De Magistris promette: Presto i matrimoni gay validi anche a Napoli

Il Sindaco di Napoli De Magistris al Consiglio Nazionale Arcigay: «Disponibile a trascrivere i matrimoni gay nel registro di Stato Civile».

Il sindaco di Napoli promette e l’Arcigay esulta: Una vittoria. Prima dell’estate la trascrizione dei matrimoni same sex contratti all’estero come a Grosseto e Fano saranno una realtà anche a Napoli. Sannino: «De Magistris sia da esempio».

Luigi-De-Magistris-Arcigay.
Luigi-De-Magistris-Arcigay.

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

NAPOLI – Sollecitato da Salvatore Simioli, presidente onorario di Arcigay Napoli, – si legge in una nota politica inviataci dall’Ufficio stampa Arcigay di Napoli – il sindaco di Napoli Luigi De Magistris si è impegnato a realizzare prima dell’estate la delibera attuativa che anche a Napoli permetterà la trascrizione presso lo Stato Civile del  matrimonio contratto all’estero tra persone dello stesso sesso con residenza nel comune, come avvenuto di recente a Grosseto e a Fano sulla base dell’ordinanza 09/04/2014 del tribunale di Grosseto.

Il sindaco di Napoli De Magistris è intervenuto al Consiglio Nazionale di Arcigay, presieduto da Simioli e svoltosi straordinariamente al PAN di Napoli, per la mostra di Andy Warhol, nel suo intervento iniziale di benvenuto ha annunciato destando non poco stupore: «Piena disponibilità a trascrivere sul registro di Stato civile del capoluogo partenopeo i matrimonio contratti all’estero dalle coppie omosessuali residenti in città». Tutti i presenti intervenuti al Consiglio nazionale di Arcigay, hanno accolto le parole del Sindaco con un lunghissimo applauso. La notizia subito è rimbalzata agli onori della cronaca e nei vari ambienti politici.

«Tra i tanti primati che ci attribuiscono come negativi vogliamo essere in prima linea sulla questione dei diritti e la questione sollevata dal tribunale di Grosseto sollecita un tema su cui siamo ad una fase avanzata di studio per attuare quello che il legislatore riesce a fatica ad affermare formalmente», ha affermato il sindaco Luigi De Magistris, «La costituzione repubblicana non vive solo attraverso le leggi ma anche attraverso gli atti amministrativi, le prassi, le azioni che noi ogni giorno facciamo. Quindi è un errore pensare che dobbiamo aspettare per forza e solo le leggi, che come abbiamo visto di recente possono essere anche illegittime secondo la costituzione. Delle delibere coraggiose possono sembrare anche una forzatura ma così non è».

«Napoli non è solo la prima delle metropoli italiane ad aver approvato il registro delle Unioni Civili ma sarà la prima a convalidare i matrimoni che centinaia di coppie formate da persone dello stesso sesso stanno contraendo all’estero in viaggi della speranza, – afferma Antonello Sannino, presidente di Arcigay Napoli e portavoce del “Mediterranean Pride of Naples 2014” – Luigi De Magistris come politico sia da esempio in questo momento per la nostra sgangherata classe dirigente, un amministratore capace di ascoltare i cittadini e promuoverne la partecipazione per rendere effettiva la piena realizzazione dei principi fondamentali della nostra Costituzione».

Le motivazioni che hanno spinto il Sindaco De Magistris a regolamentare con la trascrizione i matrimoni gay nel registro dello Stato Civile, raccogliendo tra l’altro anche il dispositivo dell’ordinanza 09/04/2014 del tribunale di Grosseto, derivano anche da una verità universale che riguarda la Città di Napoli, tra le Metropoli italiane ed europee che più taccoglie quello spirito moderno di città multietnica, multiculturale e multireligiosa, e da “Capitale del Mediterraneo” come ha ricordato proprio ieri sera il Sindaco di Napoli al Teatro di Corte di Palazzo Reale nel corso della messa in scena della Commedia “La serva Padrona“, Napoli per il suo retroterra e per la sua straordinaroia vivacità e generosità non può che aprirsi anche a quelle che vengono definite come conquiste sociali, ma che devono necessariamente essere riconosciute da atti istituzionali perchè rappresentano nella realtà sociale i sentimenti, le emozioni e la morale collettiva.

Il file audio, con immagini, e la trascrizione integrale dell’intervento del sindaco Luigi De Magistris al Consiglio Nazionale Arcigay del 31/05/2014 sono all’url http://goo.gl/L0dySO.

Napoli, 1 giugno 2014

4 commenti su “De Magistris promette: Presto i matrimoni gay validi anche a Napoli”

  1. Il concetto della validità è impensabile,il codice civile non ammette matrimoni tra stesso sesso,si tratta di atti privati registrati in un apposito albo,del resto neanche le libere unioni “more uxorio” hanno effetti paragonabili al matrimonio.
    Il 3 aprile 2009 il Tribunale di Venezia ha emesso[97], su ricorso di una coppia omosessuale, un’ordinanza di remissione alla Corte Costituzionale con cui si chiede alla Corte di valutare se l’interpretazione corrente e sistematica del codice civile che esclude le coppie omosessuali sia costituzionale. Il Codice civile italiano, pur non prevedendo nulla a proposito della diversità di sesso degli sposi, in alcuni articoli contiene le parole “moglie” e “marito”; ed è su questa previsione, secondo la corte di Venezia, che si fonda l’impossibilità di celebrare un matrimonio omosessuale.
    « La sentenza della Corte Costituzionale n. 138 del 2010 ha negato fondamento costituzionale al diritto al matrimonio tra due persone dello stesso sesso, in riferimento sia agli artt. 3 e 29, sia all’art. 2 Cost. Dunque, il suo riconoscimento e la sua garanzia – cioè l’eventuale disciplina legislativa diretta a regolarne l’esercizio -, in quanto non costituzionalmente obbligati, sono rimessi alla libera scelta del Parlamento »
    « I componenti della coppia omosessuale, conviventi in stabile relazione di fatto, se – secondo la legislazione italiana – non possono far valere né il diritto a contrarre matrimonio né il diritto alla trascrizione del matrimonio contratto all’estero, tuttavia – a prescindere dall’intervento del legislatore in materia -, quali titolari del diritto alla “vita familiare” e nell’esercizio del diritto inviolabile di vivere liberamente una condizione di coppia e del diritto alla tutela giurisdizionale di specifiche situazioni, segnatamente alla tutela di altri diritti fondamentali, possono adire i giudici comuni per far valere, in presenza appunto di «specifiche situazioni», il diritto ad un trattamento omogeneo a quello assicurato dalla legge alla coppia coniugata »
    SOLUZIONE SPOSATEVI: ALL’ESTERO 16 del DPR 396/2000 E CHIEDETE L’OMOLOGAZIONE AL GIUDICE.

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  2. CARO DE MAGISTRIS,SOLO MARKETING PER FARTI PASSARE “ALLA MODA”…
    PRIMA VOLEVI FARE LE ANALISI ALLE FECI CANINE PER STABILIRE I PROPRIETARI INDISCIPLINATI E COSI SANZIONARLI,CON COSTI PROIBITIVI IN UNA REGIONE ALLO SFASCIO NELLA SANITA’,POI I “MATRIMONI” GAY,CHE MATRIMONI NON SONO SENZA UNA APPOSITA LEGGE DELLO STATO,ANCHE IL VOLER PASSARE ORA AL PD,BEN SAPENDO DI NON AVERE I NUMERI PER FARTI RIELEGGERE.
    IL TUTTO IN UNA GIUNTA COLPITA DA MOLTI SCANDALI GIUDIZIARI,CONTRAPPASSO DOCET,PARENTOPOLI,UNA CITTA’ SEMPRE DI PIU’ ALLO SBANDO CHE CERCA DI RIPRENDERSI DALLE TROPPE CHIACCHIERE CHE LA HANNO UBRIACATA DI SOGNI….

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  3. Luigi De Magistris: “Collaboro con Renzi”,mossa astuta,
    ma il Pd non vuole ricandidarlo per il secondo mandato!
    Il sindaco si avvicina al presidente del Consiglio e ai Democratici, ma i big del partito non lo vogliono,ritengono che l’ex pm sia una zavorra,dopo anni 4 quasi fallimentari di arancione ci sono solo i conti,che volgeranno a breve al rosso!

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