Addio PUC: Scaduti i termini si “ritorna al passato”. Si va verso una proroga

I PRG di Eboli, Battipaglia e altri 147 comuni della provincia hanno perso la loro efficacia: Si “ritorna al passato”. Si chiede a De Luca una proroga.

La norma per i comuni che non hanno approvato in tempi utili (4 luglio 2015) il PUC, hanno margini ristettissimi di manovra. Nicola Vitolo, Funzionario alla pianificazione territoriale della Provincia chiarisce circostanza, tempi e percorsi.

Nicola Vitolo
Nicola Vitolo

da (POLITICAdeMENTE) il Blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA / EBOLI – Gli strumenti urbanistici: Piano Regolatore Generale (PRG) o Piani di Fabbricazione; dei comuni che nei tempi utili (4 luglio 2015) non si sono dotati e non hanno approvato il Piano Urbanistico Comunale (PUC) come il Comune di Battipaglia ed Eboli e altri 147 di tutta la provincia di Salerno hanno perso di efficacia. Pertanto, essendo sia il Comune di Battipaglia che quello di Eboli sprovvisti di PUC, si applicherà la disciplina dell’articolo 9 del DPR 380/2001.

Come è noto, l’art. 1 e 3 del “Regolamento di Attuazione per il Governo del Territorio” della Regione Campania n. 5 del 4 agosto 2011 stabilisce che “ferma restado la previsione dell’Art. 39 della legge Regionale n. 16/2004 2 e dei commi 5 e 6 dell’art. 9 della Legge regionale n. 13 (Piano Territoriale regionale 13 ottobre 2008), i Piani Regolatori Generali e i Programmi di fabbricazione vigenti perdono efficacia dopo 18 mesi dall’entrata in vigore dei Piani Territoriali di Coordionamento Provinciale (PTCP) di cui all’art. 18 della Legge regionale 16/2004 (cfr.DGRC n. 605 del 20/12/2014 e art. 1 c1 del Reg. Generale n. 2 del 24/01/2014, pertanto a far data dal 4 luglio 2015, in assenza di ulteriore proroga gli strumenti urbanistici Vigente sia del Comune di Battipaglia e sia del Comune di Eboli e di tutti i comuni che non hanno adempiuto alla norma hanno perso di efficacia.

Palazzo-Santagostino-Provincia-di-Salerno
Palazzo-Santagostino-Provincia-di-Salerno

Pertanto a partire da l 4 luglio u.s., essendo i  Comuni di Battipaglia e di Eboli sprovvisto di PUC, dovranno applicare la disciplina dell’art. 9 del Decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 di cui al Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia.

Intanto l’Ente Provinia di Salerno ha convocato presso Palazzo S. Agostino tutti i 158 Comuni della provincia, per un incontro, che si è tenuto il giorno 2 luglio scorso, sia per informare gli stessi della scadenza e sia per intraprendere un percorso comunevolto ad ottenere una proroga della scadenza da parte della Regione Campania, ma anche di procedere alla revisione, attraverso dei suggerimenti utili verificati nel corso dell’applicazione della normativa stessa da parte della struttura tecnica provinciale, che vanno nella direzione di riprendere in generale le fila della programmazione territoriale e vada nella semplificazione di talune procedure che di fatto allontanano notevolmente i tempi di attuazione-approvazione.

All’incontro hanno partecipato in maniera massiccia Sindaci o loro delegati, di un centinaio di Comuni interessati, poichè ad avere i PUC approvati sono solo 9 comuni, tra cui quello di Salerno, che nonostante tutto ha voluto attraverso il suo assessore Mimmo De Maio dare un contributoi alla risoluzione della vicenda. Per Battipaglia hanno partecipato i tecnici Cannoniero e Daco, per Eboli il Vice Sindaco Cosimo Pio Di Benedetto.

Mimmo Volpe
Mimmo Volpe

La vicenda sebbene complicata è seria, ma va inquadrata anche nella contestualità che non deve affatto escludere le circostanze di un passaggio politico che per ialcuni comuni come Eboli e Battipaglia passa attraverso la circostanza di essere stati amministrati da strutture commissariali, ma anche dalla circostanza delle elezioni regionali. nello stesso tempo, piché i Comuni sono in fase avanzata di programmazione, alcuni addirittura in dirittura d’arrivo, e poiché risulta quanto mai proponibile demandare a commissari ad acta che dovrebbero provvedere alla stesura e alla approvazione di tali strumenti programmatori, escludendo di fatto i processi locali, è auspicabile che il neo Presidente della Regione Vincenzo De Luca, il quale anch’egli si è insediato solo da due giorni, conceda una proroga, che sia però l’ultima e consenta ai comuni di decidere da se le loro programmazioni urbanistiche.

A talke proposito, proprioper fare chiarezza e per conoscere sia lo stato di fatto, i relativi percorsi, ele conseguenti proposte abbiamo vluto ascoltare l’Architetto Nicola Vitolo, tra l’altro battipagliese, Funzionario delegato del settore pianificazione territoriale, presso l’Ente Provincia di Salerno.

Come si inquadra la vicenda alla luce della normativa vigente.
Sono spirati i termini previsti dalla regolamento regionale per l’approvazione dei Puc (essendo trascorsi 36 mesi dall’approvazione del PTCP) e solamente 9 comuni su 158 hanno adempiuto alla norma regionale, gran parte degli altri stanno completando i vari percorsi di cui ai PUC, alcuni hanno raggiunto livelli di lavoro più avanzati altri meno.

Cosa pensate di fare e quali sono le prossime iniziative?
Di qui la provincia anche attraverso il suo delegato alla pianificazione Mimmo Volpe ha convocato i 158 comuni per stilare un documento comune affinché il Presidente della Regione Campania De Luca, alla prima seduta di giunta affronti il problema è possa concedere una ulteriore proroga, che noi d’intesa con i sindaci abbiamo individuato in 18 mesi.

E poi?
Contestualmente, di concerto con le amministrazioni comunali e le altre province della Campania, abbiamo espresso la volontà  di modificare la legge regionale n 16/2004, per diverse motivazioni:  Poiché il regolamento 5 del 2011 allo stato é all’attenzione della Corte costituzionale avendo il Tar Napoli già ravvisato motivi di legittimità costituzionale  per l’introduzione di un articolo(il 43 bis della l. 26/2004) che consentiva che con un r regolamento fossero disciplinati una serie di procedure urbanistiche, pertanto allo scopo di evitare che la Corte annulli il regolamento stessa possa conseguenzialmente anche annullare i relativi puc approvati da detti regolamenti.

In che modo e con quali modalità.
A tale scopo proponiamo di riportare nella legge il disciplinare e le procedure necessarie in corpo alla legge stessa. Le modifiche alla legge devono riguardare anche la semplificazione delle procedure, poiché non é possibile che i percorsi siano identici tra l’approvazione di un puc e l’approvazione delle norme tecniche di attuazione o di una variante di piccola entità o per variare le disposizioni programmatiche del puc legate esclusivamente al mandato di programma o varianti puntuali di natura produttiva. Resta forte comunque il sollecito ai sindaci di redigere i puc, ovvero, i piccoli comuni devono consorziarsi e fate puc intercomunali assistiti semmai da appositi finanziamenti regionali. La provincia comunque é intenzionata a costituire gruppi di lavoro   uno per ogni ambito identitario a sostegno dei comuni interessati.

Nelle more come è chi può operare in materia urbanistica?
Nel mentre ci auguriamo vi sia una risposta celere dalla Regione e che vada anche in linea con i suggerimenti-proposte avanzati, possono operare solamente i comuni i quali hanno gli strumenti esecutivi approvati (PUA), ovvero, é possibile solamente utilizzare l’articolo 9 del DPR 380 2001 individuando una serie di interventi. Appare evidente, “tempus regit Actum”, che i comuni debbano nelle more utilizzare la regola ferrea di favorire i percorsi giá avviati e semmai in stato di fermo. Appunto proprio per quella mancanza di semplificazione che si propone rende u processi lenti e farraginosi.»

………………………..  …  …………………………..

richiesta al presidente della regione_Pagina_1

PUC-Proroga-richiesta al presidente della regione_Pagina_2

Eboli/Battipaglia, 8 luglio 2015

2 commenti su “Addio PUC: Scaduti i termini si “ritorna al passato”. Si va verso una proroga”

Lascia un commento