Aumento casi Covid e stop a eventi pubblici: L’Amministrazione accusa il PD

L’Amministrazione comunale accusa il PD di sciacallaggio ma conferma l’aumento di casi covid e la sospensione delle attività pubbliche.

L’amministrazione: «è “incommentabile”  la  proposta del PD Ebolitano di chiara natura populista oltre che in contraddizione con il Presidente della Regione, in merito ad ipotetici danni subiti per il mancato svolgimento degli altri eventi del cartellone natalizio, ritenendo i commercianti di Eboli persone intelligenti e responsabili da non  condividere un simile sciacallaggio politico»; Ma non fornisce chiarimenti. 

Mario Conte-Vincenzo Consalvo

da POLITICAdeMENTE il blog di Massimo Del Mese

EBOLI – «Facendo seguito a quanto preannunciato con il comunicato stampa di ieri, si conferma che a causa dell’aumento dei casi COVID 19 in città ed anche in alcune classi scolastiche,  nonché in adempimento della nuova ordinanza del Presidente della Regione Campania n. 27 del 15.12.2021, l’Amministrazione Comunale, prudenzialmente, ha ritenuto di annullare gli eventi natalizi del calendario da essa organizzato. – si legge in una nota dell’Amministrazione comunale – Tale decisione, sebbene sofferta, si è resa necessaria in quanto quasi tutte le manifestazioni avrebbero comportato assembramenti anche al chiuso, non controllabili secondo le nuove disposizioni regionali, per cui è prevalso il senso di responsabilità  teso alla suprema tutela della salute pubblica.

Per quanto riguarda gli eventi organizzati da associazioni o soggetti privati potranno essere svolti nel massimo rispetto delle disposizioni sanitarie e di sicurezza nazionali e regionali assumendosi, in proprio, la responsabilità e l’onere di assicurare  tutte le misure di controllo e prevenzione del contagio. – prosegue la nota dell’Amministrazione comunale – Per quanto attiene il monitoraggio  della situazione pandemica sul territorio, l’Amministrazione è in stretto contatto con le Autorità Sanitarie preposte e segue con attenzione  l’andamento del contagio che ad oggi non ha  comportato l’esigenza di convocare il COC, non essendovi particolari situazioni emergenziali.

Con riferimento alla posizione dell’Assessore Corsetto – si aggiunge – va precisato che egli era inconsapevole della sua positività in quanto è stata accertata  in data 14.12.2021, solo a seguito del controllo di suo figlio che aveva avuto un contatto COVID a scuola. Peraltro l’assessore Corsetto, già vaccinato con la terza dose,  per la sua attività lavorativa  si era sottoposto solo 5 giorni prima al tampone e non manifestava alcun sintomo, oltre ad indossare sempre il dispositivo di protezione, tant’è che ad oggi non risultano altre persone  contagiate  da lui contattate.

Infine,  è “incommentabile”  la  proposta del PD Ebolitano, link (Amministrazione Conte: Tra improvvisazioni e contagihttps://www.massimo.delmese.net/177144/177144/) – conclude la nota dell’Amministrazione comunale – di chiara natura populista oltre che in contraddizione con il Presidente della Regione, in merito ad ipotetici danni subiti per il mancato svolgimento degli altri eventi del cartellone natalizio, ritenendo i commercianti di Eboli persone intelligenti e responsabili da non  condividere un simile sciacallaggio politico».

Premettendo che l’Assessore Corsetto, è persona responsabile e sicuramente ha adottato tutte le precauzioni del caso, essendo egli oltre che Amministratore anche un Agente di PS e quindi a conoscenza di tutti i protocolli necessari alla salvaguardia della sua persona e quella degli altri, il problema non è Corsetto, e ne talpoco i “caio” o i “sempronio” che malauguratamente sono stati contagiati da chicchessia, ma sono le scarse informazioni, vieppiú non riportate in nessun atto ufficiale, pertanto non essendovi niente di scritto su cui poter attingere notizie anche sulle motivazioni che hanno portato alla chiusura del Palazzo comunale a alle modalità adottate e quindi dei relativi uffici ivi ubicati, si da l’opportunità di pensare al peggio del peggio.

Insomma abbiamo capito che l’Amministrazione preferisce gli “atti” orali, niente di scritto. Forse val la pena ricordare ai novelli “nuovi” che purtroppo quando si amministra si producono atti certi e ufficiali (le delibere) e in più si amministra anche discutendo e trovando il consenso in consiglio comunale producendo anche in quel caso atti certi. Si possono anche prendere decisioni monocratiche come le Ordinanze, e quella dei contagi

non si può risolvere chiudendo un Comune a voce, ne talpoco senza dire quanti sono stati i contagiati e quante persone sono venute a contatto con i contagiati e quali misure si sono prese per loro, e per contenere i contagi e proteggere i cittadini,

in quei casi vista l’emergenza-urgenza si fanno le Ordinanze. Non si può fare i carbonari e poi arrampicarsi su una Ordinanza regionale, tra l’altro ancor prima di essere ifficializzata per occultare qualche cosa e semmai coprire qualche cosa.

Ma ormai dobbiamo abituarci a queste modalità, staremo a contarle, immaginando prima o poi che tra le decine di delibere di giunta che sono state prodotte potremo leggere come vorrebbero spendere i 14 milioni di euro per il Palazzo Paladino-La Francesca, atteso che a oggi non vi è nessun atto amministrativo sebbene abbiamo appreso vi sia già una equipe progettuale e si sia già individuato l’Ente che dovrà gestire “l’operazione”, mentre 50 metri più giù c’è il Palazzo Conte che cade a pezzi e 100 metri più su c’è il Castello Colonna tutto impalcato che aspetta solo di rovinare al suolo.

Aspetteremo anche un atto deliberativo che ha spinto, in tutta segretezza il Sindaco, l’immancabile Vice Sindaco e finalmente l’Assessore all’Urbanistica e ai lavori pubblici Salvatore Marisei, fino ad allora sempre tenuto fuori, per capire quale fosse l’urgenza di immaginare di realizzate una Piscina Comunale e un villaggio sportivo, grazie al nostro concittadino Luca Di Tolla., senza discuterne nella sede deputata e coinvolgendo tutte le forze politiche presenti in esso. Anche in questo caso come quello precedente non è stato accompagnato ne da una discussione in Consiglio, ne da un atto di indirizzo politico della Giunta, denotando una improvvisazione paurosa e preoccupante oltre al fatto di come si tiene in scarsa considerazione sia la Giunta e sia il Consiglio.

Paolo Rizzo-Salvatore Marisei-Vincenzo Consalvo-Giovanni Malagó-Luca Di Tolla-Mario Conte

Comunque meno male che si sono incontrati con il buon Di Tolla, perchè, per come questi improvvisano, immaginiamo cosa sarebbe successo se si fossero incontrati con Rocco Siffredi, di sicuro avrebbero immaginato di realizzare il villaggio del Sesso. Riguardo poi agli altri due appuntamenti della “vacanza romana” quelli alla TERNA e alla RFI, anche questi presi all’oscuro del Consiglio comunale, figuriamoci del resto della Giunta, sembra siano stati consumati all’insegna della “mitigazione” e qui sarebbe interessante sapere chi ha procurato l’appuntamento e chi li ha accompagnati, atteso la risoluzione poi annunciata dalla stessa Amministrazione.

Anche qui val la pena ricordare ai “vacanzieri romani” che i due argomenti sopra citati come quello del CONI e precedentemente come il progetto di Palazzo La Francesca, sono di quelli che dovrebbero essere tipici della competenza del consiglio comunale e forse, dopo ua discussione si sarebbe potuto coinvolgere anche i capigruppo consiliari, come si fece in passato per alcune trattazioni delicate, (che POLITICAdeMENTE si premurerà di raccontare in un apposito articolo cosa avvenne ani fa a proposito dei 250 alloggi per i terremotati).

Val la pena ricordare inoltre ai nostri amministratori che: Terna non porta nessun beneficio alle nostre comunità e serve solo a se stessa per fottersi 3miliardi e 700 milioni di euro per un progetto che potrebbe essere risolto diversamente in Sicilia e Sardegna con gli impianti fotovoltaici e eolici in loco, spedendo la metà della metà; E l’Alta Velocità esclude totalmente la Piana del Sele e il Cilento, come esclude Salerno e Battipaglia, privilegiando il percorso che passa per Baronissi e prosegue fiancheggiando l’Autostrada del Sole con fermata a Lagonegro per poi proseguire sull’attuale rete ferroviaria (praticamente la linea del deserto), un altro piacere che serve solo a RFI per fottersi 27 miliardi di euro(1/3) di quelli dedicati al Sud dal Pnrr. La nostra rete invece, sarà di Alta Capacità, e tutti noi, una popolazione di oltre 1milione di abitanti per raggiungere Milano o Torino dovremo andare a prendere il Treno ad AV a Baronissi o a Napoli. La nostra classe politica e soprattutto i nostri parlamentari dovrebbero vergognarsi. Riguardo poi all’Hub AV immaginato a San Nicola Varco, a servizio delle produzioni agricole della Piana del Sele, val la pena ricordare che i prodotti, purtroppo viaggiano su gomma, l’Alta Velocità e l’Alta Capacità riguarda la mobilità delle persone, e comunque queste “mitigazioni” spembrano assai sospette e coincidenti il viaggio romano, mentre il Consiglio può attendere.

Eboli, 17 dicembre 2021

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