Battipaglia: Lettera aperta alla Sindaca Francese da CivicaMente

L’associazione no profit Civica Mente scrive una “Lettera aperta” alla Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese. 

Il motivo della lettera è una “bacchettatura” alla Sindaca Francese per i vitarla ad unirsi alla sua Città nella manifestazione del 6 dicembre prossimo e una bocciatura senza appello per una “opposizione insignificante”. 

Cecilia Francese – CivicaMente

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

BATTIPAGLIA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la “lettera aperta” che l’associazione no profit CivicaMente ha indirizzato alla Sindaca di Battipaglia Cecilia Francese, relativamente alle ormai più che note vicende legate ai Rifiuti, ai Siti che li trattano, al famoso “Fattore di Pressione” e tutto quello che ne è derivato ivi compreso le numerose manifestazioni che spontaneamente. E a tale proposito CivicaMente da una parte bacchetta il Sindaco invitandola ad unirsi ai suoi cittadini e “sganciarsi” dai lacci e lacciuoli dei vari organi territoriali superiori e dall’altra ad avere un rigurgito di automia, appunto, partecipando alla manifestazione indetta da comitati e associazioni ambientaliste per il prossimo 6 dicembre. Non di meno CivicaMente bacchetta le opposizioni e i leader delle opposizioni, ritenendolo irresponsabilmente assenti, immaginando il loro distacco volto ad attendere la clamorosa caduta della Francese. 

Cecilia Francese-no compostaggio Battipaglia

«Egregia Sig.ra Sindaco del Comune di Battipaglia,
nel pieno spirito di collaborazione che ha contraddistinto la nostra azione negli ultimi mesi per la situazione difficile che attanaglia il territorio di Battipaglia, le scriviamo con grande serietà e determinazione per invitarla, gentilmente, a trascorre la giornata del 6 Dicembre in lidi a lei più consoni.

Abbiamo letto la sua difficoltosa lettera, lo straordinario sforzo profuso per far finta di alzare la voce con chi la guida da due anni e contemporaneamente per provare a riprendersi una piazza che da tre anni le sta chiedendo di tornare a fare il medico a tempo pieno.

Dalla marcia del 2017, mentre il Comitato Battipaglia dice NO riuniva cittadini ed associazioni per sviluppare la battaglia comune che ci riguardava tutti, la sua Amministrazione ha prodotto il primo atto amministrativo che ostentava un tentativo “fantasioso” di contrastare in qualche maniera l’invasione dei rifiuti non prima del Marzo del 2019.

sindaca Francese occupazione cancelli STIR

 

Tale goffo tentativo, nonostante sia stato ripetutamente attenzionato dagli “odiatori seriali”, come lei li definisce, ha continuato il suo iter, cambiando nel tempo nome, criterio e percorso, arrivando all’attuale “nulla di fatto”, ma andiamo per gradi:

16 Settembre: a valle della protesta davanti allo STIR, che a sua detta si sarebbe conclusa solo alla dichiarazione della “Vocazione agricola prevalente”, sciolse le righe con questa dichiarazione, “Ho appena sottoscritto l’atto di indirizzo congiuntamente con l’Ente d’Ambito e la provincia di Salerno affinché sia IMMEDIATAMENTE OPERATIVA la moratoria-divieto di nuovi insediamenti per il trattamento e la gestione di qualsiasi tipologia di rifiuto sul nostro territorio”

27 Settembre: successivamente all’incontro con la Regione Campania dichiarava: ”La Provincia di Salerno si impegna, dunque, ad istituire un gruppo di lavoro unitamente ai competenti uffici regionali periferici, per produrre in DUE SETTIMANE dalla data odierna, sulla scorta delle analisi e dei dati riferiti ai quantitativi autorizzati sia a Battipaglia che in tutto il territorio provinciale, un piano che individua le aree potenzialmente sature in forza del carico insediativo già ospitato dato dal rapporto della quantità di rifiuti con la superficie del territorio comunale”. 

30 Settembre: successivamente al Consiglio Provinciale che adottava il “Carico Insediativo” dichiarava: “A darci ragione del percorso intrapreso sono gli atti amministrativi. Ha deliberato oggi il consiglio provinciale, rispettando i tempi e mettendo a tacere ogni futile polemica, con un atto di indirizzo avente per oggetto “Impianti di trattamento rifiuti, individuazione aree sature – indirizzi

Michele Strianese

15 Novembre: dalla sua lettera aperta al Presidente della Provincia Michele Strianese: “Ad oggi ho dovuto, mio malgrado, riscontrare un ritardo anche nella costituzione della commissione. Questo ritardo, ovviamente, pone l’amministrazione in condizioni di non potere dare risposte ai cittadini, contribuisce ad accrescere la sfiducia degli stessi verso le istituzioni territoriali”.

Egregia Signora Sindaco, grazie alle montagne russe delle sue dichiarazioni, possiamo fare a meno di sforzarci nel commentare.

Quello che si intravede chiaramente, ormai da due anni di battaglia, è che la sua vicinanza alla lotta di popolo è solo opportunistica e si verifica, come successo già davanti allo Stir, solo quando si rende conto che la strada intrapresa da lei e dalla sua INTERA consiliatura, è un vicolo cieco, peraltro pericoloso per le conseguenze che potrà generare.

Un commento invece lo facciamo, per quanto riguarda i “leader” delle opposizioni presenti nell’assise cittadina, completamente estranei al dibattito, forse pronti ad aspettare il “cadavere della città che passa nel fiume” o, peggio ancora, complici di certe dinamiche silenziose.

A nostro avviso, pur comprendendo il suo tentativo di ripristinare una connessione con quella parte di popolazione che ha ripetutamente deluso, additandola in più occasioni come falsa e mistificatrice, lei non ha nessun diritto di prendere parte alla manifestazione indetta dal coordinamento di quei comitati ed associazioni che da due anni si impegnano nel fare quello che avrebbe dovuto fare lei: difenderci!

Il medesimo, gentile, invito lo estendiamo alla sua inconsistente opposizione.

In mancanza di questa accortezza, che le sia chiaro: per quanto ci riguarda lei non sarà la benvenuta né alla testa, né al fianco di questa manifestazione, che legittimamente e democraticamente, esprime lotta contro lo stato di disagio che questa Città sta vivendo sul terreno ambientale e che la vede inerme.

Non abbiamo bisogno di una capopopolo.
Non abbiamo bisogno di lei.

Abbia l’umiltà, per una volta, di togliersi la fascia e di accompagnare chi col sudore, il sacrificio e la lucidità che a voi manca, sta guidando la battaglia senza forma di compromesso».

Battipaglia, 18 novembre 2019

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