Fisciano: 40 borse di studio e opportunità di lavoro per giovani

Iscrizione per 40 borse di studio per giovani del mezzogiorno con ottime opportunità di lavoro in Spagna, Portogallo, Inghilterra, Polonia e Germania.

Per partecipare alle selezioni bisogna inviare il proprio curriculum vitae in formato Europass corredato da una lettera motivazionale, redatti in litaliano e inglese. Termine ultimo per la presentazione delle domande è il prossimo 20 agosto.

progetto IMP-EXP,
progetto IMP-EXP,

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

FISCIANO – Il Gruppo Iovine, ente promotore del progetto IMP-EXP, indice un bando di selezione per titoli e colloquio per l’assegnazione di n. 40 borse di studio, Leonardo da Vinci Plm, della durata di 15 settimane, da svolgersi in uno dei seguenti Paesi: Spagna, Portogallo, Inghilterra, Polonia e Germania.

Il Concorso è riservato a tutti i giovani, residenti in Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Toscana, che non abbiano compiuto i 36 anni di età e che siano in possesso dei requisiti riportati nel bando allegato.

Per partecipare alle selezioni bisogna inviare (o consegnare a mano), il proprio curriculum vitae in formato Europass corredato da una lettera motivazionale, entrambi redatti in lingua italiana ed inglese, al seguente indirizzo:

Gruppo Iovine Via Matteo Galdi – 84081 Baronissi (SA). Sull’esterno della busta dovrà essere apposta la seguente dicitura: Progetto IMP-EXP Gruppo Iovine Baronissi (SA).

Termine ultimo per la presentazione delle domande è il prossimo 20 agosto. Per visualizzare il bando completo collegarsi al seguente link: http://www.comune.fisciano.sa.it/files/concorsi/impexp/11288_bando_progetto_leonardo.pdf

Per informazioni inviare una email a imp-exp2013@libero.it oppure telefonare al numero 089-7728547089-7728547.

Fisciano, 11 agosto 2014

3 commenti su “Fisciano: 40 borse di studio e opportunità di lavoro per giovani”

  1. una ottima notizia che fa il paio con una a mio avviso meno positiva:
    Articolo 18, Alfano: “Va abolito entro agosto” ma il Pd lo ferma…
    mi sembra la sostanza del vecchio e del nuovo capitalismo: abolire le tutele dei soggetti più deboli.
    Storicamente il Capitalismo non ha mai abbracciato alcuna ideologia se non la propria. E’ vero piuttosto il contrario e cioè che si è servito e si serve dei vari regimi o meno e delle ideologie che li supportano per condurre i propri “affari”. Inoltre è vero che diversi aspetti del Capitalismo sono comuni alle dittature e cioè la prevaricazione sul più debole,la schiavizzazione dei lavoratori e l’eliminazione dei diritti sindacali ed umani. Il dio che il Capitalismo venera e per il quale offre sacrifici umani è il profitto smisurato,sfrenato e qualsiasi mezzo è lecito.
    Alfano che parla di abolire l’art. 18. E pensare che fino al 1997 il contratto a tempo indeterminato era lo standard in Italia, e non mi si dica che negli scorsi decenni l’Italia era piena di disoccupati.
    Una vergogna senza fine, prima ci hanno venduto la favoletta che le aziende estere non venivano ad investire in italia per colpa dell’art.18, ora che è da un po’ che è stato già modificato e depotenziato, ancora c’è qualcuno che crede che il mercato del lavoro e l’occupazione in Italia non riparte xchè è rimasta solo una piccola parte dell’art.18.
    L’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori tutela il lavoratore dal rischio di licenziamenti arbitrari, appunto senza giusta causa. In che senso ció e un eccesso di tutela?
    E in Svezia il Partito Socialdemocratico intanto afferma, a ragione, che l’occupazione si crea intervenendo e potenziando il WELFARE e i diritti, NON depotenziandoli.
    E pensare che fino al 1997 il contratto a tempo indeterminato era lo standard in Italia, e non mi si dica che negli scorsi decenni l’Italia era piena di disoccupati o in fallimento.
    Fortuna che i lavoratori dipendenti in Italia (privati e pubblici) costituiscono la netta maggioranza della popolazione attiva!!! Pensate se erano di meno,infine,che poi l’abolizione dell’art.18 sia in grado di risolvere il problema, ho in proposito i miei dubbi,condivisi da milioni di connazionali.

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  2. ULTIME DA “COLPI DI CALORE”:
    Guido Tabellini: “Non c’è altra via: giù salari e tasse alle imprese”
    ex rettore della Bocconi si deve consentiredi far scendere gli stipendi “anche sotto il minimi contrattuali”, un’operazione che sarebbe ” (pure!!!!)
    sempre meglio che avere una disoccupazione alta o un lavoro a tempo determinato”.
    PECCATO CHE I SACRIFICI SIANO SEMPRI “GLI ALTRI”,A FARLI,MAI I “PAPAVERI” DELLA NAZIONE!
    Ce ne fosse uno che inizi a dare finalmente l’esempio.
    Tra l’altro il circolo virtuoso prevederebbe l’aumento di tutti i redditi che innescano una ripresa dei consumi che invitano le aziende a produrre di più e quindi ad avere più lavoratori che rimettono in moto tutta l’economia a qualunque livello.
    hanno studiato, hanno ricercato, hanno scritto libri, si credono scienziati e cosa propongono????
    O si lavora da schiavi o nulla.
    Pensa che i faraoni lo sapevano già 5mila anni fa e non avevano fraquentato la bocconi.
    Questa è la differenza con molti professori universitari di altri Paesi, che insegnano ad “intemittenza”.
    Ma non hanno mai “lavorato” in vita loro, quindi non hanno mai provato sulla loro pelle l’Economia reale.
    OK,VA BENE,SI DIMEZZINO PERò ANCHE I BENI DI CONSUMO,IL FAMOSO PANIERE,ALTRIMENTI LA GENTE COSA SPENDE?
    COME RIPARTE L’ECONOMIA SE NEGLI STORES AZIENDALI CI SARANNO STOCKS INVENDUTI DI MERCE?
    E le situazioni di crisi si superano con l’innovazione, gli investimenti e la riduzione degli sprechi, non eliminando tutele e riducendo salari.

    uno slogan degli scioperi Fiat di qualche decennio fa recitava:
    “ahi ahi ahi,sempre in culo agli operai,ma i tempi
    son cambiati ora in culo anche agli impiegati”
    peccato che questa pratica “sodomita” non arrivi anche in altro ed alto loco.

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