Liceo Classico a Battipaglia, il M5S: Basta polemiche

Basta polemiche” dice il M5S dopo il ricorso al TAR del Comune di Eboli per l’Istituzione dell’Indirizzo Classico e musicale al “Medi”.

M5S Battipaglia: “Le motivazioni addotte dal “fronte del NO” sono davvero risibili: necessità di modifiche al sistema del trasporto pubblico, duplicazione o sovrapposizione dell’offerta formativa e poco altro”.

Liceo scientifico E Medi
Liceo scientifico E Medi

da (POLITICAdeMENTE) il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – In questi giorni – si legge in una nota del gruppo cittadino del Movimento 5 Stelle a proposito dell’assegnazione al Liceo Scientifico “E. Medi” dell’indirizzo Classico e Musicale – si è sollevato un vespaio sugli organi di stampa da parte della politica e dalle istituzioni locali a seguito dell’emanazione della Delibera di Giunta Regionale n. 20 del 26 gennaio 2016, che compie un’ordinaria revisione dell’offerta formativa scolastica in Campania, nella quale, legittimamente, vengono varati nuovi indirizzi di studio, opzioni ed articolazioni degli stessi, negli Istituti Secondari di II grado.

In particolare, grandi polemiche ha suscitato il “varo” dell’indirizzo di studio Classico presso il Liceo “E. Medi” di Battipaglia, con il ricorso del Comune di Eboli all’autorità giudiziaria amministrativa, mentre, chissà perché, nulla è stato detto circa l’attivazione di altri due indirizzi molto importanti, l’Indirizzo Turismo per il Settore Economico, e Grafica e comunicazione per il Settore Tecnologico presso l’IIS Besta-Gloriosi.

Non comprendiamo se la motivazione della sterile polemica sia dovuta semplicemente ad un triste campanilismo di retaggio antico e non più attuale, oppure vi sia davvero qualche ragione che rimane incomprensibile. La definizione dell’offerta formativa scolastica rientra nelle specifiche materie di competenza regionale, al seguito della modifica del Titolo V della Costituzione del 2001; ci chiediamo quindi che senso abbia ergere barricate sulla creazione di nuovi indirizzi di formazione culturale.

Le motivazioni addotte dal “fronte del NO” sono davvero risibili: necessità di modifiche al sistema del trasporto pubblico, duplicazione o sovrapposizione dell’offerta formativa e poco altro. Eppure politici e amministratori pubblici avrebbero bisogno di un po’ di lungimiranza in più, considerato che si sta parlando di scuola, ossia di creazione di nuove opportunità culturali e formative per i giovani che dovranno essere autori del proprio futuro. Nessuno ha chiesto la loro opinione in merito. A nessuno è venuto in mente, ad esempio, che tanti ragazzi battipagliesi potrebbero scegliere in maniera più libera, avendo a disposizione un portafoglio di offerta formativa più vasto, e lo stesso potrebbe accadere con tanti studenti provenienti dai Comuni limitrofi che potrebbero decidere il proprio indirizzo di studio anche in funzione dell’offerta geografica. In questa direzione, ad esempio, è nata una nuova grande opportunità per i giovani battipagliesi, la Università telematica UNITELMA-LA SAPIENZA, ed anche qui nessuno ha sollevato proteste se non per analoghe ragioni di campanile.

Sappiamo bene che non viviamo nel migliore dei mondi possibili, per cui anche le endemiche carenze nelle reti di trasporto pubblico regionale hanno il loro peso nella scelta negli indirizzi di studio dei discenti, non possiamo far finta che non sia così.

Se dal punto di vista dell’indice di scolarità l’Italia la gioca alla pari con gli altri paesi sviluppati (12 anni medi di formazione scolastica), in realtà il contenuto di questa istruzione formale, rivelato dalle indagini fatte a livello europeo sulle competenze delle popolazioni adulte, è a un indice molto basso perché l’80% della popolazione dai 14 anni in su è al di sotto dei minimi di pieno esercizio dell’alfabetizzazione funzionale, ossia della capacità di orientarsi di fronte a un testo scritto, e di produrlo.

Bisogna pertanto investire (e non tagliare!) nella formazione non solo degli studenti, ma anche degli attuali insegnanti, e ragionare su come formare quelli futuri.

Invece che una lotta senza senso a preservare l’esistente, dai nostri amministratori ci aspetteremmo piuttosto forti pressioni per la costruzione di nuovi edifici scolastici provinciali, visto che quelli esistenti sono già saturi e di gran lunga insufficienti come capienza. Provincia e Regione farebbero bene a pianificare fin da oggi la realizzazione di nuovi istituti superiori, ad esempio nel quartiere di Belvedere, che strategicamente potrebbe raccogliere la domanda di formazione per gli studenti provenienti dal nord della città.

La lotta nel difendere l’arretratezza culturale della popolazione lasciamola ai regimi totalitari: abbiamo bisogno di un Paese più moderno ed al passo con i tempi. Come cittadini a cinque stelle, i nostri sforzi saranno sempre orientati in questa direzione.

Battipaglia, 11 febbraio 2016

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