Eboli & Pandemia: Nasce il Gruppo “SI DAD”

Il Gruppo, un aggregato di mamme che appoggiano la didattica a distanza in nostra città e nel comprensorio.

Il gruppo nasce dal forte desiderio e dall’ esigenza cogente di far sentire la voce dei “SI DAD EBOLI”, una piccola comunità virtuale che tiene la distanza dalla politica, ma che abbraccia ed accomuna moltissime famiglie del vasto territorio ebolitano, ricevendo iscrizioni anche da Comuni limitrofi.

 

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – “Siamo assolutamente convinte– dicono le amministratrici – dei “Si DAD EBOLI”Valentina Loffredo e Rossella Margarella –  che la scuola insieme alla famiglia siano i due punti fondamentali per la crescita di ogni individuo, e che costituiscano le basi per la formazione di ogni bambino, quel bambino che diventerà l’uomo o la donna del domani e sarà parte integrante della nostra società! Riconosciamo l’importanza della didattica in presenza, una presenza che oggi però non può avvenire in sicurezza ciò è riscontrabile tra le  diverse notizie riportate quotidianamente da testate giornalistiche locali e non. Nonostante gli innumerevoli sforzi dei Dirigenti scolastici e dei docenti nelle aule, non è bastato a prevenire il contagio.”  Esordisce agguerrito, il neo comitato spontaneo delle mamme ebolitane che prosegue:”A pochi giorni dal rientro emergono già diversi contagi e molti alunni e docenti in isolamento, si evidenzia dunque che la scuola pare essere un grande diffusore di contagio. A sostegno di ciò, molti eccellenti virologi ed esperti Covid sono in contrasto con la decisione del Governo sulle ultime aperture, confermano, infatti, le loro preoccupazioni in relazione all’ indice di contagio e il piano vaccinale che sembra andare a rilento. A poco serve misurare la temperatura all’ingresso delle strutture se i protocolli non prevedono il giusto distanziamento tenendo conto delle varianti ormai dominanti sul territorio Nazionale, le quali sembrano più contagiose soprattutto nella fascia scolare.”

Rimarca ancora il comunicato:”La nostra causa è semplice, vogliamo il giusto compromesso tra salute ed istruzione. Pensiamo che in piena emergenza sanitaria, come quella in atto, sia giusto offrire alle famiglie la possibilità di scelta tra presenza e Ddi estesa a tutti, per ogni ordine e grado. Siamo i primi a voler il ritorno in presenza ma in VERA SICUREZZA, e, per quanto se ne dica, da marzo scorso é stato fatto ben poco se non un aprire e chiudere continuo,senza osservare alcuna tutela seppur minima verso ragazzi e docenti. Imponendo l’obbligo di presenza è stato abolito un diritto!”

Le mamme del gruppo evidenziano la necessità di  tutelare, in prima istanza, il diritto alla salute (art 32 cost) e l’autodeterminazione delle famiglie:“Ci chiedono di scegliere tra salute ed istruzione ma come si può, sono entrambi essenziali! Comprendiamo la concreta necessità di alcuni genitori che per motivi di lavoro parchè distanti dal nostro pensiero, siano propensi al ritorno in aula, ma che si lasci però la possibilità di poter scegliere a chi non trova la stessa sicurezza nella presenza e chiede solo di tutelare la salute non volendo rinunciare all’istruzione.”

E proseguendo nella dissertazione, si evidenzia la scelta operata nel merito formativo in Puglia, dal Governatore Michele Emiliano: ”Vorremmo si attuasse lo stile della Puglia, cosi come da ordinanza regionale il Governatore Michele Emiliano ha fornito la facoltà di scelta alle famiglie, consideriamo questa possibilità un grande esempio di democrazia in un momento di emergenza sanitaria. Inoltre si eviterebbe cosi di creare dispersione scolastica, al fine di garantire salute e studio, a trovare rifugio nell’istruzione parentale per ovviare al problema dell’obbligo di presenza, costringendo l’alunno e proseguire in modo autonomo il programma scolastico e negare l’unico modo di confronto con i compagni.  Seppur se ne parli poco, resta un problema reale.”

Ed ecco le quattro istanze che il gruppo “SI DAD AD EBOLI” pongono ai referenti istituzionali:”Alle istituzioni chiediamo di prendere seri provvedimenti e permettere il ritorno tra i banchi in serenità a settembre, attuando nuovi protocolli che tengano conto delle varianti:

  1. Occorre abolire le classi pollaio
  2. installazione di aeratori di aria forzata
  3. Interventi edili nelle strutture scolastiche,per la divisione o l’ampliamento delle aule e spazi comuni
  4. Screening con cadenza settimanale preferendo test salivari non invasivi
  5. rafforzare i trasporti e incrementare i controlli

“Abbiamo una grande forza da sfruttare quale i vaccini, ma per quanto ne sappiamo molti docenti hanno ricevuto solo la prima dose, dal bollettino regionale si evince che ad oggi 21 Aprile 2021 solo il 3.40% ha ricevuto la seconda dose, risultano quindi non totalmente coperti dalla vaccinazione, sembra però che la ripartenza della scuola in presenza si basasse invece sulla completa e avvenuta vaccinazione dei docenti.”

Continua spedito il composito comunicato il quale sottolinea:”C’è inoltre da considerare che i vaccini, seppur utili,riescono solo a proteggere il personale docente e non docente, ma il rischio di contagio resta per gli alunni, in quanto ancora non è prevista la somministrazione sotto i 16 anni. Chiediamo a gli organi competenti, di prendere seria visione delle nostre richieste così da permettere a tutti gli alunni un ritorno in classe sicuro, e soprattutto di evitare che a settembre si ripresenti lo stesso problema di quest’anno, trascorso tra paure, finestre aperte, quarantene e tamponi Infiniti. C’è chi sostiene che la Dad  possa causare problemi psicologici ai nostri ragazzi, ma guardiamo anche l’altra faccia della medaglia, un trauma potrebbe essere la perdita di un genitore o di un familiare magari contagiato dal ragazzo stesso, ragazzini ricoverati, alcuni in gravi condizioni che riportano danni permanenti, crediamo che forse siano questi i traumi da evitare e non la Dad o la Ddi che tutela la salute in un momento tanto critico.   La socializzazione: di questi tempi è pressappoco inesistente, infondo lo vieta anche il DPCM.  Alla realtà dei fatti gli alunni passano 5 ore in luoghi chiusi, seduti al proprio banco senza alcuna possibilità e libertà di movimento, in pochi Mq consumano la merenda abbassando la mascherina solo per pochi minuti, si ha difficoltà nella comunicazione verbale e nella mimica facciale cosi da nascondere anche un semplice sorriso, ma impauriti invece da un banale starnuto!”

Termina con una esortazione la nota stampa del gruppo SI DAD AD EBOLI:” Basta considerare la Dad come una nemica, rendiamoci conto di quante vite ha salvato,e quanto è risultata utile in tempi di pandemia.”

Eboli 21 aprile 2021

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