Aggressione al Polo Nautico: i giovani del PD minacciati

SPECIALE CONGRESSO PD -1-

I giovani “vecchi” del Partito Democratico si sbugiardano a vicenda

Sullo sfondo un gioco da grandi: il controllo del Partito, delle tessere, del potere.

di Massimo Del Mese

Il dopo scontro dei giovani PD al Polo Nautico
Il dopo scontro dei giovani PD al Polo Nautico

SALERNO – Tensione al Polo Nautico di Salerno, un gruppo di giovani del PD autoconvocatosi, è costretto ad interrompere i lavori per via di alcuni manifestanti, che esponendo striscioni anti-bassoliniani. Ben presto una parola tira l’altra, uno spintone, qualche schiaffo, minacce e il tutto è degenerato in una rissa, sotto gli striscioni campeggianti “Bassilino vattene”.

Michele Grimaldi, bassoliniano e Segretario Regionale dei giovani PD senza mezzi termini ha accusato: – “Sono metodi di camorra. Gli aggressori avevano auto e magliette di Salerno Sistemi” -A stabilire chi sono i responsabili di questa imperdonabile aggressione sarà la Digos che intanto ha provveduto alla identificazione di alcuni di loro.

Immediata la reazione degli altri giovani. Infatti Liliana Bonadies di area deluchiana, che nel maggio scorso in un’assemblea era stata eletta da 30 dei 54 delegati Segretaria Provinciale  e che lo stesso Grimaldi insieme al segretario Nazionale Fausto Raciti non ne avevano ratificato i risultati, ha dichiarato: – “Noi siamo vittime dei baroni napoletani delle tessere” -.

Due giovani che si sbugiardano: Grimaldi, Bonadies. Due “verità” contrapposte e un episodio di violenza consumato. Sullo sfondo il prolungamento di uno scontro che vede come obiettivo finale il controllo delle tessere, il controllo del Partito, l’occupazione di posti di comando, la proiezione attraverso i posti di comandi a incarichi e qualche prebenda. Qualcuno di loro magari è nella segreteria di qualcuno o magari avrà qualche convenzione, questo è il terreno.

“Giovani vecchi”. Anagraficamente giovani ma che usano metodi e comportamento da vecchi. Questo è l’amaro commento che si può fare in queste circostanze. Giovani che diventano violenti per prevaricare sugli altri e salvare posizioni acquisite da altri e che vorrebbero acquisire. Obnubilati dalla loro “appartenenza” si vedono costretti a giustificare comportamenti deprecabili. Prepotenze a confronto di prepotenze. Il fatto è questo. Il dato politico interno, invece, vuole che sia il Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, sia il Governatore della regione Campania Antonio Bassolino, sostengono la stessa mozione congressuale, quella di Pier Luigi Bersani.

Questi giovani che oggi si affrontano, domani voteranno insieme, e la cosa grave è che già lo sanno.

Una miseria che tocca registrare giorno per giorno e pare che in questo Partito ormai campeggi solo questo. Si è tolto un lenzuolo e senza vergogna si espongono spudoratamente tutte le proprie intimità.

4 commenti su “Aggressione al Polo Nautico: i giovani del PD minacciati”

  1. Caro Massimo, mi sa che in questo caso si fa davvero un pò troppa confusione. Quello che il lettore disattento o che non ha notizie di prima mano potrà comprendere leggendoti, infatti, è che si fronteggiano due gruppi di giovani al soldo di qualcuno – alcuni violenti altri meno – intenti soltanto ad una guerra di bande utile a conquistarsi una (miserabile, visto che i giovani democratici nel Pd contano quanto il due di picche a briscola) sfera di potere. In realtà non è così, per nulla. Esiste una organizzazione – quella dei giovani democratici rappresentata da Grimaldi in Campania, che è per larga parte erede di quella Sinistra Giovanile che in Provincia di Salerno è stata l’unica organizzazione giovanile di partito capace di mobilitare intelligenze, passioni, ideali. Alcuni di noi (io ora non più da qualche anno, sai, l’età incalza) hanno dedicato gli anni più importanti della loro vita alla politica nella sinistra giovanile, sottraendo tempo agli studi, agli amici, alla famiglia. E privandosi di risorse economiche anche importanti (per loro, alla loro età) per andare girando – su vecchie auto scassate – ogni piccolo comune della provincia per cercare ragazzi da coinvolgere nel loro progetto politico. Alcuni – più giovani – hanno continuato a dedicare tempo ai Giovani Democratici. Michele Grimaldi è uno di questi. Un ragazzo pulito, senza alcuna convenzione o cose del genere ma che anzi ancora oggi ci rimette del suo e porta avanti importanti battaglie per la legalità e contro la malavita organizzata che ci soffoca. E’ uno di questi Massimiliano Cataldo, che io ho conosciuto a 14 anni giovane militante e che ieri è stato barbaramente picchiato da malviventi di 40 o 50 anni stipendiati da qualcuno e mandati da qualcuno. Questi sono i fatti e tu – caro Massimo – li devi condannare per quelli che sono: barbarie, aggressione malavitosa. Senza se e senza ma. Mi aspetto questo da te, non affermazioni generiche su guerre di potere.

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    • Per MI –
      Caro amico/compagno MI, tu vuoi per forza che io dica quello che tu pensi. Poiché sono abituato al confronto e poiché sono sempre stimolato dal confronto con persone intelligenti, devo dirti che vuoi farmi passare come uomo di parte. Ebbene si sono uomo di parte se per parte si intende di “sinistra”, non lo sono se per parte si intende parte di parte, cioè “fazione”. Questi episodi li codanno nella maniera più assoluta, se vuoi sapere la mia verità.
      Nello specifico dell’articolo, non puoi farmi passare come uno che dice cose “camuffate”. Ho dato la notizia e nella notizia, come è nel mio stile, se ne ho uno: nel primo capoverso ho parlato di “costretti ad interrompere”; nel secondo capoverso invece ho usato il termine “imperdonabile aggressione”. Questa non è cronaca è il mio pensiero. Ho parlato di verità “contrapposte” perché a giudicare dai fatti di cronaca vi sono due verità, in relazione ai congressi dei giovani. Ancora sempre per quello che penso e che è commento, ho evidenziato che queste contrapposizioni politiche dei giovani, sono lo strascico di quelle dei grandi, quindi prepotenze contrapposte. Perché Bassolino che tu tanto “ami” e De Luca sono due facce della stessa medaglia. E la cosa grave sai quale è: che dovete votare insieme.
      Caro MI, se continua così, il PD continuerà a perdere tutte le elezioni e diventerà una riserva per pochi. Piuttosto, perché non condanni gli episodi del pagamento delle tessere e perché non ti fai promotore di rendere pubblico l’elenco dei tesserati e capire chi sono quei brutti ceffi che fanno paura anche a te? Capire chi li ha mandati e chi ha finanziato quel tipo di tesseramento? Perché accettare la tessera di Arturo Marra “votista di scambio” dichiarato, senza nemmeno fare un a riflessione politica sul perché vuole aderire al PD, dopo che è stato candidato concorrente al PD stesso? Quali sono i suoi interessi? Credimi sono molto preoccupato per la deriva politica, culturale, morale e etica di questi uomini, e alla pari di chi sta affogando evitiamo di farci portare giù, salviamo anche loro, ma usiamo una scialuppa ben solida, dai tu la connotazione alla scialuppa. La disinvoltura di questi uomini mi spaventa.
      Grazie del tuo intervento e rileggiti bene l’articolo.

  2. Compagno, non amico! Caro Massimo, non ti voglio far passare a tutti i costi come fazioso, assolutamente. Soltanto – ben sapendo che la tua condanna di simili episodi è totale – ti facevo notare che l’insieme dell’articolo – laddove si parla di guerre contrapposte fra poteri forti – dà un’impressione a mio avviso sbagliata di quanto accaduto: dei personaggi dal passato oscuro, dal presente non limpido, dall’età di 40/50 anni, quindi evidentemente estranei all’organizzazione giovanile, hanno fisicamente impedito – con metodi di camorra – a dei giovani (che io ritengo corretti e nella ragione, ma questa è soltanto una mia opinione, per carità) di svolgere una loro assemblea. Poco conta se questa assemblea fosse stata – come ritengono alcuni – di parte. Quello che conta è che teppaglia composta da gente adulta, stipendiata e mandata da qualcuno, ha impedito lo svolgersi di una pacifica assemblea di ragazzini. Pensa se ci fosse stato un nostro figlio – magari fazioso, perché no – a prendere botte in quell’assemblea dove c’erano tanti 16enni! E quella teppaglia ha detto testualmente (verbali Digos): siamo gente di De Luca. Io credo ( e spero) che almeno questo non sia vero.
    Circa Bassolino (che io non amo, ma stimo) non è – a mio avviso – l’altra faccia della stessa medaglia (De Luca), perché – con i tanti limiti che ha, almeno accetta la democrazia ed il pluralismo. A me, e ti prego di credermi, nessuno ha mai dato ordini o ha provato a farlo (del resto, sarebbe stato trattato adeguatamente!). Enzo, invece, è abituato a dare ordini militari, ed a ricevere obbedienza, è sinceramente infastidito dal dissenso.
    Su Eboli, gli episodi di cui tu parli sono – e l’ho già detto – senz’altro esecrabili, ma non paragonabili certo a quanto accaduto a Salerno, ed a quanto accade ogni giorno in gran parte d’italia, in questo PD malato e che non trova la strada. Il che non equivale a giustificarli. Sulle tessere date ad alcuni, credo (e lo pensano le varie commissioni, che hanno dato precise disposizioni in merito) che la valutazione debba essere fatta ex post, dall’Ufficio Adesioni provinciale e da quello regionale che, unitamente alle Commissioni di garanzia, debbono valutare i casi di adesioni ‘problematiche’.

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  3. .. dimenticavo…. sono d’accordo con te sulla necessità a mio avviso improcrastinabile di rendere immediatamente pubblico l’elenco degli iscritti alla sezione cittadina di Eboli…

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