I Comunisti all’ASL Sa: Attivare le potenzialità del P.O. di Eboli

«Cosa succede all’ospedale di Eboli?» Chiede al Direttore Generale Asl Sa Rifondazione Comunista. 

L’Ospedale di Eboli è dotato di un reparto malattie infettive, con due camere a pressione negativa, accessi autonomi e in sicurezza. 

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da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Cosa succede all’ospedale di Eboli? – a chiederlo è la Segretaria Provinciale di Rifondazione Comunista  Loredana Marino che si rivolge all’ASL Salerno – L’Ospedale di Eboli è dotato di un reparto malattie infettive, con due camere a pressione negativa, accessi autonomi e in sicurezza; questo reparto ha anche la possibilità di essere ampliato, accorpando gli adiacenti reparti dismessi di riabilitazione e fisiatria. È peraltro l’unica struttura con due posti letto dedicati ai migranti.

Nonostante il reparto malattie infettive avesse bisogno solo di minimi adeguamenti strutturali, e nonostante il fatto che tali adeguamenti siano stati tempestivamente ed ufficialmente richiesti dalla dirigenza del reparto, ad oggi, alla luce delle informazioni che abbiamo, il reparto di malattie infettive di Eboli non si trova nella condizione di svolgere la propria attività istituzionale. – dichiara la Segretaria Provinciale di RC Marino – E allora rivolgendomi in primis al presidente della Regione Campania, è il tempo di fare basta! basta coi giochi di prestigio ne sono già stati fatti troppi negli anni di commissariamento della sanità in Campania, passatevi tutti una mano per la coscienza di fronte alla gente che rischia la propria vita col contagio.

Loredana Marino

Utilizzare per l’emergenza Covid-19 i locali del reparto di ortopedia, sprovvisti di accessi sicuri e di camere a pressione negativa, che andrebbero create, con allungamento dei tempi, aggravio dei costi, e quant’altro ne possa conseguire, non è la soluzione adeguata, soprattutto, in questo momento è necessaria una particolare oculatezza nelle scelte e nelle spese. Personalmente mi sento di sconsigliarvi sentitamente altre scene da matrimoni destinati a miseri fallimenti presso le nostre strutture sanitarie pubbliche. – conclude Loredana Marino segretario provinciale della Rifondazione Comunista di Salerno – Chiediamo, quindi, alla Direzione Generale dell’ASL, al Tribunale per i diritti del malato, ai Responsabili della Gestione Covid-19, come citati nel piano regionale sulle pandemie, di esercitare il massimo controllo. In caso contrario saremo pronti ad adire la magistratura, affinché si faccia chiarezza sui percorsi e le scelte».

Eboli, 24 marzo 2020

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