Eboli e “Le notti dell’Ermice”: Alla riscoperta del Tufara

4 settembre 2015, ore 20,00, Eboli, centro antico, “Le notti dell’Ermice”, un percorso illuminato sulle sponde del Tufara.

Una serata magica lungo il percorso del Tufara: Tra musica, gastronomia, visite guidate; alla riscoperta dei luoghi di memoria, tradizioni e storia cittadina, grazie ai volontari dell’Osservatorio Permanente Patrimonio Eboli.

Le notti dell'Ermice
Le notti dell’Ermice

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – 4 settembre 2015, con inizio alle ore 20.00 nel centro antico di Eboli, i volontari dell’Osservatorio Permanente Patrimonio Eboli e con il Patrocinio del Comune, per la riscoperta e la valorizzazione dei luoghi della memoria, delle tradizioni e della storia cittadina, hanno organizzato delle visite guidate lungo le sponde del Torrente Tufara: “Le Notti dell’Ermice“, un Percorso illuminato che associa alla finalità del recupero della memoria collettiva anche quella di offrire momenti di convivialità tra  musica, gastronomia.

Dopo il recupero ed il ripristino dei percorsi di una vasta area dell’Ermice, avvenuto grazie all’autofinanziamento e al lavoro sinergico, fisico e volontario del gruppo “Osservatorio Permanente Patrimonio Città di Eboli“, il gruppo stesso ha pensato di organizzare una visita guidata lungo l’antica via dei mulini, lungo la quale vi sono una serie “Laghetti” comunemente chiamati “dell’Ermice”: un appuntamento notturno, unico nel suo genere, singolare e suggestivo, specie osservando gli specchi d’acqua per l’occasione illuminati fino a costituire giochi di luce ed effetti eccezionali. Una visita guidata che ha come scopo quello di far riscoprire alcuni luoghi ritrovati, simbolo della storia della Eboli antica, ricca di riferimenti e di luoghi storici e misteriosi, sia ai tanti ebolitani che ignorano queste straordinarie bellezze distratti dalla quotidianità della “vita moderna” e sia ai visitatori che saranno calamitati dall’iniziativa.

U vutt’ ru cianciuso“, chiamato così perchè il lungo, continuo ed irregolare, come portata, salto dell’acqua generava un suono simile al pianto di un bambino capriccioso, luogo frequentato soprattutto di giorno, visitato sia prima che dopo il percorso per bere la sua bella acqua fresca; il “maretto“, chiamato così perchè si presentava con il fronte sabbioso e la gradualità del mare, piccolo specchio d’acqua nel quale i ragazzi più piccoli, quelli meno coraggiosi o che non volevano correre rischi si facevano il bagno durante le caldissime stagioni estive; o la “Buat“, chimata con un francesismo, perché si presentaca circolare e profonda, appunto come una scatola di latta, uno specchio d’acqua fredda e limpidissima tra rocce calcaree lisce e arrotondate dal perpetuo scorrimento del torrente, vera e propria “piscina”, pericolosa e tentatrice, ma attrazione per i giovani più coraggiosi, che si cimentavano in vere e proprie gare di tuffi. Il più bravo era Damiano “o purtualluccio“, si tuffava da 5/6 metri di altezza partendo da un “trampolino” di lancio tra i cespugli di mirtillo e poiché da quel luogo non si vedeva la “buat” imprimeva al tuffo una spinta in su e successivamente esercitava una pericolosissima curva verso il basso, fino poi a raggiungere proprio il centro della “buat”.

Purtroppo quei luoghi per quanto belli, affascinanti e misteriosi sono legati anche a tristi ricordi, a vere e proprie tragedie. Infatti di tanto in tanto quache giovane per motivi diversi: Congestioni; malori, annegamenti; trovava la morte e sebbene accadesse non vi era nessuna forma di limitazione che impedisse ai giovani ebolitani di frequentare quelle belle “piscine” naturali in una dei luoghi più straordinari che la natura potesse regalarci.

Oltre alle visite guidate che saranno a cura dei volontari dell’OPP, la serata prevede: performance di Stone Balancing degli artisti ebolitani della “GioGio Ecoarteinment“, Giovambattista La Corte e Giovanni del Vecchio; illuminazione artistica dell’area realizzata anche grazie al contributo del “Consorzio Masucci International“; musica popolare a cura del gruppo “Tammorrasia“; degustazioni gastronomiche con lo squisito ciauliello, piatto della tradizione contadina, molto semplice ma ricercato e gustoso, dal sapore forte e deciso. Presenti le telecamere di SudTv, media partner.

L’evento, che ha come scopo principale quello di riportare gli ebolitani ad amare i “luoghi simbolo” della Città di Eboli, è atteso da grandi e piccini. Nelle ultime settimane, infatti, centinaia sono le persone che con cadenza quotidiana si recano all’Ermice a visitare i laghetti. Una passeggiata, un incontro con gli amici, un momento di svago e di spensieratezza. Ultima, in ordine di tempo, la visita da parte di tanti piccoli alunni di una scuola dell’infanzia ebolitana, guidati lungo il percorso dai volontari dell’OPP.

Insomma, l’occasione è da non perdere. La festa di “fine lavori” vuol essere un appuntamento per risvegliare “l’orgoglio ebolitano” e per dire a voce alta: quando si ama il proprio paese non c’è ostacolo che tenga!

INFO UTILI:
L’INGRESSO È GRATUITO e le visite guidate saranno possibili (previa prenotazione in loco) in gruppi di massimo 20 persone, accompagnati da una guida dell’OPP.
NAVETTA GRATUITA ogni 15 min. con partenza da Piazza Tito Flavio Silvano (alle spalle del Comune).
L’area non è munita di percorsi facilitati per persone con difficoltà motorie.
Si consigliano scarpe comode, torce elettriche e abbigliamento adeguato.

Per ulteriori info: 333 1489315 – Fb: Osservatorio Permanente Patrimonio Eboli/LE NOTTI DELL’ERMICE

Eboli, 2 settembre 2015

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