Coordinatore nazionale – Confederazione USB
Manuela Palermi
Segreteria nazionale PdCI
Paolo Patanè
Presidente nazionale Arcigay

Salerno, 16 maggio 2012

1 commento su “Salerno Convegno-dibattito: Precarietà, discriminazione, lavoro”

  1. Una tematica che si salda “nella carne” del vivere attuale,PRECARIATO,DISCRIMINAZIONI E ANNUNCI POCO AFFIDABILI,SONO IL PANE QUOTIDIANO DI CHI CERCA LAVORO O TENTA IN OGNI MODO DI TENERSELO,Le donne – in un paese come l’Italia che tarda a portare termine o forse a cominciare una vera e propria rivoluzione culturale – sono prestigiatrici di identità. Sono lavoratrici spesso precarie, dotate di retribuzioni sottili, in cerca di un impego, ma sono anche mamme, figlie, nonne dedite al lavoro di cura. Combattono contro il tempo e le condizioni tiranne in un gioco di incastri, spezzate in due fra un lavoro precario e mal retribuito, e un pesante e intensivo lavoro di cura. Sembrano aver smarrito la possibilità di potersi concedere qualche momento, magari conquistando “una stanza tutta per sé”.DI SEGUITO Le discriminazioni per orientamento sessuale delle persone,abbisognano di un protocollo che ha come obiettivo quello di monitorare, analizzare e proporre azioni di contrasto dei fenomeni di omofobia. IMMIGRAZIONE E DISCRIMINAZIONE Il regime neoliberista riconosce la libertà di movimento ai capitali ma non agli esseri umani.
    Le uniche persone che possono circolare liberamente sono i possessori di capitali
    Le barriere legali erette contro la migrazione sono costantemente rinforzate, ora che la soppressione massiccia di posti di lavoro e la concentrazione delle risorse nei paesi nativi, costringono milioni di persone a sradicarsi dalla propria cultura e dai propri paesi d’origine per cercare lavoro lontano da casa.
    Gli immigrati si trovano così sempre più in situazioni di precarietà e spessissimo d’illegalità, divenendo facili vittime dello sfruttamento.L’inserimento dei lavoratori immigrati nel mercato del lavoro italiano ha assunto una centralità politica e sociale crescente nel corso degli ultimi anni,Il differenziale retributivo, l’alta incidenza di infortuni e morti bianche, le discriminazioni razziali e religiose sui luoghi di lavoro, il fenomeno del lavoro irregolare, la cosiddetta “segregazione occupazionale”, che vede la maggior parte dei lavoratori stranieri confinati in determinati ambiti e a determinati livelli di qualifiche, sono alcune delle problematiche da affrontare.

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