Polito (FLI): Fermiamo lo scempio

Nuove norme dal Governo per la salvaguardia e l’uso del suolo? Mobilitiamoci, possiamo ancora farcela.

Le nuove norme impediranno l’assalto al territorio e ai terreni agricoli, come il caso dell’Housing Sociale Fontanelle, ponendo un limite al consumo del suolo, salvaguardando il territorio ed evitando dissesti idrogeologici? Intanto fermiamo lo scempio.

Paolo Polito

EBOLI – Il problema dell’ambiente e della salvaguardia dell’Ambiente è tra quelli più sentiti nella società moderna, i territori sono continuamente soggetti ad attacchi speculativi da parte sia delle Istituzioni che dei privati, sottraendo ogni giorno migliaia e migliaia di etteri di terreno all’agricoltura a beneficio delle urbanizzazioni cittadine e di tutte le indicazioni pianificatorie.

Impianto-biogas-Cartello indicazione lavori

E se da una parte magari si è pensato di bloccare le iniziative private sempre più audaci, introducendo una serie di leggi a protezione dell’ambiente, dall’altra si è adottato una serie di leggi che hanno bypassato quelle leggi e quei regolamenti stessi, irrompendo in lungo e in largo nei paesaggi rurali con interventi devastanti, dal punto di vista ambientale, ma rispondenti a finalità meritevoli dal punto di vista dei principi.

E così in tutta Italia, si è assistito alla invasione di iniziative come quelle del Mega Impianto Fotovoltaico realizzato sui Monti di Eboli dalla Toto Costruzioni, tra i più grandi d’Italia, pari a 60 campi di Calcio, realizzato su intere colline, facenti parte di un contesto paesaggistico incantevole, completamente scempiate per perseguire finalità meritevoli: quelle di produrre energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili. Stesso identico ragionamento per quanto riguarda l’Impianto a Biogas della potenza di 999 kWe, e relative opere connesse, un cavodotto interrato e una linea elettrica aerea, più una cabina di trasformazione, che la Società Isola d’Agri S.r.l. con sede in Cesena, il cui Amministratore unico, Stefania Cavaliere originaria di Eboli, starebbe realizzando in un’Azienda, in Località Isca-Femina Morta, nella quale ne ha piena disponibilita e un impianto fotovoltaico realizzato dal Consorzio di Bonifica Destra Sele, il località Pescara di Eboli, in un terreno di proprietà dello stesso consorzio e Un impianto Eolico di prossima realizzazione in Località San Miele realizzato sempre da un privato. Un vero e proprio assalto al territorio lasciando immaginare le conseguenze.

Conseguenze disastrose: e come si fa a dire che non è stato uno schiaffo alla natura e all’ambiente, quello di rivestire con dei giganteschi reggiseni di pannelli fotovoltaici le colline ebolitane, al posto di macchie mediterranee bellissime e al posto di piantagioni di noci e di frutteti vari, che crescevano rigogliosi, grazie alla posizione soleggiata e grazie anche a quelle colline come “seni” rigonfie di acqua? Allo stesso modo, come si fa a non dire che non esiste nessun problema di natura idrogeologica, e nessun problema dal punto di vista paesaggistico o relativo a beni architettonici, artistici e ambientali se quell‘Impianto di Biogas In località Isca di Femina Morta sorge a poche centinaia di metri dal Fiume Sele e dal Palazzo Reale di Persano? E se pure possa sfuggire dalle carte che in quell’area non ci siano problemi di natura idrogeologici, non può certo sfuggirci il toponimo che individua quella proprietà ricadente in località “ISCA“, che altro non significa che “ACQUA“. E solo il toponimo doveva mettere in guardia tutta quella pletora di persone “disinvolte” che hanno contribuito con la loro presenza e con il loro assenso al rilascio del Permesso Unico tendente alla realizzazione di qull’impianto di Biogas.

Parco fotovoltaico sui Monti di Eboli

Chi non ha tenuto conto di queste banalissime considerazioni e presi dalla foga di “obbedire” a Leggi sciagurate, che vorrebbero rendere un nuovo servigio alla società, utilizzando fonti alternative ma rovinando l’ambiente, cosa si può dire oltre che di fare un piacere ai nuovi “Palazzinari” energetici se non quello di dire che sono dei “cialtroni” osservanti a leggi “cialtronesche” che altro non producono che “cialtronate“?

Ebbene il Consigliere Polito evidentemente in mancanza di sensibilità da parte dell’Amministrazione comunale che invece dovrebbe sovraintendere alla “protezione” del territorio, ci informa che:

Il Consiglio dei Ministri, su proposta dei ministri delle politiche agricole Mario Catania, per i beni culturali Lorenzo Ornaghi e dello sviluppo economico Corrado Passera,  ha approvato un disegno di legge in materia di valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo. Con queste disposizioni si intende garantire l’equilibrio tra i terreni agricoli e le zone edificate o edificabili, ponendo un limite massimo al consumo di suolo e stimolando il riutilizzo delle zone già urbanizzate, e promuovere l’attività agricola che si svolge, o si potrebbe svolgere su di essi, contribuendo alla salvaguardia del territorio, ivi compresa la diminuzione del  rischio di dissesti idrogeologici.

Ecco i punti principali del provvedimento, riassunti nel comunicato finale di Palazzo Chigi:.

Terreni agricoli. Vengono identificati come ”terreni agricoli” tutti quelli che, sulla base degli strumenti urbanistici in vigore, hanno destinazione agricola.

Estensione massima terreni edificabili. Si introduce un meccanismo di identificazione, a livello nazionale, dell’estensione massima di terreni agricoli edificabili, ossia quei terreni la cui destinazione d’uso puo’ essere modificata dagli strumenti urbanistici. Lo scopo e’ quello di garantire uno sviluppo equilibrato dell’assetto territoriale e una ripartizione calibrata tra zone suscettibili di utilizzazione agricola e zone edificate.

Divieto destinazione uso terreni agricoli. Si prevede il divieto di cambiare la destinazione d’uso dei terreni agricoli che hanno usufruito di aiuto di Stato o di aiuti comunitari. Nell’ottica di disincentivare il dissennato consumo di suolo, l’intervento mira a evitare che i terreni che hanno usufruito di misure a sostegno dell’attivita’ agricola subiscano un mutamento di destinazione e siano investiti dal processo di urbanizzazione.

Recupero patrimonio edilizio rurale. Viene incentivato il recupero del patrimonio edilizio rurale per favorire l’attivita’ di manutenzione, ristrutturazione e restauro degli edifici esistenti.

Registro mipaaf. Si istituisce un registro presso il Ministero delle politiche agricole al fine di identificare i Comuni interessati, i cui strumenti urbanistici adottati non prevedono l’ampliamento di aree edificabili o un aumento inferiore al limite determinato dalle Regioni, che possono chiedere di essere inseriti.

Housing Sociale Loc Fontanelle render fotoinserimento dell’intervento sul lotto

Contributi costruzione. Si abroga la norma che consente che i contributi di costruzione siano parzialmente distolti dalla loro naturale finalita’, consistente nel concorrere alle spese per le opere di urbanizzazione primaria e secondaria, e siano destinati alla copertura delle spese correnti da parte dell’Ente locale.

Disincentivo attivita’ edificatoria. Si abroga inoltre la norma che prevede che una percentuale dei proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni previste dal Testo Unico in materia edilizia sia utilizzata per il finanziamento delle spese correnti dell’ente locale. Il fine e’ quello di disincentivare l’attività edificatoria sul territorio.

La prima lettura del ddl consente di esprimere un sicuro apprezzamento all’operato del Governo, che sta, evidentemente, imparando a fare politica e lo fa nel perseguimento dell’interesse collettivo, per il bene comune.

L’applicazione di queste norme, quando saranno in vigore, potrà, si spera, impedire che il territorio ebolitano, a chiara vocazione agricola, sia devastato da certe operazioni urbanistiche (vedi progetto housing sociale) approvate in modo scellerato dall’amministrazione e dalla sua maggioranza.

Occorre intervenire immediatamente, tutti, indistintamente! Senza guardare ai colori politici, ma coinvolgendo tutta la società civile, ma proprio tutta, perché ne va del nostro futuro, del nostro vivere civile, ma anche della nostra storia e delle nostre tradizioni.

Mobilitiamoci, forse possiamo ancora farcela ad evitare lo scempio”.

Fermare lo scempio, significherebbe lasciare che non si proceda più a creare lo  scempio e significa anche riparare a quegli scempi che nel frattempo sono stati portati a termine, grazie a quelle Leggi “cialtrone”, ma significa anche prendere definitivamente coscienza che la salvaguardia dell’ambiente è l’unica strada pecorribile, per evitare anche le catastrofi, che di anno in anno riempiono le cronache nazionali e internazionali e che mietono milioni di vittime.

Ci riusciremo ad avere la meglio sulle grandi questioni? Sicuramente è giusto iniziare da quelle più piccole, dalle nostre, da quelle che sono sotto i nostri oocchi e che con il nostro intervento possiamo evitare si consumino.

Eboli, 15 settembre 2012

6 commenti su “Polito (FLI): Fermiamo lo scempio”

  1. Polito si veste da difensore della civiltà attacando l’hausing sociale di fontanelle, ma si vede che non conosce affato il territorio ebolitano ……. Adesso ve lo spiego io, bisogna porre attenzione a: serracapilli (sia alla zona sia a chi si maschera dietro alcune associazioni….), prato, ss 18, zone limitrofe a S. Cecilia, aversana, acqua dei pioppi.

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  2. Gentile dott. Polito,

    con piacere leggo che un rappresentatnte di questa amministrazione, seppur di opposizione, si interessi della salvaguardia del nostro territorio.

    Le volevo suggerire anche un’altra zona del nostro bellissimo territorio dove ne vale la pena spendersi: la collina della Madonna del Carmine, in pieno Parco dei Picentini, in zona archeologica, dove ancora oggi si rilasciano concessioni edilizie e si costruisce in maniera assurda (lo scempio è facilmente visibile da ogni punto della città). Il PRG di Rosania richiamato in parte dal PSC di Melchionda indicano quell’area ad alto valore paesaggistico. Si vada a leggere questi passaggi e si facci portavoce di coloro che, inermi, non hanno voce per fermare questo scempio. Pretenda chiarimenti sul perché una struttura religiosa del XII secolo di proprietà del Comune sia inglobata in una struttura privata, perché, in quell’area, non sono previsti vincoli sul tipo di costruzioni da realizzare (materiali, colori, altezze, forme, ecc.).
    La sua battaglia sarebbe anche la nostra e la renderebbe sicuramente più degno di considerazione.
    A.V.

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  3. per A.V.
    “degno di considerazione”? Che caduta di stile!
    Non le sembra di offendere gratuitamente? Non sono un fan di Polito, tutt’altro! Ma bisognerebbe recuperare anche un pò di buone meniere, no?
    La locuzione mi ha sorpreso, in quanto i suoi interventi non sono mai fuori le righe.

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  4. Il dott. Polito non e’ consigliere d’opposizione ….lo e’ solo da qualche giorno …da quando l’hanno tenuto fuori dagli “affari di famiglia”, perche’ d’affari di famiglia si tratta…e non se ne intende la ragione…lui strenuo difensore e consigliori di fra’ Martino sulle problematiche statutarie ….e di bilancio..e’ stato spazzato via ed ora fa il moralizzatore e cerca di riparare i danni…che in concorso con altri ha causato…gli hanno preferito Fausto Vecchio e cumpa’ Vito ‘a bomboniera : il milazzismo e’ ancora in auge…ad Eboli.. sicuramente ..si!

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  5. Per antidoto

    vedo che siete un tantino permalosi. Non volevo offendere nessuno tantomeno il dott. Polito, ho concluso con quella parola solo volendo intende che io, pur non essendo di destra, valuto le persone dalle battaglie che questi portano avanti. In questo caso il dott. Polito mi è piaciuto. Punto! Nessuna offesa. Non attribuitemi intenzioni non mie.

    A.V.

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