Con il “Teatro dell’Oppresso” va in scena a Eboli il “Teatro delle diversità”

Sabato 8 e e domenica 9 febbraio2014, ore 10:00 – 17:00, Sala comunale San Lorenzo, Eboli, con il “teatro dell’oppresso” a cura di Ciccio Tedesco è di scena il “Teatro della diversità”.

Il percorso formativo composto da 4 incontri di 12 ore, è stato fortemente voluto dalle associazioni: “il Pane e le Rose”; Federazione Provinciale Art.ed.o Salerno. I laboratori portano in scena temi sociali di attualità, dalla violenza alla malattia, dal disagio giovanile al razzismo.

Teatro della diversità-Eboli-
Teatro della diversità-Eboli-

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – Si svolgerà ad Eboli, nei locali comunali San Lorenzo, il laboratorio di Teatro Immagine condotto da Ciccio Tedesco. Esperto in Teatro dell’Oppresso, il formatore calabrese, torna ad Eboli, per iniziare un percorso di formazione dedicato a questa  forma di tearo sociale sud americano ideato da Boal, dal quale ha avuto l’onore di apprenderne direttamente tecniche e metodologie d’ intervento. Fortemente voluto dall’associazione “Il Pane e le Rose” – Federazione provinciale Art.ed.o Salerno, il percorso formativo composto da quattro incontri, avrà inizio con il primo week end 8 e 9 febbraio dalle ore 10:00 alle 17:00.

Il laboratorio della durata di  12 ore, tratterà il Teatro Immagine, tecnica di espressione corporea, utilizzata per creare statue silenziose che, attraverso la loro interpretazione, scatenato discussioni pubbliche su temi sociali di grande attualità, dalla violenza alla malattia, dal disagio giovanile al razzismo ecc. Infatti, nel teatro immagine i partecipanti scelgono un tema e creano delle statue con i propri corpi, in interazione con altri partecipanti.

Eboli-Teatro-delle-diversità
Eboli-Teatro-delle-diversità

Questo linguaggio è corporale, metaforico, allusivo. Permette di esprimere situazioni complesse in silenzio, prima che intervenga il ragionamento. Solo in seguito i partecipanti le interpretano e ci proiettano le loro problematiche.

Da un punto di vista più ampio il teatro dell’oppresso è un metodo teatrale elaborato dal brasiliano Augusto Boal a partire dai primi anni 60, sulla base delle sue esperienze, prima a San Paulo, poi in altri Stati sudamericani e infine in Europa. É basato sull’approccio detto “coscientizzazione” di Paulo Freire, filosofo ed educatore brasiliano che ha scommesso il suo cammino pedagogico sul disagio, sulla comunicazione e sull’alfabetizzazione degli adulti non come asettico apprendimento tecnico o come indottrinamento ideologico, ma come ricerca comune di senso, a partire dalla vita quotidiana della gente. In coerenza con ciò, Boal parla dello “spett-attore” come di colui che deve essere protagonista della scena teatrale e non semplice e passivo osservatore parla dell’”essere teatro” come di una capacità tipicamente umana di “vedersi in azione” che va stimolata per poter riflettere sul presente e immaginare un futuro migliore.

Scopo del TdO non è quindi il prodotto finale esteticamente eccelso, ma l’uso della “teatralità” per comprendere le situazioni oppressive, i disagi, i problemi dell’essere umano, per poterci riflettere collettivamente e ipotizzare i cambiamenti possibili.

Nello specifico il Teatro immagine, che è una delle tecniche utlizza nel TDO, si può adattare a situazioni molto diverse: immagine di una scena ambientata nel passato per studiare i tempi nelle lingue, immagine di una malattia per capire i pregiudizi che la lasciano crescere, statue sulla prepotenza per capirne l’origine. Il teatro immagine è uno strumento prezioso per chiarire situazioni difficili e per risolvere problemi. Le immagini servono anche per la creazione di scene di teatro forum o invisibile dove un pubblico potrà intervenire, tecniche che verranno trattate nei prossimi incontri in calendario.

Per conoscere il calendario completo dei laboratori organizzati dall’associazione “il pane e le rose” basta visitare il sito web www.salerno.artiterapie-italia.it. E’ questa, infatti, una delle novità 2014 firmata dall’associazione ebolitana, un portale web dedicato completamente alla formazione in artiterapie, è possibile trovare il calendario completo con le date e le schede informative dei laboratori in programmazione per tutto il 2014.

Inoltre, attraverso l’apposita sezione e-learning, gli allievi iscritti ai percorsi triennali di musicoterapia, danzaterapia, arteterapia e teatroterapia, possono accedere alla propria area personale scaricando i vari materiali didattici previsti per il proprio percorso formativo, possono discutere attraverso un forum con tutti i docenti e allievi della rete Art.ed.o Nazionale e scolgere le prove di valutazione previste durante l’anno accademico. Per entrare nel mondo delle esperienze proposte dall’associazione “il Pane e le Rose” – Federazione Art.ed.o Salerno, basta inviare un’email all’indirizzo ass.ilpaneelerose@gmail.com, è possibile partecipare sia ai singoli laborati in calendario e sia iscriversi ai percorsi triennali di specializzazione in arteterapia.

Eboli, 7 febbraio 2014

3 commenti su “Con il “Teatro dell’Oppresso” va in scena a Eboli il “Teatro delle diversità””

  1. In ginocchio in piazza dovremmo mettere qualche assessore o consigliere un poco bricconcello e con cappello ed orecchie da somaro gridare la propria colpa e chiedere perdono agli ebolitani(come avveniva durante la rivoluzione culturale maoista)

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