Battipaglia: Una Città senza interlocutori

Per Cecilia Francese è ora che Santomauro & c., ormai in mutande lasci il governo della citta’ ad energie nuove.

Battipaglia è ormai senza interlocutori. L’Amministrazione Santomauro non è in grado di dare risposte credibili e adeguate, in un momento così delicato per il Paese.

Cecilia Francese

BATTIPAGLIA – Gli ultimi Consigli Comunali hanno confermato un dato politico drammatico e triste: la citta’ di Battipaglia, il Consiglio Comunale di Battipaglia, non hanno piu’ un interlocutore a livello di governo della Citta’. La Giunta comunale, la sua maggioranza sono ormai pericolosamante aggrovigliate nelle proprie laceranti liti intestine e non sono piu’ in condizioni di dare risposte alle istanze della collettivita’ battipagliese. Queste sono le considerazioni che fa Cecilia Francese leader del movimento politico Etica per il Buongoverno, ma non sono dissimili da quelle che attraversano i battipagliesi.

La Francese si riferisce al Consiglio Comunale di lunedi’ 13 febbraio scorso, che si è riunito in seduta monotemetica per affrontare la discussione sulle interrogazioni presentate da mesi dai vari gruppi politici. La discussione sulle interrogazioni, è un momento importante della vita un Consiglio comunale, è un momento Cecilia Francese definisce, quasi sacro della vita democratica ritenendo che: i Consiglieri, facendosi interpreti delle esigenze, delle criticità della comunità di una città, chiedono alla Amministrazione cosa intende fare su determinate situazioni, che risposte intende dare alle istanze che partono dai cittadini.

Il 13 febbraio scorso c’era in discussione una serie di questioni importanti. Solo da parte di Etica per il Buongoverno, la Francese aveva presentato interrogazioni su temi quali: i rifiuti; la depurazione delle acque fognarie, in prospettiva del recupero della fascia costiera; gli alloggi popolari su cui sta scoppiando la rivolta degli assegnatari; il quartiere Turco e la eliminazione di alcune situazioni di degrado della vita in quella realta’ della nostra citta; il Piu’ Europa e la preoccupazione di perdere quei fondi cosi’ importanti per Battipaglia e altro da parte di altri Consiglieri o gruppi.

Ma il Sindaco, come fa rilevare la leader di Etica per il Buongoverno, ad un certo punto della seduta ha comunicato che per problemi personali avrebbe dovuto abbandonare la seduta consiliare. Ma indipendentemente dalle problematiche del Sindaco la maggioranza e’ sostanzialmente assente, e quindi il numero legale venuto clamorosamente a mancare e per questo il Consiglio Comunale veniva aggiornato a giovedi’ 16 febbraio.

Nelle more avvengono una serie di incontri, scontri, sgambetti, trabocchetti e regolamenti di conti, che la stampa locale solo in parte riporta, Cecilia Francese accusa una vera e propria guerra per bande in corso nella maggioranza che sorregge Giovanni Santomauro, in prospettiva del quarto (o quinto? o sesto?) rimpasto della giunta comunale.

Il giorno 16 febbraio al momento dell’appello, fa notare la leader di Etica – il Consiglio Comunale è sostanzialmente vuoto. ma la cosa piu’ impressionante e’ che i banchi della amministrazione comunale sono letteralmente deserti: non c’e’ il Sindaco (avra’ avuto ancora problemi personali?), non c’e’ un solo assessore (staranno sfogliando la margherita per capire se verranno riconfermati o meno?), – maligna la Francese – una conferma visiva dello stato di questa maggioranza, ma soprattutto del fatto che ormai questa citta’ non ha piu’ un interlocutore a livello istituzionale, non ce l’hanno piu’ i consiglieri comunali, che non sanno a chi rivolgersi per ottenere risposte a problemi presenti nella comunita’ battipagliese.

La Francese ricorda che il Sindaco con una battutaccia, memore della sua storia calcistica, ha liquidato la vicenda della nomina degli assessori sostenendo che e’ un bene che la squadra cambi continuamente, e che in ogni caso la “panchina” di coloro che aspirano a scendere in campo (come assessori!) è “lunga”.

Forse qualcuno dovrebbe ricordargli sottolinea Cecilia Francese:

  • che in Italia da tempo si parla di “governabilita“, che e’ legata anche alla stabilita’ di governo, e che cambiare uomini continuamente e’ esattamente la negazione di quello che significa: progettualita’, programmazione, insomma: “governo” della cosa pubblica!
  • che normalmente, in una squadra dopo i primi cambi, sei costretto a fare ricorso ai rincalzi che possono andare bene per le situazioni di emergenza ma che, sicuramente, non ti consentono di “vincere la coppa”.
  • nel nostro caso non e’ una coppa di pallone che si sta giocando, ma il futuro di questa città, gia’ in ginocchio per fattori di politica sovracomunale, e che avrebbe bisogno, per risollevarsi, di un vero governo cittadino, non di una “armata brancaleone“, che ormai litiga su tutto, che non e’ capace piu’ di essere punto di riferimento dei cittadini e delle forze sociali di questa citta’ lasciate sole con i propri drammi (indicativa la situazione del commercio cittadino, che da mesi non riesce ad avere una interlocuzione e delle risposte da parte della amministrazione comunale).

Cecilia Francese in ultimo, alle sue considerazioni, crede sia ora che Santomauro & c. ritorni, in “mutande”, a rincorrere il pallone in qualche campetto di periferia, lasciando il governo della citta’ ad energie nuove, portatrici di idee,  progetti, istanze di cui Battipaglia ha, ormai, bisogno come l’aria che respiriamo.

Battipaglia, 19 febbraio 2012

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